lunedì 30 maggio 2011

Un fine settimana movimentato

Sabato, siamo stati al matrimonio di un cugino di Paponzo.
Io adoro i matrimoni perchè:
1. e' un buon motivo per andare da parrucchiera/estetista.
2. rivedo parenti e amici che non incontro da tempo.
3. solitamente si balla, si mangia e si beve a più non posso.
Dunque:
1. dall' estetista/parrucchiera ci sono andata e mi sento più donna e più figa, senza peli e con le meches rifatte.
2. ho rivisto amici che vivono al nord, scesi al sud con la prole, per partecipare al matrimonio.
3. ho scritto solitamente, appunto, parliamone.
Il mangiare, ok passo, perchè ce n'era in abbondanza ed era anche ottimo; sul bere....diciamo che gli sposi hanno proibito ai camerieri di lasciare sul tavolo le bottiglie di vino. C'era della birra, ma con ghiaccio dentro, per cui dopo venti minuti la bevanda diventava un liquido giallastro, insipido che vagamente ricordava il sapore di una birra. Il vino NO. E non c'era il cameriere alle tue spalle che ti riempiva il bicchiere non appena dimezzato. No, non c'era, bisognava chiamarlo ogni volta per avere un goccio di vino.
Per quanto mi riguarda, no problem, visto che io non bevo vino, ma per quanto riguarda Paponzo ed altri invitati, il problema sussisteva.
Ma io mi chiedo: in questo modo gli sposi credono di aver evitato che qualcuno si ubriacasse?
Se la risposta è si, si sbagliano di grosso, perchè il bar del ristorante era aperto e non c'erano limiti. Gli invitati si recavano lì e ordinavano alocolici, liquori, altro che vino.
A fine serata molti di noi erano brilli, e per fortuna la location era situata a pochissimi km dal paese.
A fine serata, ci si aspettava la notizia della tradizionale spaghettata fatta a casa degli sposi dopo la cerimonia.
Ed invece no, loro sono rimasti a dormire in albergo e la spaghettata si doveva fare ad ogni costo.
Che si fa allora?
Ovviamente Paponzo ha pensato bene di invitare circa 20 persone a casa nostra per concludere la serata tra fiumi di vino e prosecchi frizzantini.
Si sa, con la scusa che noi abbiamo le bimbe piccole, che hanno sonno e sono due e mica è facile fare l'alba con loro, ci siamo ritrovati all'1.30 a calare un kilo di spaghetti e soffriggere funghi porcini. Io temevo il peggio, perchè tre cugini erano belli brilletti ed invece è andata bene, tant è che il prosecco è rimasto in frigo ed è stato sostituito con un caffè nero bollente, bevuto alle 3 di notte.
L'unico problema è che sono andata a dormire alle 3.30 e alle 6.30 una bella vocina mi annunciava il suo risveglio:
"mamma vieni, io mi sono vegliata, vojo scenne, maammaaaa .......maaammmaa.....maaaammmmmaaaaaaaaaaaaa.....maaaaaaammmmmmmaaaaaaaaa"
Risultato, ho passato la domenica a sbadigliare, non mi sono goduta il pranzo dalla suocera che prevedeva un ospite d'onore (sindaco con moglie e prole+amici di famiglia di fama locale), e pur di rimanere sveglia ho lavato e asciugato piatti e bicchieri in compagnia di mia cognata.
Però mi son divertita!

Le Polpette prima della cerimonia

Le Polpette durante la cerimonia



L'unica brocca di vino concessa a tavola

Il crollo della Polpina


La nostra spaghettata

venerdì 27 maggio 2011

La bocca della verità

Siamo in bagno, le Polpette sedute sui vasini, io di fronte loro seduta sul mio sgabellino in attesa che loro finiscano i bisogni.

Io: "Ma voi quando diventate grandi, aiuterete la mamma a fare i servizi?"
P(olpona): "Si mamma, io t'aiuto"
Io: "Allora facciamo così: Rossella cucina, Marica lava i piatti e mamma ...... sbatte i tappeti"
Loro: "Si"
Io: "e poi, mamma avvia la lavatrice, Marica stende e Rossella stira, va bene?"
p(olpina): "nooooo, io faccio vavetrice"
Io: "ok, tu fai la lavatrice, Marica stende, poi stirate ed io......metto a posto la roba negli armadi"
Loro: "si"
Io: " e poi Rossella spolvera e spazza, Marica lava i pavimenti e mamma.......sistema i divani"
Loro: "si, mamma, ba bene"
Io: "tesori di mamma, ma a papi che gli facciamo fare?"

mi guardano, pensano , poi la Polpona dice: "eh mamma, papà ci aiuta sul divano"

beata innocenza dei bambini, quando si dice che loro sono la voce della verità.....

lunedì 16 maggio 2011

I.N.C.O.M.P.R.E.N.S.I.B.I.L.E. (post lungo e un pò incazzoso)

Ieri mattina alle 8, mia mamma scende giù a casa mia e mi fa una proposta allettante. Mi chiede se avevo voglia di partire con loro, di andare a Potenza dalla zia L.
La mia risposta era scontatissima:
"Certo che vengo. Scherzi! C'è Elenca, la mia cugina/sorella, passo una giornata diversa, porto le bimbe un pò in giro, c'è aria buona.....e poi che faccio qui? Paponzo è ad aiutare mio suocero, oggi sarei dovuta scendere in campagna dalla suocera, sempre uguale, le mie domeniche sono monotone, si va lì, passeggiamo, guardiamo le pecore e raccogliamo le uova. Due palle, sono stanca di tutto ciò. a che ora si parte?", ho detto tutto d'un fiato.
Mia mamma: "Facciamo per le 11".
Io: "Ok, faccio il bagnetto alle Polpette, sistemo casa e si va via."
Dopodichè, mi sembrava più che logico avvertire Paponzo dei mie programmi.
Gli telefono.
Io: "Amò, che fai?"
P: "Niente, sto tagliando un pò di legna."
Io: "Noi partiamo, andiamo a Potenza da zia L."
P: "Ah"
Io: "Ci vado con i miei, viene anche mio fratello con moglie e figlio."
P: "Allora avviso mia madre, le dico che non scendi" (dal tono di voce mi sembrava un pò irritato)
Mette giù senza salutarmi, ma soprattutto senza darmi il tempo di chiedergli dove erano i seggiolini dell'auto.
Inizio ad avere una crisi isterica. Lo richiamo.
Io: " Mi spieghi che problema c'è? davvero non ti capisco"
P: "Niente perchè?"
Io: "Perchèèèèèèèèèè? Si capisce benissimo che non approvi? Ma dov è il problema? Possibile che io non possa mai fare qualcosa senza il tuo consenso? Mi piacerebbe una volta tanto che tu mi dicessi che ti dispiace non poter venire con noi, ma che faccio bene ad andare, perchè tu sei sempre TROPPO impegnato ed è giusto che io mi organizzi almeno le domeniche con le Polpette. Sono stufa"
Metto giù, mi sento delusa e incompresa.
Ma non importa, lavo le bambine, mi preparo, prendo dei cambi e parto ugualmente.
Inutile dire che è stata una bellissima giornata, è stato bello pranzare da zia L., andare nel nuovissimo centro commerciale, vedere le Polpette felici.
Al rientro, lui era sul divano (tanto per cambiare), tv rigorosamente accesa. Non si è alzato nenache per aiutare mio padre che in braccio portava la Polpina addormentata. Si è limitato a gurdare una delle due, mentre io impigiamavo l'altra.
Ero tanto stanca da non aver voglia di discutere. Ho sistemato la roba e alle 21.30 mi sono messa a letto.

Però mi girano, eccome se mi girano. Non riesco a capire il motivo. Qualcuno mi spieghi cosa c'è di tanto scandaloso in quello che ho fatto.
Se gli avessi detto che partivo da sola, senza le bambine, avrei anche capito la sua incazzatura, ma io le mie figlie me le porto sempre, anche se vado dall'estetista, loro sono sedute sulla mia pancia mentre l'estetista mi estirpa i peli dalle sopracciglie. Ma tant'è!
Non mi capacitavo del suo comportamento, per cui quando è venuto a prendermi dal lavoro per andare a recuperare le Polpette dall'asilo, ho ripreso l'argomento.
Io: "allora, me lo spieghi questo capriccio? Io non capisco dove ho sbagliato"
P: "Io non ho nessun problema. Noti qualcosa di stano?"
Io: "NOOOOOOOOOOOO. Ieri sera non mi hai salutato, non mi hai rivolto la parola. Oggi ti ho chiesto informazioni sulla pagnotta di pane e mi hai risposto che sono fatti tuoi, non mi degni di uno sguardo.... e mi dici che non c'è nulla che non vada?"
Lui non risponde e ovviamente non mi guarda.
Io: " e non socchiudere gli occhi e non stringere la bocca, fai così quando sei incazzato, ma spiegami cosa ho fatto di male. Ho ragione al mille per mille, credo di non aver commesso nessun crimine, se mi spieghi forse capisco, non ci arrivo io, sono limitata, spiegamelo tu, perchè per me è INCOMPRENSIBILE. E poi mi sono rotta. Per caso avevi programmato un pomeriggio romantico, o una passeggiata al mare con le bambine o un giro al centro commerciale? Ti ho smontato qualche programma? Io non credo, il fatto è che sono stufa di stare sempre sola con le bambine, pure la domenica. Facciamo sempre le stesse cose o dai miei o dai tuoi. Eccheppalle! E poi mi lasci sempre senza macchina!"
P: "Se hai bisogno di una macchina compratela, hai il tuo lavoro e il tuo stipendio"

A quel punto ho preferito tacere, perchè la storia del mio stipendio avrebbe complicato la situazione. Noi litighiamo quasi sempre per quello. Perchè io ho una mia attività, sarei un'imprenditrice, avrei un alto reddito, ma in realtà percepisco pochissimo. Basta dire che più della metà dei miei soldi serve per pagare la retta dell'asilo. Ma lui sa bene che è una situazione provvisoria, che presto le cose cambieranno.

Ora io mi domando "Che male ho fatto per meritare tutto questo? E' tanto difficile accettare una cosa simile?"
E menomale che nel post precedente mi lamentavo della sua assenza. A rileggerlo mi vien da ridere, scrivevo .....Il fatto è che mi sento a metà. E' come se mi mancasse, chessò, un braccio, una mano, qualcosa di cui è difficile privarsi..... (riferendomi a lui).

Ed oggi invece, lo grido a squarciagola: SONO STATA DA DIO, NON MI E' MANCATO NULLA, SENZA DI LUI, LA MIA CASA ERA LINDA E PINTA, LA TELE NON ESISTEVA ED IO E LE BAMBINE CE LA SIAMO SPASSATA ALLA GRANDE......alla faccia sua! Tièèèèè

martedì 10 maggio 2011

Sono già sola

No, non è il titolo della canzone dei Modà, ma è la mia condizione attuale.
Paponzo è partito questa mattina alle 8, ed io mi sento terribilmente sola. E' la prima volta, da quando ci sono le Polpette, che lui si allontana.
E non per un giorno.
E non per pochi chilometri.
Non so quanto tempo rimarrà fuori, ma so che ci dividono 800 Km.
In fondo ce la posso fare.
Posso gestire la casa, il lavoro, le Polpette. Si, ce la posso fare. Il fatto è che mi sento a metà. E' come se mi mancasse, chessò, un braccio, una mano, qualcosa di cui è difficile privarsi.
Allora penso positivo. E penso che non mi toccherà cucinare, lavare piatti e sistemare la cucina.
Oggi, tanto per cominciare ho invitato gente a pranzo, zia D. ed i suoi due figli ultraventenni.
Ma domani no, domani starò davvero sola. E farò il digiuno pure a pranzo.
E poi non posso lamentarmi, perchè lui mi aveva proposto di partire tutti e quattro. Ho rifiutato per vari motivi:
1) non ero pronta psicologicamente;
2) andare in Toscana con le bambine, far affrontare loro un viaggio così lungo, per pochi giorni non ne valeva la pena;
3) non me la sentivo di lasciare il lavoro, creando disagi al mio socio (mio fratello);
4) le condizioni metereologiche fanno ancora cagare.
E ci sarebbero ancora tanti e tanti motivi.
Sta di fatto che le bambine sono rassegnate:
Io: "Polpette dove è andato Papi?"
P.: "In Toccana, deve pottare un regalino"
Ecco le ho convinte così, perchè ogni secondo mi chiedono del papà, dov'è, perchè, che fa.
La cosa peggiore è che non si può uscire, c'è vento e se non c'è vento, piove.
Questa maledetta primavera ormai sta finendo, ma il sole non s'è visto.
Ma io continuo a ripetere che ce la posso fare, anche senza di lui, ce la posso fare.
E meno male che si tratta di qualche giorno.
Mi chiedo: se si fosse trattato di mesi, sarei finita al manicomio?

martedì 3 maggio 2011

Primo taglio di capelli

Avevo tutti contro. Nessuno mi appoggiava.
Di solito ascolto molto i consigli degli altri, temporeggio un pò, ma alla fine faccio sempre il contrario di ciò che mi si suggerisce.
E così è stato anche per il taglio di capelli delle Polpette.
Dopo 2 anni, 8 mesi, 1 settimana e 4 giorni, ho fatto tagliare i capelli alle Polpette.
In passato avevo provveduto io a spuntarli o ad accorciare la frangia, ma ora era necessaria la mano di un'esperta.
La Polpona ha una chioma difficile. Tanti capelli, ricci, lunghissimi e pieni di nodi. Perchè si sa, il riccio è ingestibile, difficile da lavare, da asciugare e soprattutto da pettinare.
La Polpina, al contrario ha pochissimi capelli, sottilissimi e privi di forma.
E' stata dura convincerle, dicevano che T. (la parrucchiera a domicilio) è brutta e non deve venire a casa mia. E' bastato mettere davanti ai loro occhi, una vaschetta di gelato con due coni, promettere di dare un bel gelato a chi si faceva tagliare i capelli.
E il gioco è fatto. Certo non è cambiato molto, non ho voluto esagerare, ma almeno ora hanno un taglio decente ed una chioma leggermente più gestibile.
Sono orgogliose del nuovo taglio di capelli e stamattina sono andate all'asilo con la voglia di far vedere a Suor Gianzi quanto sono belle coi capelli cotti .