venerdì 27 novembre 2009

Finalmente

In questa triste giornata una bella notizia: finalmente all'età di 15 mesi e 6 giorni, alla mia Polpettona è spuntato il primo dentino. Avevo promesso a tutti che per l'occasione, avremmo organizzato una grande festa, ma viste le circostanze, non mi pare il caso. L'unica consolazione è che tutti i parenti ora la smetteranno di fare sempre la stessa domanda, assillandomi e mettendomi addosso una preoccupazione che io non avevo, sul ritardo dell'eruzione dei dentini.
E poi cara nonna M. le tue previsioni erano completamente errate: il dentino è spuntato e noi non ce ne siamo neanche accorti, a differenza di quello che tu dicevi sui dolori atroci che Polpona avrebbe sentito (causa gengive molto indurite). Ok negli ultimi giorni era più capricciosa del solito, ma per me non era cosa nuova, visto che da quando è nata non mi da tregua, si sa , me ne sto facendo una ragione, è una gran piagnona e che ci vuoi fa "ogni riccio un capriccio".

giovedì 26 novembre 2009

Ciao B.

AMA LA VITA!

Ama la vita così com'è.
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.

Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un po'.

Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.

Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.

Non vivere mai senza vita!

( MADRE TERESA DI CALCUTTA )

E' una preghiera che dedico a te B. che oggi senza dare fastidio sei volato in cielo.
Questo brutto giorno lo aspettavamo da un pò e in fondo speravamo non arrivasse mai. Io so che non sei morto, che vivrai nell'al di là, che ti ricongiungerai con la tua amata moglie. Da lassù veglierete insieme sui vostri figli nell'attesa della Resurrezione.
BUON VIAGGIO B.

martedì 17 novembre 2009

Preparo un caffè?!?!^

Da quando sono nate le Polpette ho sempre cercato di imporre regole sulla suddivisione della giornata, applicando, per quanto possibile il famoso metodo E.A.S.Y.
In linea generale, la loro giornata tipo è:
ore 6,30: si sveglia la Polpona;
ore 7.30/8.30: si sveglia pure la Polpina;
ore 9.00 (dopo aver fatto colazione, bagnetti e cambi vari): si gioca tutte e tre in cameretta;
ore 10-10.30: si fa un bel riposino;
ore 11.30-12-30: si svegliano entrambe, si temporeggia un pò in attesa che io prepari il pranzo;
ore 14.00: si va al piano di sopra dai nonni Erre (miei genitori) per il mio pranzo, visto che Paponzo (nuovo termine coniato da me per indicare il papi) non torna prima delle 18;
ore 15.30-16.00: si torna a casa per il riposino pomeridiano;
ore 18.00: torna Paponzo dal lavoro e si va tutti a tavola per la cena condivisa (ormai la Polpette mangiano con noi....seguirà un post a tal proposito);
ore 19.00: si gioca con Paponzo in attesa che Mammonza ripulisca la cucina;
ore 20.30: si "scolano" un biberon di 250g di latte con 4/5 biscottini;
ore 20.45: si va a nanna.
Quando sono fortunata, la gionata procede tranquillamente, senza grossi squilibri. Abitando io in centro, praticamente sul corso principale del paese, la mia casa viene spesso scambiata per un caffetteria, nel senso che è il punto di incontro di tutti e dico tutti i parenti di Paponzo.
Si comincia la mattina ben presto.
Verso le 8.30 c'è la prima visita, suonano al citofono:
chi é?
sono zia D.

alle 9.00
chi è?
sono F
(mia cognata)
alle 9.30
chi è?
sono zia R.

alle 10
chi è?
sono M.
(mia suocera)......
Fin qui tutto bene, se non fosse che io rimango in pigiama e non ho neanche il tempo di lavarmi il viso.
Il problema sussiste nel momento in cui le Polpette iniziano a dare segni di stanchezza e cioè ad aver bisogno di fare un bel riposino che viene impedito dalla presenza dei suddetti parenti. Succede, quindi, che le Polpette non dormono, perdono tutto il giro ed io mi ritrovo a farle pranzare alle 15 perchè il riposino mattutino è stato posticipato alle 12. Per non parlare poi dellla siesta che sono costrette a fare alle 18, saltando poi inevitabilmente la cena e scombussolando tutto.
Ma io mi chiedo: questi adorati parenti non hanno nulla di meglio da fare?
Capisco l'amore immenso che provano per le Polpette, capisco che loro dopo aver fatto le loro faccende hanno voglia di far due chiacchiere e di bere un caffè, capisco che hanno più tempo libero, ma loro non ci arrivano a capire che io soprattutto alle 10 di mattina ho altro da fare piuttosto che preparare caffè a raffica?
D'accordo anche a me piace chiacchierare, tutto sommato mi trovo bene con loro, sono persone che adoro, non è per cattiveria, ma quando le mie Polpette si addormentano io devo pur lavarmi, cambiarmi, sistemare casa, stendere i panni e via dicendo.
Quando poi arrivo esausta, mi lamento con Paponzo dicendogli che il citofono non ha mai smesso di suonare. E lui, molto gentilmente mi consiglia di non rispondere o meglio ancora, di staccare la corrente.
Ma io non ci riesco (anche se molte persone che conosco lo fanno), forse come dice mia mamma, sono troppo buona, troppo ospitale, troppo disposta ad accogliere tutti e ad ascoltare i loro problemi, sono troppo troppo troppo e ad allora non mi resta che convincermi che a volte IL TROPPO STROPPIA, per cui, prima o poi, finirò per stroppiarmi anch'io.