mercoledì 11 dicembre 2013

Ci sono ma non mi vedo

Mi vergogno come una ladra perchè ho il famoso blocco della blogger.
Vabbè che io non mi reputo tale. Blogger è colei/colui che scrive assiduamente post, comunica con altre/i blogger, partecipa a sondaggi, iniziative, incontri ecc. ecc.
Io invece non mi schiodo dal mio divano. Amo il web, mi divertono i social network, comunico con qualche mamma che vive la mia stessa esperienza. Del resto sono una persona anonima.
Ci sono sempre, tutti i giorni mi connetto col cellulare o col pc, mi piace leggere, ma poi il dito pesa e non riesco a scrivere nè tantomeno a commentare. Chiedo venia per questo ma tant è!
In questo momento (ore 13.19) le Pupe grandi sono a scuola (dell'infanzia...non sia mai e sbagliamo), la Pupetta piccola dorme ed io sono immobile sul mio divano in attesa che la tintura che ho suio capelli mi faccia diventare castana.
Non ve l'ho detto che ngli ultimi 40 giorni ho cambiato colore di capelli tre volte?
Ebbene si.
Succede perchè ho voglia di novità, di evasione, di cambiamento.
E siccome per ora (almneno per un altro mese) questa è la mia vita, mi butto sul cambio di colore capelli. E combino pasticci, perchè faccio tutto rigorosamente da me. E per coprire un obrobrio fatto con decolorante ed acqua ossigenata (non si poteva guardare) mi sono fatta la tinta bionda, e poi di nuovo bionda ed ora c'ho su il biondo scuro. Se tutto va bene, per gennaio mi faccio (fare) le meches e ritorno io.
Ultimamente mi piaccio però. Sto dimagrendo a vista d'occhio. Sono tornata al peso pre.mamma. Mangio da far schifo e mi chiedo come faccia io a dimagrire ancora.
Le soluzioni sono due: 1. allatto ancora, ma le poppate si riducono a due fisse al giorno: pomeriggio e sera. Qualche volta la notte se Pupetta si sveglia. 2. potrei soffrire di ipertiroidismo, visto che in gravidanza avevo il problema opposto ovvero l'ipotiroidismo.
Se fosse vera la seconda non credo che mi curerei. Vuoi mettere...il sogno di ogni donna, mangiare a dismisura e dimagrire, dimagrire e dimagrire.
Ovviamente scherzo (ma anche no), mi toccherà prenotare al più presto delle analisi del sangue.
 Per l'anno prossimo ho in mente di rivoluzionare la mia vita.
Vorrei (DEVO) tornare al lavoro, mandare la Pupetta al nido e trovare del tempo solo ed esclusivamente per me.
A Natale ho avuto la felice (o forse triste?) idea di invitare tutti a casa mia. In fondo non ne ho voglia, ma forse anche questo fa parte della voglioa di cambiamento. Intanto è fatta  e sono già in crisi per il menù. Voi come vi state organizzando? Si accettano consigli.
Adesso corro a fare lo shampoo se no altro che biondo.
Ciao eh!

martedì 15 ottobre 2013

Viva la vita

Ve l'ho mai detto che a volte mi guardo allo specchio e mi chiedo se ho tre figlie, un marito, una casa da mandare avanti, ecc.?
Mi capita spesso. Dite che sono da ricovero?
No dico davvero.
 E' come se non fossero passati gli anni. Anche perchè quando mi vengono a trovare le amiche, quelle dell'università o anche del liceo, io sono la stessa.
Me lo dicono proprio. La battuta pronta, il sorriso, la frivolezza dei ventanni. E' chiaro che sono una mamma e moglie responsabile (lo spero), però mi piace sorridere, amo la vita e me la godo fino in fondo.
Perchè una settimana fa è venuto a mancare mio cugino, trentasei anni, un anno di matrimonio ed una casa costosissima e tenuta come una bomboniera.
Dal concero di Max Gazzè s'è ritrovato in coma diabetico, cinquantadue giorni in coma e poi la fine, la tragedia.
Ci sono stata molto male. Ma credo che lui ora stia bene, col suo papà e altri parenti stretti. Ma ho capito che la vita è una (già lo sapevo eh). Ho avuto delle conferme. Perchè non serve avere la casa figa e poi non ci entri perchè si rovina.
Per dire, mia cugina e suo marito hanno vissuto in mansarda, la casa è stata 'inaugurata' alla morte del marito.
Non hanno mai dormito in quella  camera da letto. Non hanno mai mangiato in quella cucina. Mai. Mai.
Avevano la mansarda e lì si faceva di tutto. Ma a che scopo?
Una casa milionaria, marmi pregiati, parquet, rivestimenti ultra costosi. Ma ditemi a cosa è servito tutto ciò?
Mia cugina ventottenne si ritrova vedova, una casa bellissima, con un mutuo da pagare e un pugno di mosche in mano.
Ora non è che me la vorrei prendere col Padre Eterno, ma la conclusione a cui vorrei giungere è la seguente: viviamo la vita. assaporiamo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto di essa con le persone care, perchè basta un attimo, oggi ci siamo e domani chissà.

P.s. mi tocca cambiare il titolo, avevo in mente un altro post ma scrivendo sono andata fuori tema.

lunedì 23 settembre 2013

Un anno in più

Ho un brutto vizio.
Quando siamo in prossimità di festeggiare qualcosa mi carico di aspettative.
Amo le feste, amo la compagnia, amo fare caciara, divertirmi, ridere a crepapelle.
Da troppo tempo non mi diverto.
Da troppo tempo mi sento intrappolata in una gabbia.
Poi arriva il fatidico giorno. Wow quest anno voglio fare qualcosa di speciale.
Quest anno si va a cena fuori, io e te, a lume di candela.
Cavolo, sei anni di matrimonio, tre figlie, un amore vero, talmente vero da sentire ancora le farfalle nello stomaco quando sento la sua chiave entrare nella serratura della porta.
Ed invece nulla, impegni, lavoro, lavoro extra e a stento ci siamo fatti gli auguri.
E un pò ci rimango male. Ma pazienza è la vita.
Poi arriva un altro fatidico giorno.
Oggi. Il mio compleanno.
E le mie figlie che mi  dicono: ' mamma domani tu non devi fare niente, ti riposi sul divano, poi esci con le tue amiche, e vai dal parrucchiere, a farti i messaggi; noi con papi ti prepariamo una festa a sorpresa'. (peppa pig docet ahahahah)
Sorrido, sono 36 anni che sogno una festa a sorpresa, tipo che entro in casa con le buste della spesa, stanca, affannata, accendo la luce e SORPRESAAAAA!!! (vabbè sto delirando).
Ed invece nulla perchè Paponzo rientra alle 18, doccia, cena, giochi con le bimbe, pigiamino, Puffi, latte, nanna.
Vabbè la sorpresona c'è stata, una lavatrice nuova di zecca e non me l'aspettavo.
E aggiungiamoci pure che nel pomeriggio ho avuto una discussione accesissima con la cugina di mio marito. Ecco m'ha rovinato la giornata, perchè io mi sono svegliata felice, ho fatto colazione serenamente, e nel pomeriggio tu, stronza che non sei altro, ti piazzi a casa mia e mi dici cose di un anno fa e mi istighi e credi di aver ragione e m i aggredisci.....eh no bella io non sono più la ragazzina che arrossisce e tace, no no, io sono una donna e ti rispondo a tono e ti dico tutto ciò che penso di te e a momenti t'offendo pure. ma va al diavolo, hai rovinato tutti i miei programmi. (scusate lo sfogo).
E' andata così, perchè in fondo la mia vita sono marito, figlie, genitori, fratelli, sono felice, sono fiera di me  e il regalo più grande me l'ha fatto la Pupetta che mentre io ero intenta a litigare, lei ha iniziato a camminare sola soletta.
Auguri amore  di mamma.

giovedì 5 settembre 2013

Ero una brava mamma prima di avere la terza figlia.

Come al solito mi ritrovo a scrivere dopo quasi un mese, tralasciando racconti importanti (tipo compleanno Pupetta e compleanno gemelle), per parlarvi della situazione attuale.
Tutto mi sfugge. La mia vita è priva di organizzazione. Non ci sono più regole. Non abbiamo una routine.
Eppure io sono il contrario di quello che ho scritto. Mi piace programmare, mi piace l'ordine, sono un gran sostenitrice di regole e ritengo fondamentale seguire una routine.
Ma credetemi non ne vengo più a capo. Sono fiduciosa, convinta che non appena riapriranno le scuole (giù da noi il 12 settembre), tutto rientrerà. Lo spero davvero.
Io che cinque anni fa non uscivo di casa perchè le gemelle devono mangiare.
Io che cinque anni fa non andava alle feste perchè le gemelle devono dormire.
Io che cinque anni cambiavo tutti programmi miei, adattandoli alle esigenze delle gemelle.
Loro pranzavano alle 12 in punto.
Merenda alle 15.
Cena alle 19.
Nanna alle 20.
Tutto scandito minuto per minuto.
Ora premesso che ogni figlio è diverso, e che ogni mamma è una mamma nuova. ma possibile che la Pupetta mi ha proprio rincoglionita???
Non chiedetemi a che ora mangia (no vabbè quello si).
Non chiedetemi a che ora dorme e quanto dorme.
Non chiedetemi a che ora fa merenda.
Non chiedete nulla perchè io difficilmente saprei rispondere. Complice anche la stagione estiva che ci porta ad avere orari sballati, a far tardi la sera a dormire un pò ovunque.
Complice anche l'allattamento che mi porta ad allattarla nei momenti 'hot', cos' da saltare la merenda o posticipare il/la pranzo/cena.
DAvvero non ne esco più. Quà urge stabilire regole, imporre orari e rispettarli il più possibile.
Non parliamo della notte, peccarità. Non si chiude occhio da un mese. E credo sia legato un pò allo sconvolgimento quotidiano.
Ciò che mi irrita parecchio è che in tutto questo trambusto sto trascurando le gemelle mie adorate che passano tipo 10 ore davanti alla tv. Ammetto che le sto un pò lasciando andare.
Io che imponevo orari rigidi per guardare la tv .
Io che mi sedevo con loro e facevo i lavoretti.
Io che nel tempo libero cercavo sul web cose nuove da costruire con loro.
Io che amavo i pennelli, colori , tempere e quantaltro.
Io che vengo assorbita dalla pupetta, dalla casa, dal cucinare al 100%.
Io che non ci sono più, che sono nervosa, che urlo spesso e alzo le mani.
Io che non ci sono più.
E forse la soluzione a tutti i miei problemi potrebbe essere ritrovarmi. Forse è solo questo, forse ho bisogno di staccare (IMPOSSIBILE), forse anche solo andare dal parrucchiere da sola (IMPOSSIBILE), forse avere anche solo un pomeriggio per me (IMPOSSIBILE).
Forse....il problema è che avere tre figli è davvero molto impegnativo.


lunedì 12 agosto 2013

Ed è ancora estate

Le mie vacanze sono terminate. Avremmo potuto rimanere lì per tutto il tempo, ma le Pupe grandi erano stanchine di  andare al mare ogni giorno, mi chiedevano di tornare a casa, al loro paese ricco (in questo periodo) di turisti e vita mondana. Noi eravamo in un posto deprimente, cosa che alle 21, ma anche alle 20, potevi andare a dormire, sembrava di essere fuori dal  mondo. manco ve lo sto a dire che non c'era una gelateria, solo pizzerie (due, forse tre)sempre vuote. Povera gente. Mi dispiace ammettere che quì nel metapontino siamo messi male, sebbene siano presenti sei siti archeologici di fama mondiale. ma tant'è.
Venerdì ho fatto i bagagli e dopo la pausa pranzo a casa della santa suocera siamo rientrati.
Ragazze care quant è bella casa mia, grande, spaziosa, luminosa. Ho passato un week end in preda al nervosismo più totale. La causa? Niente di grave, è una patologia che io chiamerei SPV Sindrome Post Vacanze, che prende più o meno tutte le donne, mamme e mogli al ritorno da un qualsiasi viaggio: disfare valigie, avviare lavatrici, stendere i panni, ritirarli, piegarli, stirarli, riporli nei cassetti, pulire casa (che poi spiegatemi perchè una casa lasciata pulita alla partenza, la si trova piena di polvere al rientro). Tutto questo bel da fare rende la donna isterica, aggiungiamoci tre nane che prese da astinenza, prendono tutti, ma proprio tutti i mille e mille giochi riposti nell'armadio.
Ecco un vero e proprio caos. ma passa eh, dura più o meno due giorni.
Io per dire sono già guarita, e sono euforicamente felice perchè domani la Pupetta, quella piccola piccola, compie un anno ed io non ci sto nella pelle, perchè ho organizzato un mega party in un mega posto, con dei mega gonfiabili e non vedo l'ora che arrivi per vedere gioire le pupe grandi, ma anche la pupa piccola, perchè è da giorni che accendiamo una candelina, le cantiamo 'tanti auguri' e le diciamo di soffiare e lei col sorriso sgangherato ride a crepapelle.
Semplicemente la amo.

venerdì 19 luglio 2013

E quest anno ci riproviamo.

L'anno scorso riuscii a convincere paponzo a trasferirci nella casetta dei miei genitori che dista 3 km dal mare e 12 dal nostro paese. Che cambia? Cambia che i km che ci separano dal mare sono solo tre; volendo si può raggiungere il lido andando in bicicletta; la casa è piccola e quindi è più semplice da pulire; ci sono solo mobili essenziali e si sa, la casa al mare non necessita di pulizie approfondite.
L'anno scorso ci trasferimmo lì con le nostre belle valigie e non pensammo di fare incontri spiacevoli notturni: le zanzare! Una marea di zanzare invasero la nostra casa ed io passai la notte ad ammazzarle con le mani, creando simpatici murales di sangue sui muri della camera da letto dei miei.
Conclusione: il giorno dopo (mio marito se ne  andò nel cuore della notte) ce ne andammo da lì, portando una delle gemelle al pronto soccorso perchè era piena e gonfia di punture di insetto.
Quest anno pare che non ci siano molte zanzare, ci stiamo comunque organizzando in tal senso, siamo super forniti di zampironi, piastrine e repellenti vari e così lunedì ci riproviamo.
Le valigie sono da preparare, ho già mandato un pò di roba ingombrante come box (per far dormire la Pupetta), alzasedia, passeggino ultraleggero e borsa mare. vediamo come ci va questa volta.
Stranamente Paponzo ha accettato subito la mia prposta, forse perchè mi vede davvero stanca, inizio a dare segnali d'allarme. Per dire sabato scorso ho perso il portafogli contenente di tutto di più (pochi soldi per fortuna), lunedì ho dimenticato di portare la Pupetta a fare il vaccino e ci sarebbero tante cose da raccontare. Anche le gemelle, hanno bisogno di mare, di divertimento, di distrarsi un pò.
E quindi lunedì ci aspetta questa nuova avventura...che Dio ce la mandi buona.
Buona estate  a tutti voi.

sabato 13 luglio 2013

Voglia di mare

E' noto a molti che non amo particolarmente il mare, preferisco (sia io che Paponzo) di gran lunga la moltagna.
E altresì noto che a tutti (o quasi tutti) i bambini piace molto il mare.
Ne consegue che ogni anno faccio un gran sacrificio per portare le mie figlie al mare.
La cosa che mi scoccia non è il mare in sè, ma il dopo mare. Cioè quel tragitto interminabile (anche se si tratta di pochi metri) che separa l'ombrellone dal parcheggio auto, sotto il sole cocente, ecco mi fa un nervoso allucinante. per non pensare al rientro in casa, docce varie, sabbia ovunque, teli da lavare o stendere, e poi le faccende di routine, mica i letti si rifanno da soli e la polvere e i pavimenti e il pranzo e la cucina da sistemare, ho reso l'idea?
Ecco che pensa e ripensa, mi è venuto il malsano desiderio di comprare una casa al mare.
Cioè casa al Lido, tipo che mi alzo la mattina, bevo il caffè e guardo il mare. Un sogno. Ho una casa, ma è al Borgo, dista 3 km dal mare e quindi è necessario essere auto muniti. Io invece vorrei poter raggiungere la spiaggia in qualsiasi momento e a piedi, visto che ho tre figlie piccole di cui una in fase 'gattonamento'.
Il problema è che Paponzo non sposa affatto la mia idea.
Dice che sono fuori come un balcone perchè abbiamo il mare a dieci minuti (vabbè sono 12 km) e comprare una casetta non sarebbe cosa buona.
E se poi ho proprio tanta voglia e tanti soldi da spendere, potreo comprarla per fatti miei (vallo a capire, scusa amore ma siamo sposati, do you know matrimonio???). Vabbè era un post scemo, ho esordito dicendo che non amo particolarmente il mare, ma non vi nascondo che ho una voglia matta di mare, di sole, di tuffi, di visi felici e insabbiati, castelli di sabbia e canottini.
Buon fine settimana amiche mie.

martedì 11 giugno 2013

Quando un figlio non c'è più

Ho nelle bozze da circa tre giorni un post che parla dei progressi delle mie figlie.
Avrei voluto parlarvi del primo dentino della Pupetta, delle gemelle che si son fatte grandi, hanno la cameretta nuova. Avrei anche raccontato del fantastico week end montagnolo, week end fatto di amore, amicizia, risate e genuinità.
Ed invece ho iniziato a scrivere un altro post dal titolo orribile.
Perchè succede che il lunedì mattina sei già esaurita, perchè accompagni le tue figlie all'asilo alle nove e venti e sei già in ritardissimo, sudatissima e affaticata. Perchè credi che i problemi siano solo quelli, la casa da pulire, i pannolini da cambiare, il pranzo e poi la cena e le figlie grandi che fanno capricci (tanti) e tu talvolta non le reggi e pensi che avere figli è difficile, ma crescerli e farli diventare adulti lo è ancor di più.
E mi metto nei panni di quella mamma che per una fatalità ha perso il suo primo figlio. E mi sento in colpa, terribilmente in colpa, perchè quella mamma, se potesse, lo abbraccerebbe mille e mille volte ancora.
E credo che è contro natura.
Una mamma non deve portare il proprio bimbo nella tomba. Non può essere. Non deve andare così.
Eppure succede. Ed io credo che il dolore più grande che una donna possa provare in vita sua sia la perdita di un figlio.
Fino a stamattina non avevo realizzato che fosse accaduto davvero. Ci pensavo ma non mi inquietava più di tanto. Come se fossi uscita dal mio corpo, ero fredda e distaccata.
Ma da qualche ora, forse perchè la salma sta giungendo in paese proprio in questo momento, sto male, penso alla mamma del piccolo e cerco di capire quale sia il progetto di Dio, visto che chiama a sè le anime innocenti che meritano di vivere.
Riposa in pace Giancarmine. 

martedì 14 maggio 2013

Nove mesi e un giorno

Ieri la Pupa piccola ha compiuto nove mesi. Come al solito non sono riuscita a scrivere un post a lei dedicato, tanto lei è abituata a venir dopo tutto. La storia dei secondogeniti (vabbè lei è terzogenita, ma è come se fosse seconda), è un pò vera. Tutti si dimenticano di te. Nessuno ti da le attenzioni che hanno i primogeniti. E poi vogliamo parlare dell' abbigliamento? Ovvio che ti passa tutto tua sorella o fratello maggiore. Anche se sei di sesso opposto, tua mamma ti metterà comunque quella tutina celeste, magari anche solo per stare in casa, ma te la metterà prima o poi.
Nel nostro caso, l'abbigliamento non è stato possibile riciclarlo, sebbene la Pupetta fosse dello stesso sesso delle sorelle e nata nello stesso periodo. Non ci siamo trovati con le taglie, perchè Pupetta è una Pupettona, ha ben due chili in più delle sorelle.
Quindi è stata fortunata perchè ha quasi tutto nuovo.
Però è sempre seconda, almeno per gli altri. Cioè, per dire, ieri ha compiuto nove mesi e nessuno si è ricordato. Non che fosse importante, però quando le gemelle facevano il mesiversario, si riuniva tutto il parentado, manco fossero diciottanni.
Per la Pupetta no, ho dovuto ricordarglielo io, persino ai nonni.
La amiamo tutti follemente, questo è fuor dubbio, però anch'io sono diversa con lei. Ad esempio non sto sempre con la videocamera in mano. Ho meno pazienza è soprattutto meno tempo.
Solo su una cosa lei è stata più fortuanat. Ha avuto il grande privilegio di essere allattata al seno.
Io per lei non sono mamma, ma sono tette, amore dici la parolina, pa-pà, ripeti pa-pà,e lei papapapapà, bravissima ed ora dici mam-ma, mam-ma e lei tette. Ecco giusto per farvi capire.
A nove mesi e un giorno, fa ciao, batte  le manine, dà i bacini, dice papà, tette, sta seduta perfettamente senza alcun sostegno, non gattona, se la metto a pancia in giù si spinge al contrario, anzichè avanzare indietreggia. Abbraccia forte forte le sorelle al loro rientro e distrugge tutto quel che le capita sottomano. Le piante sono sparite dal mio appartamento, ha già rotto diversi soprammobili (per la gioia del papà), e ultimamente ha rotto un vaso greco a cui io ero molto ma molto legata. Apre tutti i cassetti e lancia gli oggetti. Che dire è una peperina, se non la si tiene sott'occhio quando è nel girello, si rischia di trovare la casa distrutta. Le mie povere tende chiedono pietà ed ogni volta sono costretta ad annodarle per evitare che lei le tiri giù. E' una bambina iperattiva, non sta mai ferma e questo mi crea un pò di problemi, perchè la mie schiena è a pezzi dato che pesa ben tredici chili.
E' coccolona, si fa amare da tutti, non è piagnona e secondo noi ha una marcia in più (come si dice ogni scarrafone.....).
Confesso che nei momenti di eccessiva stanchezza, penso che se non ci fosse stata, la mia vita sarebbe stata più semplice, perchè le gemelle sono grandicelle, abbastanza autonome. però poi mi pento anche solo di averlo pensato, mi sento una pessima mamma e per rimediare le offro il seno, mi piace dire che le do amore liquido. Semplicemente la amo e se ripercorrole tappe della mia vita, penso di aver fatto tante cose belle, ma l'aver messo al mondo le mie tre figlie  è qualcosa che va oltre, perchè loro sono la mia vita.

lunedì 6 maggio 2013

Io odio fare lavori

Ciò significa che ieri alle 7 è venuto l'imbianchino per dipingere la cameretta delle Pupe grandi.
Ve l'ho già detto che le mie figlie sono le uniche bambine al mondo, che all'età di quattro anni e mezzo dormono ancora nelle culle (cioè i lettini con le sbarre) ?
E vi dirò di più: sebbene io fossi già mamma di due bimbe, la mia terzogenita dorme, udite udite nel box. Perchè lei fino a qualche giorno fa dormiva nella miniculla a dondolo, ma dato il peso, un pelino eccessivo (la vitella pesa 13 kg), si è sfondato il pannello sottostante, rendendo in questo modo inagibile la culletta.
Perciò abbiamo optato per il box, mettendo sulla base un bel materassino.
E' una situazione temporanea però!
A giorni dovrebbe arrivare la nuova cameretta delle tre pupe. Aspettiamo con ansia.
Intanto io vivo male l'attesa, perchè dovrei fare il cambio stagione, dovrei riorganizzare gli spazi, dovrei svuotare completamente gli armadi. E mi sale l'ansia, che solo al pensiero mi viene pure la tachicardia.
Ieri, giusto per farvi un esempio è venuto l'imbianchino. Cosa c'è di più bello che ricevere l'imbianchino alle 7 di mattina di domenica, dopo essere stati ad un matrimonio (di sera) e rientrati alle 3 del mattino?
Cioè una pacchia! GARANTITO!
Con tre ore di sonno, mobili della cameretta sparsi per casa, roba indossata al matrimonio da lavare, stendere, stirare e conservare, lavatrici da avviare, cioè, che ve lo dico a fare, in casa mia c'era la rivoluzione. Per fortuna siamo saliti a pranzare dai miei, al piano di sopra.
Oggi va un pò meglio, anche se la situazione attuale prevede che io abbia l'armadio delle bimbe al centro della cameretta. Non si può spostare perchè troppo pesante e dato che il mobiliere deve modificarlo, me lo tengo lì, bello bello a farmi da divisore. ODIO IL DISORDINE.
Vorrei anche raccontarvi delle tante brave persone che ieri hanno avuto compassione di me. Manco l'ombra amiche mie. Nessuno che si è degnato di telefonare per chiedere se avessi avuto bisogno d'aiuto. Parlo di cugine child free, che la domenica sono al bar per l'aperitivo, e mi pare giusto, non c'hanno un'acca da fare. Vabbè, mi devo convincere di una cosa, la postavo stamane su fb:

Più passa il tempo è più mi convinco che l'essere umano è egoista per natura, è inutile ognuno pensa solo ed esclusivamente a se stesso, che schifo!!!!    
                                        
                                                 successivamente ho commentato così:

però quando si mangia siamo tutti amici e ci amiamo, quando c'è da lavorare...si salvi chi può...ahi bocca mia taci.
E con questo concludo!!!!

venerdì 26 aprile 2013

Ricevere premi.....a domicilio

E all'improvviso il postino bussa alla mia porta e mi consegna un  pacchetto. 'Non ho ordinnato nulla' dico a mio marito, 'in realtà ho fatto un ordine ieri, ma mi sembra improbabile riceverlo già oggi'.
E che sarà mai? Il destinatario sono io, il mittente.....non mi dice nulla, è un nome che non conosco.
Poi ci penso un attimo, collego il nome del mittente Sara ad un blog che seguo con piacere, e capisco che quel regalo è per me.
E sono felice, perchè è passato un pò di tempo, non me l'aspettavo e poi ricevere doni mi emoziona, mi mette allegria e mi fa sentire importante.
Per questo ringrazio di cuore Sara di Stellegemelle per avermi fatto questo regalo, una collana che adoro, e che userò molto in previsione dell'estate.
E' strana il mondo della blogger, si sceglie di seguire un blog piuttosto che un altro. Io ho iniziato a seguire i blog gemellari, per poi unirmi a quelli mammeschi con figli coetanei delle mie. E così ho conosciuto  virtualmente Sara, perchè era una bimamma gemellare che in breve si è ritrovata con una terza pupetta coetanea alla mia. Che strana la vita a volte, c'è sempre qualcosa che ci accomuna agli altri.
Ringrazio pubblicamente Sara per la bellissima collana inviatami e pubblico di seguito le foto.
GRAZIE DI CUORE AMICA MIA.

p.s. non riesco a caricare le foto, le ho postate su facebook.


venerdì 5 aprile 2013

Noi siamo grandi

Mi avevano detto che tre figli impegnano parecchio ma non ci avevo creduto. Cioè si, senza ombra di dubbio sono tre bambini a cui badare, ma basta un pò di organizzazione e diventa routine.
E così è stato.
Per i primi sei mesi!
Poi qualcosa è cambiato.
La Pupetta che per i suoi primi sei mesi si faceva le sue otto ore di fila (la notte eh, perchè di giorno nada), ha iniziato a svegliarsi spesso la notte. Credevo di essere tra le poche mamme che vantano i propri figli come dormiglioni ed invece mi sono illusa.
La Pupa si sveglia tante volte, non ho capito se sono i denti,. se è raffreddata, se è viziata (mmmm diciamo l'ultima). Sta di fatto che io alcune notti dormo semi-sdraiata nel lettone con tetta al vento e bimba attaccata. Stanotte ho provato a darle il biberon con latte formulato, e sarà stato un  caso, si è svegliata solo una volta. Muà, indagherò.
A questo aggiungiamo due quattrenni che nel cuore della notte raggiungono la camera di mamma e papà perchè:
Marica (che si presenta tutte le sante notti)
1- voglio stare con te;
2- nella culla (lettino con le sbarre) sto stretta;
3- Rossella russa e mi da fastidio.
Rossella (che è davvero dormigliona e si presenta saltuariamente)
1- ho paura
2- mi spavento del buio
3- mamma non voglio stare sola.
Succede che io pur di non farle stare con me, che poi diventiamo in cinque e stiamo strettini, mi armo di santa pazienza e mi trasferisco sul divanetto che c'è in camera loro. Ne consaegue che mi addormento lì finchè le urla della Pupetta non mi svegliano per la poppata. Ecco già descriverlo è complicato, figuriamoci viverlo. E' una situazione difficile, che fortunatamente non si verifica tutte le notti (tipo quest'ultima, very good, niente bimbe grandi, un solo risveglio della piccola).
La decisione è quella di comprare al più presto dei letti "da grande" per le gemelle.
Perchè in fondo ste povere figliole c'hanno ragione, siamo genitori degenere, visto che a quattro anni e sette mesi, le costringiamo ancora a dormire in gabbia. Rimedieremo, siamo già andati dda un mobiliere che ha visualizzato la loro camera in modo da suggerirci una soluzione ideale. Sto
aspettanto la mail che non arriva (mannaggia a lui!!!!).
E quando ci sarà la cameretta e la Pupetta verrà trasferita in camera con le sorelle, mi auguro di riuscire a riprendere parte della mia vita, perchè nonostante tutto io e mio marito ci amiamo ancora e ci desideriamo tanto.

Giusto per farvi capire le mie cucciole grandi dormono nei lettini, o meglio in quella specie di letto!!!
 



lunedì 11 marzo 2013

Mi arrendo

Sono contraria ai farmaci. Bella scoperta direte voi e chi non lo è? Bè a dire il vero io conosco molta, anzi troppa gente che assume farmaci a dismisura, somministrando antibiotici e cortisone ai propri figli (piccoli) senza badare alle quantità. Come fosse acqua fresca, va tanto di moda sto cortisone che basta una tosse e pur di non vedere i nostri figli star male diamo cortisone a gogo. Non sono d'accordo e ho maturato quest'idea da tre anni a questa parte.
Quando nacquero le gemelle, la polpona, che era la più piccola (appena 2.600 kg), ha sin da subito iniziato a soffrire di faringite. Io, mamma inesperta e incompetente, sbattevo da un pediatra all'altro, imbottendo la piccola di farmaci.Ogni medico aveva la sua teoria, ogni medico mi cambiava la terapia, ogni medico mi rincoglioniva.  Alla fine ho detto basta, ho deciso di non ascoltare più il parere ed i consigli gratuiti di parenti e amici, e di far di testa mia.
Ho scelto di seguire la pediatra di base, e di fidarmi di lei, anche se in paese non ne parlano molto bene. Sono giunta ad una conclusione: quanti più farmaci somministriamo (antibiotici nello specifico) ai nostri figli, tanto più grande sarà la probabilità di una ricaduta.
Mi spiego meglio.
 Secondo me sarebbe necessario far si che la malattia faccia il suo corso e somministrare antibiotici solo ed esclusivamente in casi gravi. Non basta un colpo di tosse per imbottire sti poveri figli di farmaci.
E così ho fatto. Per due anni non ho dato niente di niente, solo in casi rari, antiffiamatori o sciroppi omeopatici (bava di lumaca o grintuss). Non so se è per fortuna o per la corretta teoria da me elaborata, ma ha funzionato.
Quest anno le cose sono un pò cambiate, la famiglia è aumentata e il nuovo membro ha bisogno di cure e protezione. Per questo motivo ho accettato di dare a mia figlia grande l'antibiotico, visto che la pediatra mi ha diagnosticato una bronchite che io sinceramente non credevo avesse. Mi sono fidata perchè lei ha detto che lo star male della piccola dipende dalla grande. e siccome la piccola non sta affatto bene, ho pensato fosse la scelta giusta. Ma non bastava. La Pupetta continuava a star male, notti insonni, catarro, voce bassa, gola irritata e mi dispiace ammetterlo, ma mi sono arresa e tutta la mia teoria è andata in fumo. Antibiotico sia pure per Pupetta, non vi nascondo che mi sento una caccola, avrei voluto tanto evitare, ma immaginarmi la piccola in un letto d'ospedale con la mascherina dell'ossigeno (so tragica, lo so) a causa della bronchiolite proprio non mi andava e allaora antibiotico sia.

mercoledì 6 marzo 2013

Ho giusto un'ora

Ho giusto un'ora per scrivere questo post, per dire che sono senza computer da ormai diversi giorni e che mio fratello mi ha concesso il 'lusso' di utilizzare il suo per pochissimo tempo.
Lui rientra da lavoro alle 13.30, orario in cui io dovrò restituire il bottino.
Il mio povero e amatissimo notebook, qualche sera fa ha avuto un'esperienza a dir poco spregevole.
Mentre allattavo, ha avuto il piacere di essere inondato da un liquido bianco-giallognolo maleodorante, uscito a getto dalla bocca della Pupetta.
Ne consegue che la tastiera s'è fusa e bisogna aspettare che me lo sistemino.
Non credevo di essere pc-dipendente. Sia chiaro, non ci sto tutto il giorno, ci passo veramente poche ore, ma per me sono (erano) indispensabili. Non sapere cosa succede al di là delle mura domestiche mi mette un'ansia ed una tristezza infinita. Soprattutto se sono costretta a stare in casa per diversi giorni.
Perchè io me ne stavo zitta zitta, visto che siamo a marzo e finora nessuna delle mie figlie s'è ammalata, tranne piccoli raffreddori. ed invece in due settimane c'abbiamo avuto di tutto, partendo da dissenterie varie, passando per vomitoni, fino a giungere alla tanto odiata e temuta tosse. Forse, ripeto forse, da oggi si ricomincia, perchè le pupe grandi sono tornate e scuola e la Pupetta fa pisolini più lunghi del solito.
Una fatica ragazze. Che ve lo dico a fare. Io non vedo l'ora di ricomiciare a lavorare, di evadere da questa casa, di togliermi maglioni e cassette di legna da casa e stendini dal corridoio, coperte e copertine, cappelli e cappellini. pretendo troppo? Io creddo di no, vorrei soltanto un pò di sole fuori, perchè dentro ce l'ho già.
A presto.


sabato 16 febbraio 2013

Sono circondata da persone ignoranti

Prima che la Pupetta nascesse ero intenzionata ad allattarla. Anche con le gemelle in verità, però (purtroppo) le persone che mi stavano vicino mi convinsero che era impossibile allattare due gemelle. L'ultima parola l'ebbe un pediatra a pagamento, il quale sostiene ancora oggi che non tutte le donne hanno latte (buuuuuuuuu). E fu così che dopo un mese esatto abbandonai le mie tette e passai al biberon.
Con la Pupetta ho avuto grossi problemi all'inizio, ma poi testarda più che mai ce l'ho fatta.
Il primo mese ho fatto allattamento misto, il secondo le davo il latte formulato solo la sera e la notte (una poppata) e, dal terzo mese in poi l'ho allattata solo ed esclusivamente al seno.
Inutile dire che è un'esperienza tanto emozionante quanto dolorosa. Ho capito che non sempre è il modo in cui si attacca il bambino a procurare le ragadi. Ormai io ci convivo. Ho il capezzolo sinistro diviso a metà. Ci sono abituata e il dolore lo sento meno. Ho resistito ed ora che ho iniziato a svezzare la Pupetta va sempre meglio.
Ciò che mi infastidisce sono i commenti delle persone che mi circondano.
Ma secondo voi posso privare una lattante del suo latte solo perchè è in sovrappeso? Cioè scusate tanto mia figlia beve solo il mio latte, perdipiù ad orario ed io non ci posso far nulla se a sei mesi pesa poco meno di dieci chili. Io credo sia tutta salute, perchè non mangia cotiche di maiale o merendine e cioccolate. Cavolo beve solo latte materno!
Addirittura mia nonna mi ha suggerito di non allattarla più perchè sembro una donna d'altri tempi, perchè sono una mamma giovane ed è giusto darle il latte artificiale, che tanto crescono bene lo stesso. Grazie nonna per i tuoi consigli, io ti suggerirei di tacere piuttosto che sparare cavolate, alla tua età poi....ma fammi il favore.
Ma la frase più significatica l'ho sentita da mia zia (tale madre tale figlia), che mi ha suggerito di eliminare il latte mio perchè ora ho iniziato a svezzarla ed è necessario metterla a dieta. Non ho parole, cioè parliamo di una donna giovane, laureata, mamma di due bimbi di sei e tre anni. Io quando sento queste cose inorridisco e guarda caso sono frasi che escono dalla bocca di persone che non hanno allattato e che seppur con titolo di studio rimangono sempre e comunque ignoranti.

domenica 10 febbraio 2013

La crisi del sesto anno

Guardo mio marito e mi chiedo dov è finito quel ragazzino timido e impacciato di cui mi sono perdutamente innamorata ventanni fa.
Va da sè che lo amo ancora, però mi chiedo, cosa amo di lui?
Lo reputo egoista e prepotente e forse amo il vecchio Leo, quello di una volta, quello che per darmi il primo bacio ha aspettato venti giorni a causa della sua timidezza, quello che per "avermi" ha aspettato tre anni. Ricordo che fu una grande prova d'amore, un fidanzato che rispetta la verginità della compagna e aspetta che lei sia pronta. Non è romanticismo forse questo? Vabbè che parliamo di ventanni fa, però non tutti i ragazzi avrebbero aspettato.
Oggi lo guardo, barbuto, stanco, a volte rassegnato ed è impossibile capirlo.
Se gli chiedo che ha risponde con arroganza, se insisto dice che il problema sono io, che lo stresso, che sono 'pesante', che gli faccio mille domande e non lo lascio in pace.
E quando sono sola mi colpevolizzo, forse è vero, forse è colpa mia. Ma so bene che non è così. So di avere tutte le ragioni del mondo e scusate, ma non è prepotenza questa.
Io credo di fare fin troppo, davvero penso di dare il massimo. E sbaglio, sbaglio di grosso.
Perchè nel matrimonio più dai e meno ricevi, più ti impegni e più pretendono, senza riconoscenza, senza gratitudine. Tutto gli è dovuto. Cucinare, lavare, stendere, stirare, tenere la casa in ordine e ultrabrillante, secondo lui è dovere di moglie. Sia chiaro, lui non mi obbliga a fare tutto ciò, se c'è da mangiare mangia, se no provvede, la casa secondo lui è troppo pulita perchè io pulisco sul pulito. Non pretende, però non capisce che io lo faccio con amore, perchè sento di dover fare ciò che spetta ad una moglie-mamma.
Però pretendo che lui mi rispetti, che mi comprenda, che mi abbracci e mi coccoli qualche volta.
Che mi chieda se sono stanca, se ho voglia di riposarmi o anche solo di uscire a fare una passeggiata (con lui e le bimbe eh). Ma niente, ultimamente solo musi lunghi e incomprensioni. Forse siamo solo troppo stanchi, non riusciamo a chiarirci, non c'è nenache il tempo per discutere. O forse è solo la crisi del sesto anno (essì è stata anticipata), il problema è che io ho paura di disinnamorarmi.

martedì 5 febbraio 2013

Si cresce, si svezza

La Pupetta mia adorata, avrà un pò di difettucci, tipo il voler stare in braccio il più possibile, l'addormentarsi un pò tardino la sera, abbandonarsi al mondo dei sogni solo ed esclusivamente tra le braccia di qualcuno (che sia il papà, la mamma, il nonno poco importa), però ha il grande, grandissimo pregio di dormire la notte.
Il primo mese  si svegliava solo alle tre di notte per mangiare, quindici minuti e via di nuovo a nanna fino alle sette. Dal secondo mese fino a qualche giorno fa si faceva tutta la notte, vale a dire, addormentamento a mezzanotte, tirata di sonno fino alle 6.30, poppata e spesso riaddormentamento fino alle 9.30.
In realtà ha gli orari un pò variabili, però minimo le 6 ore di sonno di fila se le faceva.
Da un pò di giorni, ha ripreso a svegliarsi la notte, minimo ci sono due risvegli che si gestiscono facilmente, basta offrirle il seno e nell'arco di venti minuti si riaddormenta.
Sta di fatto che questa bambina vuole mangiare. Che il latte non le basta più me lo ha fatto capire diverso tempo fa, ma siccome sono testarda, ho deciso di aspettare il compimento del sesto mese.
Con le gemelle, che nutrivo artificialmente, ho iniziato lo svezzamento al quarto mese.
Con la Pupa che sono riuscita ad allattare al seno, avrei voluto aspettare i fatidici sei mesi.
Finora mi sono limitata a darle la crosta del pane o dei taralli, almeno per tenerla impegnata durante il nostro pranzo/cena. Ma la Pupetta non si tiene, appena vede piatti, bicchieri e cibo, va in escandescenza, agita braccia e gambe e ride di gusto. Ha proprio fame.
E così oggi, senza nessun avviso, di punto in bianco, ho deciso di grattuggiare una mezza mela e di fargliela assaggiare. Che dire? Ha gradito? Nooooooooo, non avevo dubbi, l'ha finita in un batter d'occhio, sebbene non fosse una mela zuccherina.
Posso dire che all'età di 5 mesi, 3 settimane e 2 giorni, la Pupetta ha cominciato lo svezzamento.

mercoledì 9 gennaio 2013

Guardandomi allo specchio

Buon 2013. In ritardo eh! E' che queste festività non le ho sentite molto.
Cioè, la cosa è triste, ma non più di tanto. Io tutto sommato sono stata bene, ho avuto intorno a me la mia famiglia, oltre a marito e figlie, ci sono stati i miei genitori e i suoi, mio fratello e sua sorella. E va bene così.
Solo che nell'aria si avvertiva un non so che di freddino. Voglio dire con gli altri parenti, zii e cugini vari. E lo stesso vale per me nei loro confronti.
Il discorso  è sempre lo stesso. Nessuno ti invita e tutti aspettano l'nvito. Gli abbiamo abituati male, ma quest anno io sono diversa.
Stanca, con tre figlie, ed anche un pò egoista. Si, lo ammetto sono diventata un pò egoista, me ne frego e sto imparando a non pormi mille domande se devo o non devo dire qualcosa. Ho capito che a me nessuno mi caga. Nessuno si chiede se  ho bisogno, se una determinata frase può ferirmi, se accetto visite ad orari improponibili.
E allora da quest anno cambiano le cose, cambio anch'io.
Il mio motto è "tratta come ti trattano che non è mai peccato" e vado avanti a testa alta.
La ragazzina timida e buona che arrossisce e abbassa lo sguardo non esiste più. Ora sono una donna. Una donna di trentacinque anni (OMG non ci credo) che ha enormi responsabilità, che ha una bellissima famiglia a cui badare,  che a volte ha bisogno dell'aiuto di qualcuno che non c'è mai. Sinceramente ne ho un pò piene le palle, anche se mi dispiace ammetterlo.
Non sono fatta così, a differenza di Paponzo che è tutto fuorchè generoso e altruista. Da lui ho da imparare, forse. O forse no. Non lo so.
So per certo che io me la suono e io me la canto.
Forse sono solo stanca, stanca mentalmente, non fisicamente. Fisicamente sono una roccia, una bestia direi. Ho forza da vendere. Però talvolta mi rendo conto di avere tante responsabilità, forse troppe.
E in più ho un marito che esce di casa alle 5.30 del mattino e rincasa alle 18. E nessuno mi aiuta. Provo anche a chiedere a volte, ma la risposta è la stessa: le figlie sono i mie, la casa è mia, la vita è mia e quindi mi prende solo un forte mal di testa.
Probabilmente guardandomi allo specchio vedo ancora quella romantica ragazzina sedicenne che si innamora di un suo coetaneo e progetta un futuro con lui. Oggi quei progetti sono realtà, ho avuto quel che volevo, sono grata a Dio per quel che ho, ma credetemi spesso mi sento crollare il mondo addosso. Vorrei letteralmente fermare il mondo e scendere un attimo. fare ordine nella mia mente. Eppure non chiedo tanto, mi basterebbe un abbraccio, un sorriso, un minimo di condivisione, comprensione e collaborazione. E' così difficile capirlo?

p.s. ho scritto il titolo pensando ad un altro post, ma poi mi sono fatta trascinare dai pensieri e i polpastrelli hanno fatto il resto.
BUON ANNO DI CUORE!