sabato 26 novembre 2011

Regali di Natale

Mi sono resa conto che manca davvero poco al Natale. Ho iniziato il conto alla rovescia, dato che manca meno di un mese.
E quando arriva il Natale, io non ci sto più nella pelle. Un pò perchè mi elettrizzo al pensiero dell'atmosfera natalizia, un pò perchè inizio a pensare ai regali da fare. E ci penso già da un pò, perchè quest anno mi sono ripromessa di non ridurmi alla vigilia, in cerca di un pensiero per mia suocera o per mia cognata (sorella di Paponzo).
Ecco appunto mia suocera e mia cognata, parliamone.
Io adoro fare regali, ma mi risulta difficile scegliere cosa comprare a chi. Di solito entro in un negozio, compro tante cose carine, che almeno a me piacciono, poi una volta tornata a casa, osservo gli oggetti acquistati e decido a chi dare un regalo pittosto che un altro. Quando arrivo a decidere cosa regalare alla suocera o alla cognata, vado in paranoia. Il fatto è che loro non gioiscono quando ricevono un regalo. Ti ringraziano e finisce lì.
Ora ditemi voi, come si può non essere felici nel ricevere un regalo da parte di qualcuno?
Io sono di tutt'altra pasta. Tipo che mi puoi anche regalare un fiore raccolto nei campi, o un cioccolatino, mi sento felice, mi brillano gli occhi e esterno la mia emozione. All'inizio mia suocera non capiva se riusciva davvero a comprarmi un regalo gradito o se lo facevo per educazione. Cioè mi disse proprio "ma ti piacciono davvero le cose che ti regalo o lo fai per gentilezza, guarda che se non va bene puoi cambiarlo". No, no! E' proprio che il classico 'basta il pensiero' per me è prioprio vero.
Ritornando al discorso iniziale, dicevo che quest anno non vorrei commettere gli errori commessi in passato. Voglio acquistare qualcosa, pensando alla persona a cui gliela regalerò.
E dato che sono una donna tecnologica, farò molti acquisti online. Per questo, considerando i tempi di spedizione, devo fare gli ordini anticipatamente. Ho scoperto un sito della Toys, in cui vendono giocattoli carini a poco a prezzo e penso che comprerò un bel pò di cose per i cugini, nipoti, figli di amici, nonchè per le mie Polpette.
Mi sono anche munita di cataloghi cartacei che illustrano diverse idde regalo, tra gioielli (low cost ovviamente), creme e profumi vari (odio regalare profumi).
Inoltre sabato prossimo verrà a casa mia, per una dimostrazione una signora che vende bijoux, sciarpe, foulard e borse e anche lì mi darò da fare. Non mi resta che stilare un elenco delle persone care a cui voglio regalare qualcosa di carino.
Se qualcuno volesse farmi un regalo, avrei bisogno di libri, libri, libri, gomitoli di lana di diversi colori e spessore, magari anche dei ferri nuovi per lavorare a maglia (ho ripreso, anche se a rilento), un nuovo cellulare (magari un iPhone), una sveglia per la camera da letto (non ce l'ho mai avuta), un nuovo phon (ne ho bruciati diversi ultimamente), un buono da spendere in un centro benessere, magari anche qualche viaggetto.
Chiedo troppo?

Buona domenica e a chi può buon sabato sera.

venerdì 18 novembre 2011

Canzoni che emozionano



Ti vorrei sollevare

(feat. Giuliano Sangiorgi)

Mi hai lasciato senza parole
come una primavera
e questo è un raggio di luce un pensiero che si riempe di te
E l'attimo in cui il sole diventa dorato e il cuore si fa leggero
come l'aria prima che il tempo
ci porti via
ci porti via
da qui

Ti vorrei sollevare Ti vorrei consolare
Mi hai detto ti ho visto cambiare
Tu non stai più a sentire
per un momento avrei voluto
che fosse vero anche soltanto
un pò
Perchè ti ho sentito entrare
ma volevo sparire
e invece ti ho visto mirare
invece ti ho visto sparare
a quell'anima
che hai detto che non ho

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei ritrovare
vorrei viaggiare su ali di carta con te sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore stringiamoci più forte ancora teniamoci vicino al cuore

Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
e viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos'è l'amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore
vorrei viaggiare su ali di carta con te
vorrei sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle ci chiediamo cosa siamo venuti a fare cos'è l'amore stringiamoci più forte ancora teniamoci vicino al cuore

Quando mi fisso con una canzone divento maniaca. Sono capace di ascoltarla per ore ed ore senza mai stancarmi. E poco importa se è una canzone del momento o una di vecchia data.
Stamattina, mentre ero al lavoro, alla radio hanno passato questa canzone e visto che ero un attimo in pausa, mi sono soffermata ad ascoltarla. Mi piace troppo e dal momento che non riuscivo a capire bene il testo, oggi ho pensato bene di ascoltarla su YouTube edi cercare il testo.
Deve necessariamente impararla a memoria.
E' una canzone che mi emoziona, mi fa venire la pelle d'oca, soprattutto quando le strepitose voci di Elisa (fantastica) e di Giuliano (voce fuori dal normale) si intrecciano.
Mi piace troppo!!! Non potevo non postarla, queste emozioni devono rimanere indelebili dentro di me e sul mio blog.

Buon weekend
Ele

domenica 13 novembre 2011

Cambiamenti e adattamenti

Io odio i cambiamenti, mi mettono ansia e mi fanno partire la tachicardia.
Che poi non lo faccio notare, ma dentro sento che mi si scombussola tutto ciò che ho faticosamente programmato.
Poi mi adatto facilmente, sono abbastanza flessibile, però all'inizio, tremo e già ipotizzo una nuova routine.
Purtroppo quando si hanno dei figli, i cambiamenti sono repentini. Si susseguono diverse fasi di crescita e noi mamme dobbiamo essere pronte all'imprevisto e adattarci alle nuove fasi.
Le Polpette sono alla scuola dell'infanzia (dicono che non devo dire asilo), e da martedì 8 novembre è iniziata la mensa. In realtà in questo periodo non avrei bisogno di lasciarle fino alle 16, dato che io smonto alle 13,30, anche se i bimbi che non mangiano in mensa escono alle 12.15. E poi Paponzo fino a questa settimana era a casa, quindi pranzavamo soli soletti. Però ho deciso di farle pranzare comunque. Credo che pranzare all'asilo sia fortemente educativo. Vorrei che loro percepissero che mangiare lì sia la regola, il non mangiare l'eccezione.
Il problema che mi ponevo riguardava il riposino pomeridiano. Se escono alle 15.30/16.00, come faranno a dormire il pomeriggio? Ed io sopravviverò?
Sapevo di farmi inutili problemi, ma tantè!
L'ideale sarebbe metterle a nanna alle 16 e svegliarle alle 18. Ma dato che le piccole adorano dormire il pomeriggio (si tirano 4-5 ore) ed io detesto svegliarle, ho deciso che probabilmente è meglio evitare di farle addormentare.
Per ora mi sono organizzata così: vado a prenderle alle 15.30, fin quando faccio chiacchiere con le maestre e mettiamo i giubbottini e salutiamo gli amichetti, si fanno le 16.
Di solito fuori si fanno ancora quattro chiacchiere con altre mamme e arriviamo alle 16.30.
Se c'è il sole, si va in giro, altrimenti si va a casa di qualche parente/amica (possibilmente con figli) a prendere un caffè.
Questo per far si che arrivino le 18,orario in cui torniamo a casa, prepariamo la cena, alle 18.30/19.00 cenano. Poi un pò di tv fino a massimo le 20.30 (di solito crollano sul divano prima delle 20).
A me va benone, perchè, anche se stanca, ho tutta la serata a disposizione, posso guardare un film, cazzeggiare su internet o dedicarmi ad altro...peccato che già dopo le 22 mi comincia a cadere la palpebra.
Da domani si cambia ancora. Paponzo riprende a lavorare, ciò significa che starò sola a pranzo, mio risparmierò di cucinare, ma poi alle 18 dovrò cucinare per tutti e non solo per le Polpette. Ne consegue che dopo aver preso le bambine dall'asilo dovrò tornare a casa (e sarà un macello, perchè loro stanche litigheranno su tutto, e faranno capricci). Oppure potrei cucinare alle 13.30, visto che torno a casa dal lavoro e avrò un paio d'ore libere. Non so, mi devo ancora organizzare, vedremo, poi diventerà routine, ma ve l'avevo detto che i cambiamenti mi metto ansia, vero?