mercoledì 19 dicembre 2012

In quattro mesi son successe tanta cose

Mi rendo conto di non aver più tempo. Non ho tempo per annoiarmi. La Pupetta cresce alla grande, all'età di quattro mesi pesa 8.250 Kg ed è lunga 65 cm. Sono orgogliosa di lei, ma anche di me.
Ormai l'allatto esclusivamente al seno e questo fa bene a lei, ma fa bene anche a me. Le ragadi non sono ancora scomparse, il mio capezzolo sinistro è segnato da un solco, ma poco importa, sento poco dolore e poi mi ci sono abituata.
Anche se Pupetta ha quattro mesi e sei giorni, non riesco ancora bene a capire ciò di cui ha bisogno.
Non è prevedibile, non ha orari fissi. Ci sono giorni in cui dorme diverse ore al mettino e al pomeriggio, e ce ne sono altri in cui non chiude occhio. Due cose so per certo: 1) le piace molto stare in braccio (sfido qualunque bambino) e dorme diverse ore la notte (eh so fortunata , lo so). Non ero abituata alle ore piccole, nel senso che lei si addormenta tardino (mai prima delle 22.30-23.30) però poi so per certo (quasi per certo) che dorme almeno fino alle 5.30. Talvolta si fa la tirata fino alle 7 e questa è cosa buona giusta.
Perdo il filo del discorso perchè vorrei scrivere tante cose....

Dunque, oggi finalmente mi sistemo il taglio (???) dei capelli e mi faccio pure le meches. Ma non per Natale, lo faccio perchè il 29 dicembre si sposa mio cugino e sono felice di dire che sono dimagrita. Oddio.... non sono proprio magra, ma quantomeno sono rientrata nella taglia pre-gravidanza. L'obiettivo è riuscire a perdere almeno altri sette chili. Ce la farò.

La Pupetta è bellassai, coredemamma. Sono riuscita a farle prendere il ciuccio. Dopo quattro mesi di tentativi e di soldi persi, ce l'ho fatta. Vi dico solo che ne ho comprati una decina, perchè forse è piccolo, compriamone uno più grande, forse il caucciù le puzza e compriamone uno in silicone, forse è grande e compriamone uno schiacciato, simile al capèezzolo e così via. Non è che lo adora, però talvolta la calma.

Domani le gemelle mie adorate, faranno la recita di Natale, sto già pensando a come cacchio mi devo organizzare, sta di fatto che io per le 10 devo essere lì. Ce la farò.

La Pupetta ha fatto già il suo primo volo di poco più di un metro. E' caduta dal  tavolo della cucina, mentre era comodamente seduta nella sua sdraietta. La sorella 'grande ' le cantava canzoncine e involontariamente la spingeva verso il bordo del tavolo e fino a farla cadere a testa in giù. Ovviamente la colpa è mia, poichè presa da mille pensieri e cose da fare, spesso mi dimentico le Polpette hanno solo 4 anni e non 14. le carico di responsabilità e sbaglio.

Avrei da scrivere 1000 cose, ci saranno 3000 errori di ortografia, perchè mentre scrivo, Polpina è in bagno che mi chiama, Polpona è qui al mio fianco a muovere il pc in attesa che io le sbucci un'arancia.
Scappo a presto, celafaròcelafròcelafaròcelafaròcelafarò.........................

giovedì 22 novembre 2012

Vent'anni della vita mia

Ho perso vent'anni di vita, perdendo ieri il mio cellulare.
Che poi del telefonino non me ne frega un'emerita mazza, anche se me lo regalò Paponzo due anni fa in occasione del mio compleanno. Fu un evento storico, dato che,  mio marito e un pò restio nel fare i regali e soprattutto le  sorprese. Al di là del suo valore (volevo un cellulare che mi permettesse di inviare e ricevere chiamate e/o sms, senza fotocamere e cose varie), mi stupì ricevere quel regalo inaspettato e fu amore a prima vista. Era rosso, piccolo e con apertura a conchiglia. Ora chissà in quali mani si trova, povero piccolo mio. Ma tant è!!!
Dicevo che del cellulare me ne frega  relativamente, invece della scheda mi interessa e non poco.
Partiamo col dire che è stato il primo ed ultimo numero telefonico. Ha praticamente diciottanni, visto che il mio primo telefonino l'ho ricevuto dal mio papà all'età di diciannove anni, in concomitanza con l'inizio dell'università e conseguente trasferimento  di residenza nella bella città di Lecce.
Cioè, dico,ci rendiamo conto? E' stata l'unica scheda sim della mia vita (piango ;-(  ). In realtà ne ho acquistate altre di altri gestori telefonici, per non lasciarmi scappare alcune offerte o tariffe vantaggiose, sim card che poi ho fatto "scadere" visto il loro scarso uso, perchè tutti coloro che mi conoscono hanno avuto sempre solo il primo numero.
Che disperazione!!!!!!!!!!!!
E poi per il lavoro, come cacchio la mettiamo? Per le supplenze mi chiamano sempre sul cellulare, e senza quel numero io sono.... il nulla. Mi domando come è stato possibile perderlo, forse non sarei dovuta uscire ieri sera. o non sarei dovuta entrare in quel negozio, o non avrei dovuto metterlo sul piumone del carrozzino, avrei dovuto, avrei potuto, ecc. ma a che serve? Ormai è fatta, il telefono non c'è più anche se io sto attaccata come una cozza allo scoglio al telefono fisso e compongo e ricompongo il mio numero nella speranza di una risposta.Se, sticazzi, ovviamente appena perso squillava, poi l'hanno spento, mica so scemi. Urge recuperare il mio numero però. E a chi in questo momento possiede il mio adorato telefono, auguro un mese di dissenteria, se mi restituiscono la sim, bastano quindici giorni.

lunedì 5 novembre 2012

Nelle ultime quattro settimane

Dunque cominciamo col dire che, in ritardo, anche noi abbiamo fatto le vacanze.
Non so come definirle, estive? noooo, invernali? neancheeee, allora chiamiamole autunnali ed anche un pò azzardate, visto che abbiamo affrontato un viaggio di 700 km con due pupe grandi ed una piccola piccola. E' andata bene.
Dicevo che nelle ultime quattro settimane abbiamo:

1. inaugurato l'apparecchio dell'areosol, comprato sciroppi e infilato le prime suppostine della stagione.

2. fatto una bella, seppur breve vacanza in Toscana, anticipando il rientro di due giorni a causa di imprevisti lavorativi di Paponzo.

3. trascorso una bella, anzi no, bellissima giornata a Potenza dalla zia Lisa e visto il mini appartamento di mia cugina, arredato con gusto, tutto Ikea.

4. passato l' ultimo week end all'insegna del riposo e del relax.

5. riiniziato un ciclo di areosol, con la Polpona stracolma di muchi che non riesce a mandar fuori e catarri che puntualmente ingoia.

Questo per dire che va tutto bene, se non fosse che la mia figlia grande si ammala ogni tre per due settimane e manca da scuola da circa 20 giorni. E che da grande ritorna piccola (che poi è davvero piccola), si accuccia sotto alle mie braccia e respira con la bocca aperta e si rifiuta di bere camomille, di mangiare e misurare la temperatura.
Mi consola sapere che passerà, ma so anche che siamo solo all'inizio, perchè l'inverno non è ancora iniziato ed io oltre lei ho altre due figlie a cui badare. Si salvi chi può!!!!

lunedì 1 ottobre 2012

Storia di un allattamento

La prima volta mi è andata male. Erano due, mi ripeto, per poi scoprire che mamme di gemelli hanno allattato i loro pargoli esclusivamente al seno.
Io ho fallito.
Uno,  la Polpona non si attaccava per niente, due la Polpina mi faceva sanguinare i capezzoli, tre le attaccavo sempre meno con conseguente diminuzione della lattazione ed infine le parole del pediatra che al bilancio di crescita del primo mese mi disse di lasciar perdere e di nutrire le pargole con latte formulato. E così fu.
Ma mi ripromisi una cosa: se avrò un altro figlio ce la metterò tutta, costi quelo che costi.
E l'altro figlio è arrivato. Ed io voglio mantenere la promessa che mi feci quattro anni fa.
Voglio dimostrare a me stessa che ce la posso fare, che se hanno allattato altre mamme, posso riuscirci anch' io.  Dicevano che è un'esperienza unica, che si crea un legame indissolubile tra mamma e bambino, che è comodo, che è economico, per non parlare dei benefici del latte materno.
Ma nessuno mi ha mai detto che era tanto doloroso. Che ti prende all'improvviso una febbre da cavallo, con brividi di freddo  (e c'erano 30 gradi) e la sensazione di avere le ossa rotte.
Ma la mastite è poca cosa, basta mettere la borsa d'acqua calda per un pò, svuotare le tette, prendere una compressa di paracetamolo e passa.
 Ma il dolore che si prova ai capezzoli è qualcosa di allucinante. Ecco io non so cos'ho.
So solo che per un mese ho allattato serenamente, arrivando a dire che forse è vero che è proprio bello, che è appagante e forse anche rilassante (quando hai la casa in ordine, il pranzo pronto e sei riuscita a farti pure la doccia).
So solo che da una settimana sto piangendo dal dolore, sto impazzendo su google alla ricerca di strani dolori al seno e possibili rimedi.
Ho pensato di avere contratto la candida al seno e ho comprato la cremina per curarla. Ma a quanto pare sono solo semplici ragadi. Maledette ragadi che ti procurano dei dolori che solo voi mamme potete comprendere.
E allora proviamo a mettere qualche goccina di latte e facciamolo asciugare. Ma nulla succede.
Proviamo con l'olio di mandorle dolci (che ho usato anche sui capezzoli per tutta la gravidanza). Ma nulla succede.
E vediamo la crema all'ossido di zinco che forse si cicatrizzano. Ma nulla succede.
E forse con l'olio d'oliva. Ma nulla succede.
E allora compriamo la crema per curare la candida al seno. Ma nulla succede.
E quindi stamattina ho preso l'osmin rag. E non so se succederà qualcosa.
Perchè io finora non ho una soluzione, il mio medico dice di non metter nulla, di lavarmi spesso con acqua fredda e aspettare che passino. E io aspetto. Aspetto e spero di trovare davvero quel benessere di cui tutte parlano. Aspetto anche di poter raccontare la mia storia e di poter dire tra qualche mese, che allatto ancora e che le ragadi passano, prima o poi passano.

mercoledì 12 settembre 2012

Cosa c'è

C'è che il tempo mi sfugge dalle mani e non me sto accorgendo.
C'è che la Pupetta domani compie un mese e mi sembra nata ieri.
C'è che anche se la Pupetta sembra nata ieri, è come se fosse con noi da una vita (pensiero contorto, lo so).
C'è che domani le figlie grandi cominciano il secondo anno di scuola dell'infanzia e ciò significa stirare e lavare i grembiulini bianchi ogni santo giorno.
C'è che (scherzi a parte), le figlie grandi cominciano il secondo anno e non so se mi spiego, sono grandi, ma grandi grandi ed io fatico a prenderle in braccio.
C'è che sabato è il mio quinto anniversario di matriminio e mi accorgo che in cinque anni ne abbiam fatte di cose io e Paponzo.
C'è che amo il maritozzo come il primo giorno (talvolta lo odio proprio) nonostante i vent anni insieme, basta dire che quando lo sento rientrare mi prende il batticuore.
C'è che tra nove giorni è il mio trentacinquesimo compleanno (OMG 35...che paura) e mi sento una giovincella.
C'è che anche se compirò trentacinque anni, sul profilo del mio blog c'è ancora scritto trentatreenne.
C'è che guardo le mie tre figlie e mi chiedo se sono figlie mie, cioè se le ho fatte davvero io, se le ho portate in grembo, se le ho partorite se oggi sono davvero mamma (mi serve un bravo psicologo).
C'è che sto allattando la Pupetta, ammetto che la notte non ce la faccio e le do il biberon con latte formulato.
C'è che dicono che l'allattamento al seno garantisca una forte quantità di ossitocina, l'ormone del buonumore ed è forse per questo che nonostante la reclusione in casa, tre figlie da lavare, sfamare ed intrattenere, un marito, e le varie faccende domestiche, io abbia ancora tanta voglia di sorridere e godermi la vita.

martedì 28 agosto 2012

Di nascita, ricovero e distacco parlando.

Eccomi, ci sono, viva e vegeta e mi rendo conto che un piccolo post lo devo scrivere, perchè non sarò certo una blogger di fama nazionale, ma qualche amichetta che mi scrive in privato, chiedendomi di aggiornare il blog, ce l'ho pure io.
Dicevo che non posto perchè la pigrizia si è impossessata di me, ho sempre troppo sonno e se sono al computer, leggo, scarico foto, cazzeggio, ma mi manca la forza per scrivere.
Comunque volevo dire che la mia Pupetta piccola è nata, sta benone (ora) ed è irresistibilmenmte adorabile.
Giorgia (alla fine ha vinto Paponzo), è nata il 13 agosto alle 9.30, pesava 3.740 kg per 50 cm di lunghezza. Inutile raccontarvi le emozioni in sala operatoria quando ho sentito il suo primo vagito, dopo che per diversi minuti mi sono sentita tirare le interiora e spostare gli organi interni. E' stato bellissimo il nostro primo incontro, il nostro primo bacio, il nostro primo sguardo. Peccato che poche ore dopo in camera mi maledivo a causa dei morsi uterini, delle flebo sanguinanti e di tutto ciò che comporta il dopo intervento chirurgico. Perchè diciamocelo pure: non è una bella passeggiata rilassante, soprattutto se il personale del reparto ti obbliga ad allattare il piccolo appena nato, negandoti un piccolo aiutino con latte formulato.
Non è semplice allattare stando distesi, con fortissimi dolori all'addome, con una ferita bella fresca e aghi conficcati nel tuo polso. No, no, non è mica facile.
"Ma signora, il latte c'è e la bambina  deve mangiare", 
"Sti cazzi, ma mi dite come faccio? La piccola piange, io non mi posso muovere, ho una tetta che è il doppio della testa della bambina. Come cacchio faccio?" 
"Tranquilla l'aiutiamo noi" 
e si limitavano a posizionarmi la Pupa sul fianco, a infilarle il capezzolone in bocca e chi s'è visto s'è visto.
E così facendo il quarto giorno hanno dimesso me dolorante e Pupetta deperita. Perchè la mia piccola aveva perso troppo peso, ma per loro è tutto normale, "signora l'attacchi spesso al seno e sabato ritorni per il controllo del peso".
E io invece sono tornata il giorno stesso della dimissione.
Dimessa alle ore 12 e ricovero urgente della Pupetta alle 24 dello stesso giorno. Fortunatamente l'istinto materno non sbaglia mai e la sera sentendo la Pupa troppo calda ho pensato bene di misurarle la temperatuta: 38.2.
In preda al panico, corsa in ospedale, rivovero d'urgenza, prelievi, pianti, tanti pianti suoi, miei, di Paponzo, uno strazio, la mia piccola di soli tre giorni già dissanguata, già in balia di prelievi e analisi.
Per fortuna la pediatra di turno ha capito in pochi minuti che la Pupetta era disidratata, non si era mai nutrita, anche se io l'attaccavo al seno. Abbiamo risolto somministrandole del latte artificiale. Siamo rimaste altri cinque giorni in ospedale, mi sono sentita amata, protetta e coccolata dal reparto di pediatria. Oggi la Pupa sta benone, pesa quattro chili, la allatto al seno e talvolta le do qualche cc di latte atrificiale. Di questa brutta avventura, mi rimane lo sdegno e la noncuranza del personale del reparto di ostetricia-neonatologia, se solo penso a loro mi viene il voltastomaco.

Le mie figlie grandi (che senso mi fa dire grandi) sono tenerissime, cresciutissime, bellissimissime.
Mi hanno stupita, io che temevo tanto il distacco dalla mamma, mi sono dovuta ricredere perchè sono state dalla nonna Emme, non hanno fatto capricci, sono state ubbidienti e mature.
Le ho trovate diverse, anche se i litigi tra sorelle gemelle sono frequenti. Con la Pupetta sono tenerissime, non assillanti (solo il primo giorno di rientro a casa non le davano tregua), mi aiutano a cambiarla e la riempiono di baci.





Io mi sto riprendendo, ogni giorno va sempre meglio, certo la panza c'è, mi guardo allo specchio e mi vedo grassa, bruttina, trasandata, ma so che è solo una prima fase, tornerà tutto come prima o forse meglio, tutto sommato sono passati solo quindici giorni.

giovedì 2 agosto 2012

Le nostre valigie sono pronte

Mancano solo dieci giorni, ed io, incosciente e ritardataria, ancora non avevo preparato la borsa.
Si sa che dal settimo mese, in teoria, dovrebbe essere tutto pronto, perchè, non si sa mai, può nascere da un momento all'altro. E soprattutto per me, che avevo placenta bassa, c'era alto rischio di parto pretermine. Ed invece no. Zitta zitta, buona buona, sono arrivata alla 37esima settimana e tra dieci giorni esatti mi ricovero.
Ieri mattina sono andata in ospedale per l'ultima visita e mi hanno comunicato la data del prericovero, mi toccherà ritornare in ospedale anche lunedì 6 Agosto.
Invece ieri sera, mi ha telefonato un ginecologo che ho avuto il piacere di conoscere solo alla penultima ecografia (perchè la mia gine era assente), il quale mi ha preparato la cartella del taglio cesareo, indicandomi 'simpaticamente' i rischi di un parto naturale dopo un precedente parto cesareo.
Il suddetto ginecologo, si sta interessando molto al mio caso, ed io malignamente penso che un TC programmato non può che far comodo ai ginecologi, perchè altro non è che un bel gruzzoletto in più sulla propria busta paga. Addirittura mi ha chiamato col suo cellulare, per darmi indicazioni su ricovero e prericovero. Quello che più mi interessa è essere trattata bene, perchè in sala operatoria ci andrò solo io, per loro sarà un intervento di routine, ma per me no. Sarà la mia seconda volta, ora so a cosa vado incontro e per farmi male (sono completamente pazza), vedo e rivedo su Youtube il video del parto cesareo e anestesia spinale (lapidatemi pure).
Ad ogni modo i programmi sono:
-domenica 12 Agosto, dopo un pasto leggero (ha detto proprio così), alle ore 16 devo recarmi in ospedale al quarto piano, reparto ostetricia per il ricovero. (mi chiedo che cacchio farò dalle 16 fino alle 22/23, orario in cui spero di addormentarmi....muàh).
-lunedì 13 Agosto, il grande giorno, nascerà la Pupetta cavallina che abita attualmente la mia pancia. Se penso a quanto sono curiosa di vederla, a come reagiranno le Polpette alla vista della sorellina, niente più mi spaventa. Ma poi penso anche a medici, cuffie verdi, aghi, bisturi, flebo, catetere, pale, pannoloni, sangue, impossibilità di movimento, sete, rincoglionimento, visite di tremilaecinquecento parenti e la paura riprende il sopravvento. Passerà, oh si se passerà.
Dicevo che finalmenbte stamattina con l'aiuto della Polpona (che non finiva di farmi domande: mamma che sono questi?   mmmm amore pannoloni!  e questi? sono coppette assorbilatte, si mettono sulle tette tesoro mio!) ho preparato le due borse,  una per la Pupetta e l'altra per me. Giuro mi sono emozionata, e ancora non ho finito perchè mi toccherà preparare il carrozzino, tocca tirare fuori la navicella e poi si vedrà.
Intanto mi godo queste ultime sere di 'libertà', uscendo con le mie piccole, organizzando serate in pizzeria o gelateria, perchè non so il motivo (cioè lo so bene), ma dal 13 agosto in poi la vedo DURA!!!

domenica 15 luglio 2012

Meno di un mese

Mi vergogno tremendamente, è dal primo giugno che non posto e non commento gli altri blog, che comunque continuo a seguire quotidianamente.
E'  che quest' estate mi sta sfuggendo, sta passando troppo velocemente e non per le troppe cose che faccio. Anzi. Una noia mortale. Se non fosse per i 40 gradi all'ombra, neanche mi accorgerei che stiamo in pieno luglio. Se non fosse che tutte le mattine mi faccio 12 Km in macchina con due Polpette piccole e una pancia grande, pur di portarle al mare e di dedicarmi completamente a loro in questo ultimo periodo.
Perchè so che tra meno di un mese la mia vita, ma soprattutto la loro vita cambierà.
Ed è una strana sensazione. I.N.E.V.I.T.A.B.I.L.E. E' questa la parola che mi ripeto. La nostra famiglia si sta arricchendo ulteriormente, so di fare alle mie piccole un gran regalo, ma so anche che inevitabilmente sottrarrò a loro del tempo. Se fino ad oggi dedicavo ogni singolo secondo della mia giornata a loro, so che dal mese prossimo non lo potrò fare più.
La data fissata per il taglio cesareo è il 13 agosto. Mi è stato proposto anche il 17. Ma ho rifiutato perchè (a parte che è venerdi......17.....no grazie!) avrei dovuto posticipare la festa di compleanno delle Polpette. Invece, nascendo il 13 avrei nove giorni per riprendermi e abituarmi ai nuovi ritmi.
Avrò fatto la scelta giusta? Non so rispondere, so che a volte nella mia mente ci sono brutti pensieri, tipo quello di non farcela, di lasciare tre figlie orfane di madre e un marito vedovo. Sono positiva, però non vi nascondo che capita di pensare queste brutte cose. Lo attribuisco alla perdita della mia amica R., soprattutto perchè suo marito lavora di fronte casa mia e lo vedo tutti i giorni.
Per ora credo di aver detto abbastanza. Ah dimenticavo, dopo diverse indecisioni, il nome è stato scelto, la Polpona non è proprio convinta, ma la sorellina si chiamerà Giorgia. Ma a questo dedicherò un post.
Buona Domenica.....e che la Madonna ci assista!!!

venerdì 1 giugno 2012

Io credo nel destino.

Che poi succede che quando meno te l'aspetti, quel famoso treno ti passa di fianco, ti sta quasi investendo e tu non puoi assolutamente lasciartelo sfuggire. Ci devi necessariamente salire su, o rischi di morire. E se non muori investito....muori pentito.
Quel famoso treno quest anno l'ho visto passare più volte, ma ho fatto finta di niente, ho sentito il suo fischio, ma l'ho ignorato, dimenticandomi la sua esistenza. E' ho ingoiato lacrime amare, perchè in fondo io ci sarei salita volentieri, ma avevo bisogno di un sostegno, di un incoraggiamento e mi sono detta (convincendomi) che non era il momento giusto.
Poi sono passati un pò di mesi e ieri mattina, sono stata contattata dalla Direzione Didattica della Scuola Primaria del mio paese per una supplenza. E che facevo rinunciavo? Non potevo rinunciare al sogno di una vita, una supplenza a due passi da casa. Ci sono andata. Non so ancora se nella vita vorrò fare l'insegnante, sarebbe il lavoro ideale per una donna, ma è davvero difficile entrare di ruolo. Per fortuna con l'attività mia mi posso permettere di fare più cose contemporaneamente, essendo io la titolare.
Questa mattina sono stata ricontatta dalla stessa scuola per un'altra supplenza. Oggi devo ammettere è stato più semplice, bambini tranquilli di sette anni, ieri sono tornata a casa senza voce, circa cinquanta bambini di nove anni.
Non è molto gratificante supplire per pochi giorni, si ha l'impressione di riempire quelle ore, senza una meta, un programma. Ci si limita a ripetere, fare esercitazioni. Però se solo mi capitasse la fortuna di fare una supplenza più lunga, potrei ideare un programmino mio, mi piace troppo stare con i bambini, mi sento bene e in pace con me stessa.
E la cosa più gratificante è stata la collaborazione di Paponzo. Lui non sta lavorando e in questo periodo (sarà la mia gravidanza!!!) mi sta sostenendo come non aveva mai fatto. Mi aiuta, mi capisce, mi comprende e mi accontenta.
Basta dire che quel famoso week end del 2 Giugno (domani) lo abbiamo organizzato insieme, giungendo ad un compromesso, partiremo domani mattina alle 9, destinazione baita in montagna con piscina annessa. Che dire? Non posso lamentarmi, posso solo dire che sono davvero felice.

Buon w.e. a tutti.

lunedì 28 maggio 2012

Va tutto bene, anche se.....

Qualche post fa, parlavo del paragone inevitabile tra la gravidanza attuale e quella gemellare.
Dicevo che questa gravidanza è molto più semplice della precedente. Non ho detto però che nonostante io non mi senta affaticata, questa volta ho qualche problema in più rispetto alla bipanza.
Può anche essere che cambiando ginecologo si cambia anche il modo di affrontare la gravidanza, nel senso che mi è capitata una gine, pesante, precisa (troppo), fissata con il peso.
Come dicevo nel titolo del post,

va tutto bene, anche se..... sto perennemente attenta a ciò che ingerisco, a causa dell' eccessivo aumento di peso iniziale (per ora sono ferma a 9 kg, in un mese e mezzo non ho preso nulla);

va tutto bene, anche se....ogni mattina, a stomaco vuoto e mezz'ora prima di fare colazione, prendo delle compresse per ipotiroidismo (scoperto l'aumento eccessivo di peso);

va tutto bene, anche se.....ho  la placenta bassa, che potremmo definire previa se non inizia a salire dalla 34esima settimana di gestazione (siamo a 30 settimane);

va tutto bene, anche se....a causa della suddetta placenta, dovrò fare 2 siringone di cortisone, per favorire lo sviluppo polmonare della piccola in caso di parto pretermine;

va tutto bene, anche se.....dovrei stare a riposo (non sono il tipo e poi mi sento in forma), non dovrei prendere pesi (con due figlie quasi quattrenni è praticamente impossibile), dovrei evitare viaggi in auto (ma vi pare che il ponte del 2 giugno me ne sto a casa?);

va tutto bene, anche se.....ho sospeso l'integrazione di ferro, a causa di un'intossicazione dovuta a  tali compresse, facendomi vomitare anche l'anima;

va tutto bene, anche se.....l'acidità di stomaco non mi abbandona praticamente mai.

Ed infine la gine l'ultima volta ci ha raccomandati, suggerendo a me e paponzo di evitare altre gravidanze, perchè dopo un aborto, una gravidanza gemellare con conseguente gestosi post parto, una gravidanza a rischio preeclampsia, con placenta previa, sarebbe il caso di non sfidare Madre Natura ( testuali parole).
Ma nonostante ciò, va tutto bene e noi non vediamo l'ora di abbracciare questa scricciola che abita nella mia pancia e scalcia come un cavallo.

mercoledì 9 maggio 2012

Che scoppi la bomba

Dunque cominciamo col dire che questa mattina, mio padre  mi ha fatto notare che il 2 giugno, giorno festivo, è un sabato, che poi viene la domenica (che gran scoperta). Questo significa che noi (io), che il sabato lavoriamo il doppio, avremmo un giorno di chiusura, per cui ci toccherebbe un bel week end lunghetto. Dopo un inverno lungo e freddo chiusi in casa, non si può e ribadisco NON SI PUO', rimanere ancora qui ad aspettare che finisca la primavera e inizi l'estate. In poche parole, io ne ho piene le palle di trascorrere le mie domeniche in loco e cioè nelle campagna circostanti (leggi casa della suocera).
Paponzo ha un carattere particolare, nel senso che se sono cose che gli interessano (caccia, pesca, raccolta funghi), si parte in un batter d'occhio, se invece si tratta di cambiare zona, rilassarsi, visitare città o posti diversi inventa scuse.

 -amò, per domenica prossima è in programma una gita fuori porta, allo zoo Safari di Fasano. Che ne pensi?
- ma sei matta? tu credi che Fasano sia a due passi, e poi allo zoo che ci andiamo a fare?


- amò e se andassimo ad Alberobello? che carino ci sono i trulli, sono spettacolari....
- i trulli? a vedere cosa? i trulli? non sono altro che casa sgarrupate, ma va va...


-amò, ho notato che il 2 giugno è sabato e poi c'è la domenica. Si potrebbe fare un giro di tre giorni in Salento? Ci sarebbero i miei, zio R. e zia R. Che dici se po fa?
-dove in Puglia, capirai la Puglia..... non c'è regione più odiosa... (io amo la Puglia)
-ah ok e tu cosa proponi allora?
-se proprio dobbiamo partire andiamo in Toscana!
-Ma sei matto? In Toscana? Cioè ti rendi conto? Noi siamo in Basilicata, per andare in Toscana ci dobbiamo fare 800 km all'andata e altrettanti al ritorno in  tre giorni, con due bambine di tre anni e una moglie (io) incinta di sette mesi.... Amore mio carissimo, io ci verrei in Toscana, ma pensandoci bene è impossibile dal punto di vista logistico. 
Se tu vuoi venire con i miei bene, se no io e le bambine partiamo lo stesso. (CAZZO!)

Porca miseria ladra, io mi sono davvero rotta, questa volta non mi frega, ho proprio voglia di evadere, di staccare la spina, di cambiare posto, di portare le Polpette in giro. Che poi in giro ci vado, nel senso che sono molto autonoma, ma non mi avventuro mai in viaggi che vanno oltre la provincia.
Io e paponzo stiamo attraversando un bel periodo, siamo molto uniti, forse perchè le bimbe ci danno tante soddisfazioni, forse perchè c'è un nuovo esserino che tra qualche mese rafforzerà ancor di più la nostra unione, il nostro esser famiglia, ma questa volta sono decisa, non cambio idea, anche se so bene che lui ci starà male, perchè sceglierò di seguire mio padre (col quale Paponzo è in competizione) piuttosto che lui. Mi dispiace, ma a questo punto....scoppi pure la bomba.

p.s. amiche salentine, cerco posti o alberghi carini ed economici dove poter alloggiare. Che mi consigliate? Conosco la zona, perchè ho vissuto quattro anni a Lecce causa studio, ma opterei più su zone tipo Otranto, Santa Cesarea Terme, Gallipoli....suggeritemi voi luoghi carini. GRAZIE!!!

lunedì 30 aprile 2012

Dieta in gravidanza

Avrei pensato di tutto, ma beccare la ginecologa che mi manda al centro di nutrizione, a questo non ci avevo mai pensato.
Anche perchè io ero tra quelle che dicono "ma che bello sono incinta, mi abbuffo come una maiala, soddisfo le voglie del mio palato e quando sforno il bebè si pensa".
Forse perchè quando ero incintona, il mio ginecologo non mi ha mai pesata, e portavo con orgoglio i miei 37 chili in più. Non mi ha mai e dico MAI detto di stare attenta al cibo, semplicemente stavo bene, niente diabete gestazionale, niete ipertensione, niente di niente.
Ora. Io mi sento una leonessa, l'ho detto in più occasioni che questa gravidanza mi fa stare bene, non mi pesa il pancione, non mi pesa fare le scale, non mi pesa lavorare. Mi pesa solo stare ferma e seduta su una sedia. E succede che non mi pesa(va) mangiare quasi nulla. E mangiando mangiando, in 6 mesi ho messo otto chili e la gine si è incazzata come una iena, mi ha fatto un cazziatone unico e spedita dritta dritta al centro di nutrizione, visto che cinque chiletti li ho messi su in un mese e mezzo (questo perchè sono a rischio gestosi, dato che dopo la nascita delle Polpette ho avuto la gestosi post parto).
Però ci tengo a sottolineare che dalle ultime analisi risulta anche l'ipotiroidismo, per cui tiroide che lavora poco = peso corporeo in notevole aumento.
Ho pianto come una bambina. Mi sono sentita una caccola che vagava in ospedale con Paponzo che faticava a capire il mio stato d'animo. Eh si, lui ancora non ha capito che gli ormoni fanno la loro bella parte. Piangevo alla ricerca del centro di nutrizione, piangevo perchè ho un problema alla tiroide, piangevo perchè ho la placenta previa. Che pensandoci bene, sono solo preblemini irrilevanti, però io piangevo come un fiume in piena.
Comunque dalla nutrizionista ci sono andata, si è pure fatta una risata, mi ha detto che non posso fare diete, che devo fare un'alimentazione equilibrata, mi ha dato delle linee guida, una dieta di 2000 calorie (alla faccia della dieta), che prevede anche una porzione di patatine fritte.
La pilloletta per la tiroide la sto prendendo, ho anche perso un chilo.
Il problema è che in famiglia ci sono troppe feste ed io fatico a rinunciare alle mille bontà che ci sono ai buffet. Tipo stasera ho la festa per le nozze d'argento della zia D. e domani ho la cresima di mia cugina. E ieri ero a pranzo dalla suocera e domani sarò a pranzo dalla mamma.
Ma tutte ste cose chi gliele spiega alla ginecologa?

Buon primo a maggio!!!


sabato 14 aprile 2012

Paragoni inevitabili

Lo so, non si fa! Non si fanno mai i paragoni tra fratelli e sorelle, non si fanno paragoni tra una gravidanza e l'altra.
Ma è inevitabile. Non ce la faccio. Soprattutto se poi la differenza la noti anche da parte degli altri. Tipo che con le gemelle, mia suocera rompeva per il corredino non appena saputa la notizia dell'attesa. Ed io l'ho frenata per cinque mesi, chiedendole di non comprare nulla almeno fino a quando non avevo il risultato dell'ecografia morfologica. Ma lei comprava lo stesso, mi faceva già confezionare lenzuolini e copertine, che poi mi ha consegnato dal sesto mese in poi.
Adesso invece non mi chiede se ho bisogno di comprare. E' vero che ci sarebbero da riciclare tantissime cosine nuove delle Polpette, considerando che probabilmente sarà un'altra femmina e nascerà nello stesso periodo.
Però, un pò mi piacerebbe iniziare a comprare qualcosina, ma nessuno, proprio nessuno mi chiede nulla.
Se ci penso bene, quando ero incintona parenti e amici mi riempivano di pensierini, come scarpette di lana, camicine della fortuna, anche cavolate simboliche, tipo due portachiavi a forma di ciuccio.
Invece ora tutto tace. Ho ricevuto solo un body che una zia ha comprato per due euro (fiuuuu che grande sforzo).
Anche io sono diversa. Si sa che con la prima gravidanza stiamo tutte un pò più attente, siamo severe e rigorose con noi stesse. Anche io l'ho fatto. Guai a mangiare salumi o carne poco cotta. Non mangiavo neanche l'insalata per paura che non fosse lavata bene. Niente formaggi stagionati, evitavo persino la mortadella. Non dimenticavo mai di prendere l'acido folico per i nove mesi (vabbè sei visto che ho cominciato al terzo).
Oggi invece, sebbene io non sia immune dalla toxoplasmosi, mangio talvolta salumi e pancetta, non resisto proprio, è più forte di me. L' insalata la mangio sempre e comunque, in qualsiasi posto io mi trovi. L'acido folico ho iniziato a prenderlo tardi, mi sono limitata a comprare il più economico e l'ho sospeso dopo due mesi. La ginecologa mi ha prescritto degli integratori da prendere quotidianamente, io invece assumo una pillola ogni due-tre giorni.
Sarò incosciente?
Probabilmente si, ma col tempo mi sono convinta che ognuno di noi ha un sentiero da percorrere già tracciato. Come dire....credo nel destino, per cui penso che se deve andare bene va, indipendentemente dalle precauzioni che noi prendiamo.
Spero solo di non sbagliarmi, un giorno potrei ricredermi, intanto sono serena perchè la mia vitella cresce e scalcia da paura.
Buona domenica Ele

mercoledì 4 aprile 2012

Dubbi e paure, mi confesso!

Non mi piaccio ultimamente. L'unica cosa che mi fa andare avanti serenamente è il fatto che so che non sarà così per sempre.
Sono solo nove mesi, mi ripeto, anzi mancano solo quattro mesi e tutto finirà. Ritornerò in forma, potrò indossare ciò che voglio e mangiare il carpaccio di cavallo.
E non mi piace pensare quello che penso.
Lo ammetto, questa gravidanza mi sta pesando. E il bello è che a livello fisico sto divinamente. Il problema è a livello psichico. Non si fanno paragoni, lo so bene, ma purtroppo è inevitabile. Quando aspettavo le Polpette, mi sentivo bellissima (e non lo ero), avevo l'autostima a mille, indossavo con disinvoltura camicioni e vestitoni. Me ne fregavo, mi sentivo importante solo per il fatto di custodire nel mio grembo due piccoli esserini. Non pensavo al futuro, non rimpiangevo il passato, semplicemente me la godevo.
Oggi, la situazione è un pò diversa.
Non metto in discussione l'amore incondizionato che già provo nei confronti del mio esserino/fagiolino. Non vedo l'ora di vederlo, annusarlo e spero di allattarlo.
Ma qual è il problema? Ecco, io mi vedo grassa, troppo grassa, brutta, troppo brutta e ogni mattina, quando apro il mio armadio mi vien da piangere e la domanda è sempre la stessa: come cazzo mi concio oggi? E tralasciando l'abbigliamento, punto sul mio volto, cerco di truccarmi sempre, mi stiro i capelli, scelgo con cura gli accessori.
E la notte, quando la Polpona mi permette di farmi otto ore di fila (raramente in realtà), faccio gli incubi. Tipo che partorisco e i medici dicono la stiamo perdendo, veloci, la stiamo perdendo, scena da film. Oppure che partecipo ad una festa di vips, tutti vestiti per bene ed io grassa con due stracci addosso.
E penso al futuro, ma non mi spaventa. Il parto invece si. Forse sono più consapevole, so a cosa andrò incontro, ricovero, spinale, flebo, catetere, post cesareo.....OMG solo a scrivere ci sto male. Passerà, lo so, passerà tutto questo, ma intanto mi sento un pò stupida per aver scritto questo post che forse servirà solo a me per sdrammatizzare tutto e riderci un pò su.

sabato 10 marzo 2012

La panza cresce e la gente rompe

Io già di natura sono un pò complessata.
Tipo che quando ho scoperto di essere incinta delle gemelle, avevo il problema di come dirlo a genitori/suoceri/parenti/amici.
E non c'era nulla di male, anzi io ero felicemente sposata e innamorata del mio eterno fidanzato. E forse è colpa di mia madre che mi ha trasmesso quei tabù, quelle cose di cui non si parla mai. Ma io ne parlavo eccome, con le mie amiche, non mi imbarazzava parlare di ciclo mestruale o spogliarmi davanti agli altri.
In famiglia si.
Per esempio, io in vita mia non ho mai chiesto a mia madre di comprarmi un pacco di assorbenti, o non mi sono mai fatta vedere nuda. (Vabbè, poi sono nate le gemelle e in ospedale era inevitabile che colei che era al mio fianco notte e giorno, mi vedesse nuda e mi aiutasse a fare cose che mai avrei pensato di far fare a mia madre).
Dicevo che sono un tipo un pò complessato ed ancora oggi alla tenera età di 34 anni, attribuisco tutto ciò alla mia adorata mammina. Se mi volete fare incazzare, ditemi che sono identica a mia madre, non lo posso sentire, divento una bestia. (Vorrei sottolineare che voglio molto bene alla mia mamma, solo che faccio molta fatica a condividere alcuni lati del suo carattere e alcune sue scelte di vita).
Con questa seconda gravidanza, i miei complessi si sono amplificati. Ho cercato di nascondere la pancia il più possibile. E lei (la panza) dispettosa è venuta fuori fin da subito. Tipo che al terzo mese sembravo incinta di sei.
E mi scocciava dirlo alla gente.
E mi scocciava dirlo ai clienti.
E per fortuna al lavoro uso il camice e si nasconde bene. Anzi si nascondeva bene.
Perchè ora, che sono quasi alla diciassettesima settimana, sono costretta a sbottonare un pò di più il camice, sennò rischio di far esplodere i bottoni e i clienti timidamente (qualcuno sfacciatamente) iniziano a chiedermi se sono in attesa.
E la risposta è inevitabile. Ciò che lo è meno è la faccia della gente.
Ma dico io, è così strano fare un terzo figlio?
Per non parlare del modo in cui formulano la domanda: "ma sei di DI NUOVO incinta?"
Ecco il 'di nuovo' mi irrita e non poco. Credo di essere nella norma, felicemente sposata, innamoratissima del proprio marito, mamma di due bellissime bimbe e in attesa del terzo figlio, anzi alle prese con la seconda esperienza. E poi sei io non fossi nella norma, tipo, separata, con figli, ma dov è il problema? In parole povere, ma quali sono i cazzi loro???? No, davvero, al mio 'si sono in attesa', loro sgranano gli occhi.
Una cliente stamattina mi ha addirittura detto che sono molto coraggiosa. E lei di figli ne ha tre.
Ma perchè? Io davvero non me lo spiego, sto cercando una risposta ironica che lasci spiazzato chiunque si azzardi a farmi di nuovo la stessa domanda.
Perchè io in fin dei conti non vado a mangiare a casa loro, ho una mia casa, bella e grande, ho un mio lavoro, ho la mia vita e soprattutto ho la mia meravigliosa famiglia.

martedì 21 febbraio 2012

Le mie fatine

Premetto che io odio il Carnevale.
Non mi entusiasma affatto, anzi mi spaventa. Ho paura delle maschere e mi da un nervoso essere fermata per strada da gente adulta mascherata che ti abbraccia e ti fa cenni con le mani. Sicuramente sono persone di mia conoscenza, ma il fatto di essere presa in giro da gente che si nasconde dietro a maschere di gomma, mi irrita.
Però, adoro vedere i bambini mascherati. Mi fanno tenerezza.
Quest anno le mie Polpette avrebbero voluto vestirsi da Winx, ma gliel' ho impedito per diversi motivi:
1. in una classe di 28 bambini, di cui 14 femmine, almeno 10 avrebbero messo il suddetto vestito;
2. non mi piacciono le maschere "del momento", ma preferisco le classiche;
3. anche se avessi ceduto, il costo si aggirava intorno ai 50 euro, che moltiplicati per due sarebbero diventati 100, senza includere bacchette, coriandoli e stelline varie.

Ho insistito molto su Cappuccetto Rosso, ma inutilmente perchè le monellacce avevano optato per il vestito da fatina. E fatina è stato. Avrei voluto prenderlo diverso uno dall'altro, cambiare almeno il colore, ma anche lì non c'è stato nulla da fare, hanno scelto loro e quando lo hanno provato, non volevano più toglierlo di dosso.
Di solito non cedo, ma quando si tratta di sciocchezze o festicciole, non mi dispiace accontentarle. Ed eccole quà le mie belle fatine, soddisfatte del loro abitino, della bacchetta magica che non fa magia pecchè è finta.







Buon Martedì Grasso a tutte.

lunedì 6 febbraio 2012

Svelatemi il segreto

Faccio appello a tutte le amiche blogger che hanno la pazienza di aggiornare il blog quotidianamente, o quanto meno settimanalmente.
Non so il perchè, ma di tanto in tanto mi prendono questi blocchi. Cioè, dico, non scrivo da un mese. Leggo tutti i vostri post, ma mi da noia pure commentare, è come se mi venisse la nausea e avessi bisogno di disintossicarmi.
Non la vivo bene però. Perchè succedono cose importantissime nella mia vita, che mi piacerebbe scrivere e magari condividere. Ma non ce la faccio proprio.
E soprattutto in questo periodo di "attesa" della mia vita. La seconda ecografia, la translucenza nucale che ho saltato a causa dell'influenza, i progetti futuri che io e Paponzo facciamo sulla vita che ci attende l'estate prossima, le reazioni delle Polpette che litigano sul sesso del nascituro e decidono il nome (Emma, Siria, Stefania, Serena, ecc.), l'influenza che ha colpito violentemente me e le Polpette la settimana scorsa (ancora oggi in realtà).
Di cose da dire ce ne sono davvero tante, come ad esempio la paura di aspettera nuovamente gemelli, visto l'enorme pancia che mi ritrovo a solo 12 settimane. Potrei scrivere tanto, è passato un mese + un giorno.
Intanto oggi al mio paesello è arrivata la neve, la guardo scendere lieve dalla finestra del mio soggiorno. Speriamo si posi almeno un pò, giusto per far provare alle Polpette l'ebrezza di toccarla e sentirla tanto fredda.
Vabbè il ghiaccio l'ho rotto, e già so che dopo aver pubblicato il post mi sentirò più leggera e a posto con la mia coscienza.
Buon lunedì a tutte voi.

giovedì 5 gennaio 2012

Nulla succede per caso

Succede che a 34 anni suonati, dopo aver partorito, circa tre anni e cinque mesi fa, due belle figliole, credevo di aver già fatto tanto nella vita.
Credevo di aver raggiunto un certo equilibrio psicofisico.
Dopo aver lottato per le troppe notti insonni (che in realtà ci sono ancora), dopo aver allattato, cambiato pannolini, fatto mille e mille lavatrici con body, tutine e ghettine puzzulenti.
Dopo aver preparato brodi vegetali e cremine granulose.
Dopo aver spannolinato e pregato in tutte le lingue del mondo che il primo anno delle mie figlie finisse in fretta. Perchè dicevano che dopo c'è un miglioramento. E invece no. E allora pregavo che passasse in fretta il secondo anno. Perchè dopo c'è un miglioramento. E invece ni. E allora pregavo che arrivasse presto il terzo anno di età. Perchè si raggiunge l'autonomia dei figli ma anche dei genitori. Ci si riappropria del proprio tempo, del proprio spazio, della propria vita.
E così è stato.

Poi all'improvviso ti accorgi di non stare bene, fisicamente intendo. Tanta nausea, sensibilità agli odori, stanchezza e sonnolenza. E pensi che alla vigilia di Natale hai fatto tardi e muori di sonno. Pensi che hai mangiato troppe porcherie e hai la nausea. In più hai tosse e mal di gola e quella sigaretta non la riesci a fumare, ti puzza e hai la bocca dal sapore metallico.
Passano i giorni, ma i sintomi non passano, anzi aumentano. Stai sempre peggio. Odi il latte, odi l'odore del caffè e tutto ti sembra assurdo, incomprensibile.
In più si aggiunge un gran gonfiore addominale e una tesione al seno. E inizi a farti qualche domanda. Tipo ma quando cazzo mi arriva il ciclo? E magicamente ti accorgi che il ciclo non lo vedi da un pò, da uno, forse due, anche tre mesi. E inizi a pensare che qualcosa non torna. Allora decidi di fare un test (che poi quello clearblue è una gra figata) e scopri che è positivo. E ti dice pure che sei di 5-6 settimane. E pensi al futuro. E perdi l'equilibrio. E ti senti destabilizzata. Perchè non sei pronta, perchè non si è mai pronti per l'arrivo di un figlio, sia cercato sia capitato, sia il primo, sia il secondo o il terzo. Davanti alla certezza di una gravidanza si rimane sempre a bocca a perta, senza parola, anzi senza respiro.
Io oggi grazie a Dio ho ricominciato a respirare e poi a parlare. Ho fatto la prima ecografia, fortunamente è solo uno (fiuuuuu, tremavo all'idea), sono alla settima settimana, l'ho comunicato in famiglia. E sono felice. Ora sono felice. Perchè non mi aspettavo la reazione di mio padre (che sollievo) e l'incredulità di mia madre. E poi sono convinta che nulla succede per caso, e se è successo ora, c'è un motivo ben preciso. Questa gravidanza non l'ho cercata, anzi non capisco come sia potuto accadere, ma quel che conta è che dopo lo shock iniziale, io inizi a vivermi e godermi i momenti belli e unici che ogni gravidanza porta con sè.