martedì 28 dicembre 2010

Anche questo Natale è andato


Per fortuna è passato!!!
Lo aspettavo con ansia, ma nel bel mezzo della festa, non vedevo l'ora che finisse.
Parlo della vigilia, della famosa cena che si organizza aspettando la mezzanotte.
Ed io a mezzanotte ci sono arrivata con un braccio dolorante e con il fumo che mi usciva dalle orecchie. A fine cena sono esplosa e ho comunicato agli invitati, che sarebbe stata l'ultima festa fatta a casa mia, perchè con due nane capricciose e rompiballe, io mi sono divertita ben poco e stressata fin troppo. E meno male che per cucinare mi è venuta in aiuto A. cugina di Paponzo, se no avrebbero mangiato solo molluschi crudi, friselline e mozzarelle.
E poi mi viene un nervoso vedere certa gente (leggesi cognata, sorella di Paponzo), dopo cena, stravaccata sul divano a guardare mia mamma (poverina) che lavava le pentole, mia cugina e mia cognata (moglie di mio fratello) a sistemare la cucina.
Echecazzo, alzalo quel culone, datti una mossa!!!
Io purtroppo ero un pò isterica, perchè la Polpona non mi dava tregua, è stata sempre e solo in braccio a me, piagnucolava per via del sonno, ma non voleva andare a dormire. A parte questo, sono andata a letto alle 3, dopo aver tirato a lucido la casa, perchè il pensiero di farlo al mattino successivo, non mi avrebbe fatto dormire.
Ad ogni modo, è stato bello stare insieme, è stato bello soprattutto vedere le mie Polpette scartare i regali. Per non parlare di quando hanno iniziato a strappare la carta di un enorme pacco e hanno intravisto lo scatolo di Cicciobello bua. Quasi mancava il respiro ad entrambe.
L'avevo detto: io non gliel' avrei mai comprato, ma la nonna Emme non ha resistito e ha buttato via 100 eurini tondi tondi.

Vorrei dire grazie a tutti i parenti che hanno pensato alle mie Polpette, i regali sono stati davvero tanti, forse troppi, moltiplicati per due, ma alcuni problemi sorgono:
1) qualcuno mi può spiegare che cacchio ci fanno due Polpette duenni con due ferri da stiro?
2) e con due trousse? (per fortuna sono trucchi lavabili)
3) e con un set pulizie che ho già eliminato?
4)e con 3000 e dico 3000 o forse più piattini/tazzine/coltellini/forchettine/bicchierini/zuccheriere/cucchiaini/caffettiere e chi più ne ha più ne metta?

Potrei anche stendere un velo pietoso su Cicciobello, che io odio, ma che loro amano, chiudo un occhio sulle trousse, e lo chiudo pure sul ferro da stiro, ma sui sets cucina/batteria di pentole no, non ce la posso fare.

Ho gradito invece ed anche loro, il tubo gigante di plastilina con tante formine, la pianola col microfono che è motivo di litigio ( e perciò mi tocca comprarne un altro) due tute sportive e soprattutto i tanti bei soldini.
Ad ogni modo è andata, evviva Dio!!!

mercoledì 22 dicembre 2010

Aggiornamenti e Auguri

Oggi mi son detta: se non lo scrivo oggi, non lo scrivo più.
Perchè ci sono ricascata.
Perchè la pigrizia ha ripreso il sopravvento.
Perchè, anche se sono online, mi scoccia scrivere.
Eppure ne succedono di cose.
Allora vediamo un pò, aggiorniamo questo blog e non se parli più.

Dunque:
-ho avuto un week end fantastico. E' venuta a farci visita mia cugina, la mitica zia Ele. E' arrivata sabato a pranzo ed è ripartita la domenica sera. Le Polpette l'hanno adorata, amata e quasi santificata. Peccato che proprio sabato notte, hanno deciso di fare più di un risveglio e così hanno reso poco piacevole la notte della suddetta zia.

-domani e l'ultimo giorno di frequenza al nido prima delle vacanze. Non so come mi organizzerò, visto che sono strapiena di lavoro, ma un pò i nonni, un pò le zie, un pò Paponzo ce la caveremo e poi le Polpette sono sempre più strabone, straintelligenti, strafighe.

-il mio albero di Natale è strapieno di regali. Mai come quest anno! Ci saranno almeno una trentina di pacchetti che aspettano di essere consegnati al destinatario. Sbirciando di quà e di là, probabilmente (leggesi sicuramente) ce n'è uno anche per me.

-abbiamo deciso dove e con chi trascorrere le festività: alla vigilia di Natale siamo tutti a casa mia, i miei genitori, i suoceri, mia cognata, mio fratello, una cugina di Paponzo, in pratica una quindicina di persone (da precisare che ha organizzato paponzo, fosse stato per me, mi sarei risparmiata questa sfacchinata). Il pranzo di Natale lo condivideremo con la mia famiglia a casa di mia madre. Per Capodanno invece, ci trasferiamo da mia cognata per la vigilia e dalla suocera per il pranzo.

-l'altro ieri è nato il figlio di mio cugino, figlio nato da un utero in affitto. In verità, questo punto meriterebbe un post a parte, perchè l'argomento è molto delicato ed io sono stata due giorni a pensare come si può, come si fa, cosa si prova, ma è così, il bimbo è nato, è carinisimo, i genitori sono felici e contenti e la mamma naturale.....ora vive con loro perchè allatta il piccolo, poi non so che fine farà; credo che se tornerà nel suo paese di origine.

Per ora non mi viene in mente più nulla, dubito di aver la voglia/il tempo/la forza di scrivere un altro post prima di Natale. Per cui

AUGURI A TUTTI/E VOI UN FELICE NATALE, NELLA SPERANZA CHE LA NASCITA DEL BAMBIN GESU' PORTI NELLE NOSTRE FAMIGLIE, AMORE, GIOIA, SERENITA', SALUTE e perchè no ANCHE UN PO' DI SOLDINI.
AUGURISSIMIIIII!!!!

mercoledì 15 dicembre 2010

Tale madre, tale figlia.

Ho sempre detto di non voler essere come mia madre.
Non che sia stata una cattiva mamma, anzi, però non vorrei fare la vita che ha fatto lei. E poi ne sono convinta, io non sono così. Io sono più testarda, più ambiziosa, più intraprendente, più paziente (mento spudoratamente), più complice con le mie figlie (staremo a vedere tra una decina di anni!)
Eppure in molte cose siamo simili. Siamo curiose, troppo curiose. Non resistiamo alla voglia di sapere cosa nasconde quel pacchetto sotto l'albero. Si, lo ammetto, ho sbirciato, non resistevo e mentre cercavo di staccare le graffette, mia mamma mi diceva: "allora cos'è? dimmi cosa c'è dentro?". Mi sento un pò in colpa, ma ora so che regalo mi attende. Ovviamente l'ho richiuso e rimesso sotto l'albero senza far trapelare niente. Io non solo non resisto alla curiosità di scartare un regalo per me, muoio anche dalla voglia di far aprire i regali che ho fatto io. Persino con Paponzo. Quest anno volevo fargli una sorpresa, secondo voi ci sono riuscita? E no!!!!
Ho pensato di comprargli un paio di occhiali da sole che a lui piacciono moltissimo. L'altra sera mi dirigo col passeggino gemellare verso il negozio. Entro, chiedo, guardo, provo, penso. Sono indecisa, il modello classico a goccia, lo vedo piccolo, poi la commessa mi mostra l'ultimo modello, bellissimo, figo, ma con il doppio ponte che non so se può piacergli.
Mi squilla il cellulare:
"hei dimmi amò"
"dove siete?"
"mmmm niente in giro, tu?"
"sono appena tornato e ho visto che non eravate in casa, ok a dopo"
"NO....amò aspetta, senti vieni siamo dall'ottico, quello vicino al panificio di mia zia"
"ok vi raggiungo"
Chiudo il telefono, guardo la commessa e con sguardo rassegnato dico: "secondo lei sono da ricovero?"
Ora io mi chiedo :"come cavolo è che non sono riuscita a sorprenderlo????"
Ecco, appunto sono uguale a mia mamma che mi ha già dato due regali per Natale, regali che lei mi ha consegnato e aperto al posto mio.
Allora siamo da ricovero entrambe!!!!!!!!!

sabato 11 dicembre 2010

A Natale puoi



A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.

A Natale puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello è stare insieme,
che sembra di volare,
che voglia di gridare
quanto ti voglio bene.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
È Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.

Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che hai d’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi.

A Natale puoi.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e da Natale puoi fidarti di più.

A Natale puoi
puoi fidarti di più.

A Natale puoi.


Ma quanto mi piace questa canzone, adoro il testo, la melodia, mi mette serenità e mi trasmette il vero senso del Natale.
Intanto in casa nostra è tutto pronto, quest anno non c'è solo l'albero, ma anche il presepe.
Negli anni scorsi mettevo solo la casetta, ma ora, ho voluto che le mie Polpette partecipassero in tutto, per cui ho deciso di fare il presepe con loro, con tanto di muschio, montagne e carta stellata. Secondo me è carinissimo, più lo guardo e più mi piace.
E' arrivato anche il freddo, quello che necessita di sciarpa, cappello e guanti. E quanto mi piace. L'atmosfera è magica sia dentro che fuori casa. Le Polpette sono euforiche, cantano e recitano poesia di Natale. Si fanno anche i discorsi con la candela di Babbo Natale, raccomandando al nonnino di non dimenticarsi di portare Cicciobello bua, la cucina e tanti altri giochi.
Manca davvero poco....non ci resta che aspettare.

domenica 5 dicembre 2010

La poesia di Natale

Quando decisi di iscrivere le Polpette al nido, i motivi erano principalmente tre:
1) dovevo tornare al lavoro.
2) avevo bisogno di riprendere in mano la mia vita dopo 24 mesi di 'mammità' a 360 gradi.
3) volevo che le Polpette facessero vita sociale, nel senso che sapessero che al mondo non esiste solo mamma, papà, nonno, nonna e due cugini.
Per i primi due punti non ho nulla da dire, perchè il lavoro va alla grande ed io sono ritornata quella di una volta, nel senso che mi vesto bene, mi trucco, mi faccio le meches, mi sento di nuovo donna e non solo mamma.
Per il terzo punto sono rimasta a bocca aperta, perchè, ok all'asilo si canta, si gioca, si balla, si colora, ma ricevere dalle suore il loro primo lavoretto mi ha riempito di felicità. E non solo.
Perchè sentire le proprie figlie che tornano dall'asilo e iniziano a cantare a squarciagola tutti i canti che fanno lì, non ha prezzo.

Aaaaaancioletto de mio Dio, che fai tu vicino a meeeee,
so l'amico de Signore, sono l'ancilo de core, sempe sempe sto con te.

oppure sentire Tanti auguri a te cantata in inglese:

Eppi blicblei tu iu, eppi blicblei tu iuuuuuu....

e poi visto che siamo nel periodo di Natale, stanno imparando anche
Gingobè, gingobè che fecicità.

Ma la cosa che ci ha più stupiti e sentire la poesia di Natale:

Pe te mammina mia,
pe te calo papà,
al buon cesù, domando tanta fecicità,
auguli di babbo (e qui ci andrebbe auguri di buon) Nataleeeeeeeeeee.
(la Polpona)

Te mina mia
te calo papà
.....mmmm cisù
nando ...mmmmm ticità
guli bon n...tale (la Polpina).

ed anche se la poesia, oramai la conosciamo tutti a memoria, io non vedo l'ora che arrivi il giorno di Natale, per vederle in piedi sulla sedia a recitare la poesia che con tanto amore hanno imparato.