mercoledì 22 giugno 2011

Questione di gusti

Quando ho partorito le Polpette, ero convinta di aver messo al mondo due figliE femmine.
E'vero che fino alla fine non ho mai avuto la certezza sul sesso di una delle due.
Ma una volta nate, si è palesato il loro essere femmine.
La Polpona è una vera femmina, nel senso che le sue caratteriste caratteriali, sono tipiche dell'esser femmina. Anche i giochi che fa, come si muove, il modo di vestire.
Lei ama il colore rosa, impazzisce per Hello Kitty, ama colorare, leggere, indossare gonne e scarpine carine.
La Polpona invece, ama il colore verde, dice di essere un macchietto, adora fucili e giochi prettamente maschili. Per lei tutto ciò che riguarda la caccia è sacro. Vorrebbe i pantaloni di cacciatore, le maglie di cacciatore, il giubbino di cacciatore. Ama follemente il suo cappello di cacciatore, che poi tutto è tranne quello.
E' un semplice cappellino di jeans, stile pescatore con degli smiles rosa. Per farglielo indossare, le ho detto che era un cappello del cacciatore, ed ora lei lo adora e va dicendo in giro io ho i cappello di cacciatore.
Ormai è diventato un vero e proprio ricatto, quando fa i capricci perchè non vuole vestirsi, basta dirle che questi sono i calzini del cacciatore, quella la gonna del cacciatore, quelle le scarpe del cacciatore e quasi ( e dico quasi) sempre la convinco.
La fissa del cacciatore (che poi ha ereditato da Paponzo), sta affiancando quella di Ben Ten.
Domenica scorsa, volevo comprare una acqua profumata e rinfrescante che sostituisse la crema, dato che in estate risulta untuosa e appiccicosa. Mentre ero alla bancarella, le mie Polpette sono state attratte da alcuni profumi. Quello di hello Kitty, fresco e gradevole glielo avrei comprato volentieri, ma quello di ben Ten no. Alla fine ho ceduto, comprandoli entrambi. La Polpina è fierissima del suo pofumino di Ben Ten, e lo fa annusare a tutti, ma guai a spruzzarsene un pò, è tirchia da paura.
Il problema è: tra due mesi le Polpette compiranno tre anni, vorrei fare una festicciola in casa con i parenti stretti, dovrei scegliere un tema.
La Polpona vuole la torta di Hello Kitty (tra l'altro fatta l'anno scorso), la Polpina chi vuole? Naturalmente Ben Ten. Anzi lei dice : io voio a torta di Ben Ten co fucile di cacciatore.
Ma qualcuno mi spiega come faccio ad organizzare una festa con due temi?
E soprattutto, con che faccia io vado dal pasticcere a chiedere di farmi una torta di Ben Ten con un fucile di cacciatore....per poi chessò sparare la timida gattina Hello KittY?????

domenica 19 giugno 2011

Le prime volte

Leggendo il titolo, sembrerebbe che io abbia intenzione di scrivere un post hard, ed invece voglio parlare delle "prime volte" delle Polpette.
E' sempre una grande emozione, si comincia dalla prima pappa, dal primo dentino, dai primi passi. E dopo un anno di vita si perde il conto, le prime parole, le prime (ahimè memorabili) cadute, i primi salti, il primo giorno al nido. Potrei continuare all'infinito, perchè in 34 mesi ne son successe di cose, ma oggi mi vorrei soffermare su due prime volte per me fondamentali.
1- La prima volta a Messa;
2-il primo vero e proprio taglio di capelli.

1-Domenica scorsa, in occasione dell'anniversario di morte di mia nonna, ho portato le polpette a Messa. In Chiesa c' erano già state, giusto il tempo di dare un bacio a Gesù e santi vari, mettere una monetina per far accendere le luci, il segno della Croce e basta.
Ma assistere ad una Messa, star ferme per circa un' ora in religioso (mi pare ovvio) silenzio, non era mai successo. Devo dire che sono state brave, c'è stato solo un episodio , che poi era quello che più temevo. A metà omelia, la Polpona aveva necessità di fare la pipì e la Polpina la cacca. Sono uscita fuori con loro e ci siamo nascoste dietro ad una macchina. Rientrando, le polpette hanno intravisto in fondo alla navata destra, i miei genitori e lì è cominciato il vai e vieni, dalla panca su cui ero seduta io a quella dei mie genitori. Ho risolto cambiando posto.
Mi auguro di ripetere l'esperienza, di riuscire a portarle ogni domenica (già so che in estate sarà complicato), in modo da far capire loro, che l'andare a Messa è qualcosa che ti fa star bene, che ti rilassa e ti fa sentire a posto con la coscienza. Loro sono piccole, lo so, ma intanto quel che conta è dare l'esempio, il resto si vedrà in segiuto.

2- Storia lunga e misteriosa quella dei capelli, dato che la riccia (Polpona) è diventata magicamente liscia e la liscia (Polpina) è diventata riccia riccia. Ancora non me lo spiego ma tant è.
Una nasce con un bel pò di capelli scuri;
l'altra nasce con pochissimi capelli (quasi pelata direi) biondi.

Dopo un anno, una ha tantissimi capelli scuri e ricci;
l'altra ha pochissimi capelli, senza senso, sempre biondi, sempre lisci, sottilissimi.

Dopo due anni, stessa storia, il riccio della Polpona si rinvigorisce sempre più, si allunga e forma bellissimi boccoli;
il liscio dell'altra, diventa sempre più asimmetrico, si assottiglia e perde forma (non che ne abbia mai avuta).

Nell'arco dei due anni, io ho provveduto personalmente (ci tengo a dirlo) a spuntare i capelli alle mie figlie, accorciando un po la frangia.
Circa un mese fa, è venuta la parrucchiera in casa a farmi i capelli e grazie ad una vaschetta di gelato, posizionata sul tavolo davanti ai loro occhi, ho convinto le bambine a tagliare i capelli.
In realtà si è trattato di una spuntatina un pò più accentuata, basta dire che non ha usato pinze e pinzette per perfezionare il taglio, usava solo le forbici.

Fino a ieri, i capelli delle Polpette era inguardabili, quelli di Polpona, lunghissimi, privi di riccio e di forma, e ricchi di nodi.
Quelli della Polpina, indefinibili, corti sopra, lunghi dietro, ricci alle punte e sempre più sottili.

Dunque, contro la volotà di tutti, tranne quella di mia madre, ho portato le Polpette in un salone di bellezza, nella speranza che vedendo le poltroncine, i bigodini, le spazzole, si sarebbero convinte.
E' stata una tragedia, due ore intense, uno stress indescrivibile, una gran sudata, capelli sparsi ovunque, acqua spruzzata dappertutto, ma alla fine siamo uscite belle e soddisfatte del risultato.

Oggi, una ha un carrè scalato e frangia sfilzata, ha sempre tanti capelli, ma ha perso completamente il riccio;
l'altra ha i capelli corti, molto scalati, sempre biondi e con tatnti ricci dietro.

Per me sono strepitose, peccato che ieri sera, suocero e suocera non abbiano apprezzato, limitandosi a dire "quanto sei brutta" (la suocera) e "ma che ti hanno combinato a nonno, ti hanno rovinato i capelli" (il suocero).
E non nascondo che sebbene io abbia dei suoceri d'oro, questa volta ci son rimasta proprio male.

sabato 11 giugno 2011

Essere buoni

Che poi secondo me essere buoni non significa essere fessi.
Forse essere TROPPO buoni è un pò sinonimo dell'essere fessi.
O forse no.
Sta di fatto che io spesso sono davvero esageratamente buona, mi commuovo, mi faccio travolgere e coinvolgere dalle esperienze altrui, mi immedesimo proprio nelle persone e cerco il più possibile di aiutarle.
Nel mio piccolo, ma dò l'anima davvero.
E così capita di avere la voglia matta di sentire mia cugina.
Si, quella pazza.
Si, quella che è scappata in Bulgaria/Romania (ancora non s'è capito), lasciando marito e figli.
Quella che tra circa venti giorni, darà alla luce un piccolo esserino, frutto dell'amore clandestino (e oserei dive Amore vero, con la A maiuscola) col suo compagno.
Quella che diventerà mamma per la terza volta, ma in modo diverso.
Perchè i primi due li ha "abbandonati" e questo l'ha cercato e lo attende con ansia.
Però lei soffre come un cane bastonato.
Dice che non appena nascerà il piccolo, tornerà al paesello, perchè ama follemente i suoi figli e non si da pace.
Dice che non le interessa nulla, vuole solo vedere i suoi figli, che non li ha abbandonati, che ha lasciato una lettera in cui comunica ai carabinieri che si "allontana momentaneamente e affida i suoi figli alla nonna".
Peccato che la suddetta nonna ( cioè sua mamma) non sapesse nulla di questo allontanamento momentaneo (che poi son passati 12 mesi evvabbè).
E peccato pure che, sempre la suddetta nonna non abbia intenzione di aiutare sua figlia.
Si dice abbia paura. Di che poi ancora lo dobbiamo capire.
Ma io a questa pazza cugina le voglio un bene dell'anima.
E cerco di aiutarla finchè posso.
L'ho aiutata facendole arrivare in Bulgaria/Romania una valigia piena di robette per il piccolo. A modo mio, gli ho fatto il corredino. E a parte, in una sacca a forma di tazza, ho messo un asciugamano di lino del mio corredo, e pure la camicina in seta portafortuna, e pure il pettinino e la spazzolina delle mie Polpette. E l'ho fatto col cuore, mi sono sentita a posto con la mia coscenza.
Perchè so che lì, mia cugina non sta bene.
Perchè mancano i soldi.
Perchè mangiano patate ogni giorno per risparmiare.
Perchè lì la vita è diversa.
E lei non me lo dice. Ma io lo so e faccio finta di non sapere.
E lei, mia cugina, quà ha vissuto una vita agiatissima. Fatta di soldi, viaggi e abbigliamento griffato. E non era felice.
Almeno so che oggi è felice accanto all'uomo che ama. Ma si tormenta pensando ai figli che sono qui in Italia.
Ed io non so come aiutarla e l'unica cosa che posso fare, è contattarla su facebook o su skype e strapparle un sorriso, ricordando i vecchi tempi.
Rivivendo le scene e le cazzate delle nostra adolescenza.
E quando lei, tra un frase e l'altra in chat mi scrive:

ahahahhaha­ ­ meno male che ci sei tu
ancora tu a salvarmi, sei sempre stata la mia cugina preferita e ti voglio un mondo di bene grazieeeeeeeeee­ ­

io non posso che commuovermi, tirare un sospiro di sollievo e rispondere

bene, allora mi sto guadagnando un posto in paradiso.
tieni duro, non mollare, tutto si risolverà.

E che ci posso fare, io sono davvero troppo buona.


lunedì 6 giugno 2011

Le cose belle della vita

-Vedere mio padre (uomo apparentemente burbero),che ritorna bambino e sorride con i suoi tre nipoti, sprizzando felicità da ogni poro.


- Lo sguardo curioso di Polpina nell'esplorare la prima conchiglia della stagione estiva.



-Il primo incontro sabbia-mare e la voglia della Polpona di tuffarsi in acqua.



-Una passeggiata sulla battigia con le persone che più amo, Paponzo e le Polpette.



-Vedere le Polpette beatamente immerse nel sonno pomeridiano.




Una sperlunga di molluschi tarantini, generosamente offerti dal fidanzato di mia cugina/sorella (la zia Elenca)


-Io e Paponzo che ci fotografiamo da soli.




Una candelina spenta senza occasione, solo perchè le Polpette amano farlo.




-Vedere le Polpette alle prese con le scarpe dei "grandi", sinonimo di crescita, scoperta, emulazione.





-Un ballo tra la folla di sconosciuti



-La felicità delle Polpette sulla giostra (che ci costa un occhio della testa).

.....e infine.....

-Una foto apparentemente scema, ma per me piena di significato e sentimento.....


.....perchè noi siamo in quattro, abbiamo otto piedi grazie ai quali riusciremo a camminare, cercando di fare INSIEME quanta più strada possibile, arriveremo fino in fondo, ci godremo la vita attimo per attimo, perchè la vita è bella, la vita è una, e vale la pena viverla intensamente, tenendoci per mano.