giovedì 22 novembre 2012

Vent'anni della vita mia

Ho perso vent'anni di vita, perdendo ieri il mio cellulare.
Che poi del telefonino non me ne frega un'emerita mazza, anche se me lo regalò Paponzo due anni fa in occasione del mio compleanno. Fu un evento storico, dato che,  mio marito e un pò restio nel fare i regali e soprattutto le  sorprese. Al di là del suo valore (volevo un cellulare che mi permettesse di inviare e ricevere chiamate e/o sms, senza fotocamere e cose varie), mi stupì ricevere quel regalo inaspettato e fu amore a prima vista. Era rosso, piccolo e con apertura a conchiglia. Ora chissà in quali mani si trova, povero piccolo mio. Ma tant è!!!
Dicevo che del cellulare me ne frega  relativamente, invece della scheda mi interessa e non poco.
Partiamo col dire che è stato il primo ed ultimo numero telefonico. Ha praticamente diciottanni, visto che il mio primo telefonino l'ho ricevuto dal mio papà all'età di diciannove anni, in concomitanza con l'inizio dell'università e conseguente trasferimento  di residenza nella bella città di Lecce.
Cioè, dico,ci rendiamo conto? E' stata l'unica scheda sim della mia vita (piango ;-(  ). In realtà ne ho acquistate altre di altri gestori telefonici, per non lasciarmi scappare alcune offerte o tariffe vantaggiose, sim card che poi ho fatto "scadere" visto il loro scarso uso, perchè tutti coloro che mi conoscono hanno avuto sempre solo il primo numero.
Che disperazione!!!!!!!!!!!!
E poi per il lavoro, come cacchio la mettiamo? Per le supplenze mi chiamano sempre sul cellulare, e senza quel numero io sono.... il nulla. Mi domando come è stato possibile perderlo, forse non sarei dovuta uscire ieri sera. o non sarei dovuta entrare in quel negozio, o non avrei dovuto metterlo sul piumone del carrozzino, avrei dovuto, avrei potuto, ecc. ma a che serve? Ormai è fatta, il telefono non c'è più anche se io sto attaccata come una cozza allo scoglio al telefono fisso e compongo e ricompongo il mio numero nella speranza di una risposta.Se, sticazzi, ovviamente appena perso squillava, poi l'hanno spento, mica so scemi. Urge recuperare il mio numero però. E a chi in questo momento possiede il mio adorato telefono, auguro un mese di dissenteria, se mi restituiscono la sim, bastano quindici giorni.

lunedì 5 novembre 2012

Nelle ultime quattro settimane

Dunque cominciamo col dire che, in ritardo, anche noi abbiamo fatto le vacanze.
Non so come definirle, estive? noooo, invernali? neancheeee, allora chiamiamole autunnali ed anche un pò azzardate, visto che abbiamo affrontato un viaggio di 700 km con due pupe grandi ed una piccola piccola. E' andata bene.
Dicevo che nelle ultime quattro settimane abbiamo:

1. inaugurato l'apparecchio dell'areosol, comprato sciroppi e infilato le prime suppostine della stagione.

2. fatto una bella, seppur breve vacanza in Toscana, anticipando il rientro di due giorni a causa di imprevisti lavorativi di Paponzo.

3. trascorso una bella, anzi no, bellissima giornata a Potenza dalla zia Lisa e visto il mini appartamento di mia cugina, arredato con gusto, tutto Ikea.

4. passato l' ultimo week end all'insegna del riposo e del relax.

5. riiniziato un ciclo di areosol, con la Polpona stracolma di muchi che non riesce a mandar fuori e catarri che puntualmente ingoia.

Questo per dire che va tutto bene, se non fosse che la mia figlia grande si ammala ogni tre per due settimane e manca da scuola da circa 20 giorni. E che da grande ritorna piccola (che poi è davvero piccola), si accuccia sotto alle mie braccia e respira con la bocca aperta e si rifiuta di bere camomille, di mangiare e misurare la temperatura.
Mi consola sapere che passerà, ma so anche che siamo solo all'inizio, perchè l'inverno non è ancora iniziato ed io oltre lei ho altre due figlie a cui badare. Si salvi chi può!!!!