martedì 31 agosto 2010

Ho bisogno di parlare

Nelle ultime ore mi sono successe tre cose importanti che devo necessariamente raccontare a qualcuno.
1) Sono dovuta andare a lavoro perchè c'era l'ispettorato.
2) Ho ricevuto una strana richiesta d'amicizia su Facebook.
3) E' nato il primo figlio della mia unica e migliore amica.

Allora andiamo con ordine.
1)Circa quarant anni fa, mio padre ha messo su un'attività che Grazie a Dio, sta andando tutt'oggi a gonfie vele.
Succede che nel 2007, è dovuto andare in pensione e quindi decidere che fare dell'attività. Il mio fratellone lavorava con lui già da 15 anni come operaio, io e il mio fratellino studiavamo.
Io ho terminato i miei studi, ma per vari motivi (come ad esempio, mancanza di posti di lavoro al Sud), ho dovuto chiudere il mio sogno nel cassetto e decidere cosa fare nella vita.
Nell'aprile del 2008, quando io ero al quinto mese di gravidanza, io e il mio fratellone abbiamo rilevato l'attività di mio padre, fondando una società. Tutto bene fino a luglio, cioè fino a quando il mio pancione mi ha permesso di lavorare. Poi ad agosto sono nate le Polpette, ed io da allora sono in ferie. Si, sono a casa da due anni esatti, ho fatto la mamma a tempo pieno, mi sono potuta permettere il lusso di vedere ogni minuscolo progresso delle mie figlie, senza mai lasciarle, neanche per un giorno. Mai, sempre e solo con me. Mi ritengo molto fortunata, perchè i primi anni di vita sono fondamentali, ma mi rendo conto che sono stata privilegiata.
Per permettermi tutto questo, abbiamo assunto come operaio il mio fratellino, mio padre e mia madre sono tornati a lavorare sottobanco, rischiando giorno per giorno.
Succede che questa mattina, mia madre è tornata a casa molto prima del previsto, e con una faccia da funerale mi ha detto di correre al negozio, perchè c'era l'ispettorato del lavoro, che faceva il terzo grado al mio fratellino e a mio padre, visto che il fratellone era fuori paese.
Quando sono arrivata, i tre tipi erano andati via, lasciando la questione in sospeso.
Hanno beccato mio padre alla vendita, hanno verbalizzato il tutto ed ora non ci resta che dimostrare il contrario di ciò che loro hanno sostenuto, attraverso fatture che mio padre ormai non firmava più da tempo.. Mi auguro che questa storia vada a buon fine, perchè le multe sono salatissime.
Dopo questo episodio, in famiglia abbiamo deciso di prendere decisioni importanti, non possiamo andare avanti così, rischiamo ogni giorno, anche se lavoriamo onestamente e paghiamo tasse a non finire.
L'unica soluzione è il mio ritorno. E' necessario che io riprenda, per permettere a mio padre di fare solo comparse in negozio. Se tutto va come ho previsto, le Polpette, a gennaio, dovrebbero iniziare l'asilo. Tempo fa le iscrissi alla sezione Primavera, ma a settembre usciranno le graduatorie. Nel caso in cui non dovessero essere nell'elenco, ho deciso che le porterò al nido, gestito da suore e molto bello esteticamente. Non ci resta che aspettare, avere pazienza per qualche mese ancora e poi tutto si sistemerà.(lo spero tanto).

2)Dopo l'esperienza di cui sopra, sono tornata a casa, mia madre per la prima volta è rimasta sola con le Polpette per più di due ore, le ha nutrite, è riuscita a far addormentare una delle due. Io ho acceso il pc e leggendo la posta elettronica, ho notato che c'era una richiesta d'amicizia da parte di una sconosciuta e un messaggio: sono R. non dire niente a nessuno, capiscimi, accetta la mia amicizia, ho bisogno di parlare con te. ti voglio bene.
Dunque, R è mia cugina, in passato è stata più di una sorella per me, siamo cresciute insieme, abbiamo condiviso tante, ma tante cose, il primo bacio, la prima sigaretta, il primo amore. Semplicemente ci amavamo. R. si innamorò di un ragazzo poco adatto a lei. Un ragazzo....come dire un pò delinquente, la sua famiglia aveva ed ha ancora una pessima nomea in paese. Lei lo amava follemente e contro la volontà dei suoi genitori, parenti e amici, rimase incinta e sposò il ragazzaccio. Sembravano una famiglia felice, fino a quando lui per affari loschi, fu arrestato. Lei lo lasciò, strappò persino l'album del loro matrimonio, se ne tornò dalla mamma con suo figlio. Ma forse lo amava ancora, tanto da decidere dopo un pò di anni, di tornarci insieme e di farci un altro figlio.
Io non so se lei era a conoscenza degli "affari" del marito, sta di fatto che lui è riuscito a convincerla a vendere la casa dove abitavano (casa bellissima, comprata da mio zio con tanti sacrifici) che era intestata a lei, e a comprarne un'altra intestata ovviamente a lui. Ma non è tutto. E' riuscito ad intestarsi anche l'attività di mio zio (pace all'anima sua), facendosi un giro miliardario. E lei lavorava come un'asina, faceva la mamma, faceva la moglie, faceva la casalinga.
Fino a quando qualche mese fa, è scappata via. Le notizie che ho le ho apprese da qualche parente, perchè con sua mamma, da quando è morto mio zio, non siamo in ottimi rapporti.
So che è scappata con un ragazzo rumeno, che ha lasciato marito e figli. Si dice che abbia lasciato una dichiarazione ai carabinieri, pare sia in Bulgaria, che si voglia rifare una vita, che era stanca di prendere botte dal marito e dal figlio diciassettenne.
Ovviamente in paese si parla di lei, della sua fuga, del suo gesto estremo. Ha comunque lasciato due figli, uno di otto anni. Io non lagiudico, un pò mi metto nei suoi panni, cerco di capire il perchè. Non è da lei, lei stravedeva per i suoi figli, avrebbe dato la vita per loro. Forse l'esaperazione l'ha portata a fare una cosa simile. O forse l'amore che provava per quel ragazzo, l'ha mandata fuori di testa. Non so che pensare, ma sono certa che ha sofferto tanto e non è giusto paragonarla ad una poco di buono.
Tutto questo per dire che la richiesta d'amicizia che mi è arrivata su fb è sua. Ha scritto sono R. Io ho tre cugine con lo stesso nome e prima di accettare ho sbirciato il suo profilo. Aveva un solo amico ed ero suo figlio maggiore. Non ho avuto dubbi e senza esitare ho accettato.
Ha bisogno d'aiuto, ha bisogno di parlare con me, la sua cugina d'infanzia, come potevo rifiutare? So che forse mi sto mettendo nei guai, il marito ( ex oramai), è un tipaccio, è uno che gira con i coltelli, è un uomo pericoloso. Basta dire che ha preso a calci e pugni la mamma del ragazzo rumeno con cui è scappata sua moglie. E' un animale.
Ma io ho accettato, ci andrò con i piedi di piombo, ma se davvero è lei, non potevo che offrirle il mio aiuto.

3) La mia migliore amica An, ha partorito alle 15.30 un fagottino di 3.450 Kg, lungo 51 cm. Ma questo merita un post a parte, con tante foto, dal pancione alla nascita del piccolo Angelo Pio.

A quanti di voi sono arrivati fin qui, chiedo scusa se il post è stato un pò noioso, ma io avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno, l'ho scritto di getto senza pensarci, immaginando di avevre al posto del monitor, un interlocutore in carne ed ossa.

p.s.tra me e Paponzo ci sono rose e fiori, ma domani inizia la stagione venatoria e già so che finiremo col far volare le bottiglie.....ovviamente dipende da lui!

martedì 24 agosto 2010

Due anni

Mie care e adorate Polpette,
sapete bene che la vostra mamma è un pò fuori di testa, è anche distratta e a volte pigra, talmente pigra, da non avere la forza di accendere il pc e scrivere un post dedicato a voi, al vostro secondo compleanno.
Lo dimostra il fatto che sto scrivendo oggi 24 agosto, sebbene il vostro compleanno sia stato Domenica 22. E che ci potete fare? Questa vi è capitata e questa vi tenete!
Ma sapete anche che questo week end è stato di fuoco, abbiamo fatto sempre tardi la sera, e il pomeriggio, dato che con noi c'era Paponzo, io francamente preferivo stare con lui, piuttosto che al computer ( e piantatele di dire "papi mio, papino è mio", in fondo è anche un pò della mamma!).

Fatta questa premessa, andiamo al nocciolo del problema.

Scrivo questo post nella speranza che voi un giorno possiate leggere ciò che scrivo, ciò che penso e ciò che sento.
Anche perchè fra vent anni, io non so che figlie sarete, riconoscenti o forse menefreghiste, non so se mi ringrazierete o se mi volterete le spalle.
Spero che voi non vi comportiate come me nei confronti della mia mamma. Voi non sapete che io non ho mai detto GRAZIE a nonna Erre. Ci litigo spesso, è la mia valvola di sfogo, se sono nervosa me la prendo sempre con lei, ma l'adoro comunque, è la mia mamma è la ringrazio infinitamente, perchè so che lei trent anni fa provava per me la stessa tenerezza che io oggi provo per voi.
Non vi voglio dire quanto vi amo, quanto siete importanti per me, quanta gioia avete portato in famiglia, ma voglio chiedervi SCUSA.
Scusa se non sono una mamma perfetta.
Scusa se a volte strillo come una pazza.
Scusa se spesso sono nervosa.
Scusa se, presa dalla rabbia mi parte la sculacciata.
Scusa se mi capita di piangere davanti a voi, che teneramente mi osservate, mi dite "mamma non miangere" e correte da me ad abbracciarmi e darmi i bacini.
Scusa se spesso rimpiango la mia vita passata, le giornate spensierate, le cazzate con gli amici e con Paponzo.
Scusa se non ho voglia di cucinare e vi preparo la pasta col formaggino.
Scusa se vi proibisco una cosa e vi faccio piangere disperatamente ( sappiate che in quel momento il mio cuore piange con voi).
Scusa quando vi rimprovero solo perchè sono stanca e mi pesa starvi dietro.
Scusa quando invidio le coppie senza figli.

Sappiate che questo mi capita nei momenti di forte stress, o quando voi litigate così tanto, da farmi perdere la testa e la pazienza.
Non rimpiango nulla, voi siete la mia vita, io vivo per voi, faccio tutto per voi, ringrazio Dio per avermi dato un dono simile. Avere figli è meraviglioso, avere due gemelli lo è ancor di più. E' tutto doppio in ogni senso, si raddoppiano le gioie, le soddisfazioni, le emozioni.

Quando eravate nel mio pancione, dicevo a tutti di custodire nel mio grembo due perle rare;
oggi che siete qui con me, mi rendo conto che le perle, non sono nulla in confronto a voi, non c'è paragone, voi siete qualcosa di molto più prezioso, siete le mie figlie, il mio ossigeno, la mia fonte di vita. Vi amo più della mia stessa vita.

Per concludere, vi posto alcune foto del vostro compleanno, è stata una festicciola simpatica, voi vi siete divertite tanto, ed io sentivo il cuore che scoppiava di felicità, vedendovi entusiaste alla vista della torta e delle candelite. Vi siete divertite a spegnerle, costringendoci a cantare "Tanti auguri a teeeeee", almeno dieci volte.
Buon compleanno mie piccole Polpettine.

Le torte


Le Polpette

Tutta la famiglia con il cuginetto Diavoletto
Io con le mie Polpette

Rossella, la Polpina
Marica, la Polpona

giovedì 19 agosto 2010

Ancora sullo spannolinamento.....non se ne può più.

Si lo so è un argomento che scoccia, ma io non ci posso far niente, siamo ancora in alto mare.
La Polpona è andata già da un pezzo, le sono bastati tre giorni per capire che si fa ovunque, ma non addosso. Se siamo in montagna la fa nel bosco, se siamo a casa di qualcuno la fa nel water, se siamo a spasso la fa per strada, se siamo a casa nel suo vasino. Non ci sono problemi, lei lo dice sempre, tranne in alcuni rarissimi momenti, quando è troppo presa dai giochi o quando in casa c'è qualcuno che non conosce(è successo solo due volte).
Ma la Polpina non ne vuole proprio sapere. Niente vasino. niente water, niente bidet. Una volta le ho addirittura proposto di farla nel bicchiere, ma anche lì nulla da fare.
Andiamo per gradi.
Quando cominciammo lo spannolinamento, lei la faceva puntualmente per terra, rimaneva immobile, mi chiamava e mi diceva "mamma pipì".
Successivamente, mi avvisava due secondi prima di farla, "mamma pipì" io correvo e lei me la faceva sotto ai miei occhi.
Da un pò di tempo, ciò non succede più. Ed è una tragedia.
Si, perchè non la fa, la trattiene e la fa solo nei momenti in cui ha il pannolino, e cioè mattina, pomeriggio e sera. Dopodichè stop. Non la fa proprio. La cosa mi preoccupa un pò.
Qualche giorno fa il miracolo. Dopo essere rientrati a casa con la cuginetta quattrenne, la Polpona è corsa in bagno e si è seduta sul vasino. La Polpina un pò per imitarla, un pò per far vedere alla cuginetta che anche lei aveva il suo vasino, si è seduta e l'ha fatta. Io non credevo ai miei occhi, avrei bevuto il suo liquido giallastro per quanto ero contenta. Ho pensato che era fatta, che c'era stata la svolta. Abbiamo fatto festa e dato premi. Ma purtroppo quell'episodio non si è mai più ripetuto.
Succede più o meno questo:
"mamma pipìììììì"
"amore andiamo in bagno" lei mi da la mano e ci dirigiamo verso il luogo sacro.
"togliamo le mutandine?"
"siiii toglie"
"dai amore siediti sul vasino"
"no pipìììììì male pipìììììì Lella"
"la vuoi fare nel vaso grande?"
"siiiii" la siedo e inizia ad irrigidire le gambe e a lagnarsi
"no, no pipì"
"non ti scappa più?"
"noooo"
le rimetto le mutandine e ritorniamo in cucina.
Dopo cinque secondi si ricomincia e la storia è sempre la stessa per almeno otto dieci volte. Mi sfinisce, le dico di farsela addosso, "tanto poi mamma pulisce", ma lei niente.
Dice sempre "male pipì o male culetto".
Avevo pensato che avesse qualche infezione, ma quando ho visto che il tutto si ripeteva nei momenti che lei più detesta, ho capito che era una tattica per non fare quello che io dicevo.
E' una furbacchiona, ma io non ne posso più. A volte sbagliando, presa dallo sfinimento le metto il pannolino, ma la storia di sopra non ha fine. Fa le tragedie pure quando è pannolinata. Non so più che pesci prendere, non so spiegarle che la pipì si fa seduti, perchè lei la fa in piedi e seduta proprio non ci riesce a stare.
Per la cacca è già una tragedia farla nel pannolino, soffre di stitichezza, quindi forse tra dieci anni riuscirà a farla in un posto diverso dal pannolino o dalla mutandina.
Eppure è passato un mese, ma io non ho visto alcun progresso, come si fa in questi casi?
AIUTOOOOOOOOOOOOO

mercoledì 18 agosto 2010

Petto è mio, no tuo, monella tu, io bava.

L'estate sta finendo, e sebbene io non abbia fatto delle vere e proprie vacanze, per me si sta avvicinando il periodo hot della stagione.
Questo per dire che domenica le mie Polpette compiranno due anni (oh mio Dio due anni...ancora non ci credo), lunedì, nel mio paese ci sarà la festa patronale che noi aspettiamo da un anno, il 28 e il 30 agosto, abbiamo due matrimoni importanti.
In questa settimana sono successe diverse cose, ma sinceramente la sera mi scoccia un pò scrivere e quindi temporeggio.

Cominciamo da Ferragosto.
Dunque mi sono divertita molto, le Polpette più di me, ovvio. Siamo stati in campagna, dalla sorella di mio padre. Nel suddetto luogo, pascolano oltre a pecorelle e cani (animali già noti alle Polpette), cavalli, pony, anatre e oche. Erano talmente entusiaste del nuovo posto e dei nuovi amici a quattro e a due zampe, che hanno saltato il riposino pomeridiano, per poi crollare alle 20.15.
Finalmente dopo tanti anni, sono riuscita ad organizzare un Ferragosto diverso, dato che negli anni scorsi era la solita festa a casa della suocera.

Paponzo questa settimana sta facendo il turno pomeriggio/sera, ed io mi ritrovo sola con le Polpette praticamente tutto il giorno, tolte le 4 ore di sveglia di Paponzo, ore in cui si deve docciare, deve mangiare e riposare un pò. Vabbè, pazienza, tanto la sera mi passa lo stesso.

Le Polpette sono nella fase interattiva, nella fase distruttiva e nella fase "mamma è mia, mia mamma". Si, sono gelosissime delle loro cose, ma soprattutto delle cose delle mamma.
Se ad esempio, siamo giù alla panchina di fronte casa e qualcuno si permette di toccare il nostro portone, partono in quarta, urlando "no, è mia casa, è miaaaaaaaaaa", ed io muoio di vergogna. Soprattutto la Polpina, è tirchia da far paura. Ma da chi avrà preso????? Stendiamo un velo pietoso sulla risposta.....
Il grave problema di questo periodo, riguarda la possessione della mamma e cioè di me medesima.
Litigano fino a ferirsi, perchè "mamma è mia" dice la Polpona e poi arriva lei Terminator "no, mia mamma". Io cerco di dare una coscia per ciascuno, ma questo non basta, non serve spiegar loro che io sono di entrambe, che le amo alla follia, che sono tutte e due figlie mie. Niente continuano a pizzicarsi. Ce la farò? Sopravviverò? Me la auguro.

Abitando in centro, ho la fortuna di avere tutto a portata di mano. E guarda caso, la giostrina che "gira gira", si illumina e canta canzoni dello Zecchino d'Oro dove si trova? Ovviamente di fronte casa mia. Basta affacciarsi al balcone, 100 metri più in là e la giostrina entra quasi in casa, mandando in estasi le Polpette e in rosso il conto in banca. Proprio in questo momento la stanno montando e le Polpette sono andate a nanna, con la speranza di ritrovarla al loro risveglio. Sono innamorate perse del proprietario. Rudy, è un ragazzo sui 45 anni, altissimo, magrissimo, pochi capelli brizzolati, occhialini da vista, anche un pò gobbuto. Per dire che è un cesso, appunto. E' un bravo ragazzo, per carità, sposato con tre figlie, ma se evitasse di indossare camicie hawaiane, abbinate a pantaloncini (costumi per di più), gialli e fucsia, forse guadagnerebbe qualche punto in più. Brutto quanto mai, ma le Polpette ne vanno matte, sicuramente perchè lo associano alla giostrina, almeno spero.
La Polpina, prima di addormentarsi, ha pianto tanto, diceva "Rudy, Rudy, mio Rudy", ed io per consolarla "amore, si é tuo Rudy, non se lo prende nessuno, stai tranquilla amore di mamma, é tutto tuo".
Che futuro mi aspetta? Che tipi di generi sceglieranno per me le mie fanciulle?

p.s. il titolo del post è il tormentone dell'estate 2010.

martedì 10 agosto 2010

Noi ci accontentiamo.

C'è chi parte per le Mauritius, c'è chi va in giro per l'Europa, c'è chi si accontenta di visitare l'Italia, c'è chi va al Nord e chi va al Sud, chi sceglie la Sardegna e chi invece va in Sicilia.
C'è chi parte con marito e figli, c'è chi va con glia amici, cìè chi lascia i nani dai nonni e si concede una seconda luna di miele, ed infine c'è chi non va da nessuna parte. Semplicemente rimane a casa. Ecco, appunto, noi apparteniamo all'ultima categoria. Che poi di fare grandi viaggi, a me piacerebbe tanto, in fondo con la mente viaggio e arrivo dall'altra parte del mondo. Ma poi il sogno finisce ed io mi ritrovo nella mia casa, sul mio divano, con un monitor che mi illustra Hotels e località turistiche. Ma non mi scoccia. Certo, io sogno, sogno tanto, ma poi la realtà è che mi accontento delle piccole cose. Mi va bene così tutto sommato.
La pseudo vacanza dalla suocera l'ho fatta, speravo di organizzare qualcosa per settembre, ma a quanto pare, Paponzo non è dalla mia parte. Pazienza. Davvero, sono serena, perchè mi sto comunque divertendo.
La sera si esce.
Una sera si va a casa della zia e tra un caffè ed una sigaretta si fanno le 23.
Giovedi sera abbiamo invitato i cugini a casa a mangiar carne arrosto e bere vino e si sono fatte l' 1.30.
Ieri sera siamo andate al compleanno della figlia unenne della mia amica e siamo rientrate alle 24.
In effetti a me basta poco, mi basta passare una serata o un pomeriggio in compagnia (ovviamente con Polpette incluse), fare due chiacchiere, bere una birra, con un'amica, una zia, una cugina. Mi basta questo. Per me è importante anche far cambiare aria alle Polpette, che se no poi si scocciano, portarle a spasso, prendere un gelato, farle passeggiare senza il passeggino.
Tutto ciò senza Paponzo.
Ecco, questo mi manca e mi rattrista un pò.
Uscire senza di lui.
Non è colpa sua, povero, la sera se non lavora dorme, se non dorme lavora. Fa dei turni notturni di 12 ore e non gliene faccio una colpa se, anzichè venire alla festa preferisce andare a letto. E' stanco morto.
Nonostante ciò, la mia piccola vita mondana la sto facendo, con sacrificio, perchè per uscire, lavare le Polpette, vestirle, e prendi l'acqua, e prendi il gigio (ciuccio) e prendi le mutandine, non è poi così semplice. Ma non mollo. Lo faccio e basta.
Casualmente, mi sono ricordata che oggi è San Lorenzo e qualche anno fa significava andare sulla spiaggia, vedere le stelle cadenti, accendere un falò, mangiare carne arrosto, suonare la chitarra e cantare a squarciagola.
Oggi significa, uscire sul corso con le Polpette, cantare le canzoni dello Zecchino d'oro, fare una passeggiata e mangiare un gelato.
Ma io sono felice, noi ci accontentiamo.

martedì 3 agosto 2010

La poltrona massaggiante.

L'armonia in famiglia sembra tornata, anche se il tempo passato insieme è veramente poco. Mi riferisco a Paponzo, che purtroppo per questa settimana farà dei turni allucinanti: monta alle 15 (significa andar via alle 14) e smonta all' 1 (significa tornare a casa alle 2). Praticamente si sta insieme solo la mattina, ma tra una lavatrice, un'aspirapolvere, il pranzo e le Polpette, il tempo vola e ci si ritrova a pranzare alle 12.30, per far sì che lui non arrivi tardi al lavoro. Cavolo quanto mi manca, mi sembra di star sola tutto il giorno, sebbene io sia in compagnia delle Polpette. E poi la sera per mettere a nanna le piccole, faccio fatica, perchè solitamente la Polpona rimane in salotto con lui e io vado in camera con la Polpina; invece ora mi tocca fare da sola e dividermi un pò quà e un pò là.
A parte questo, stamattina Paponzo ha esordito dicendomi che sarebbe arrivato il corriere, che mi aveva comprato una poltrona massaggiante.

-Ma sei pazzo? Una poltrona massaggiante? E quando l'avresti fatto quest ordine?
-un mesetto fa. Ho pensato di farti un regalo, così ti rilassi un pò, sei troppo stressata.
-se vabbè, immagino i tuoi regali....

ed invece, il corriere è arrivato veramente e ci ha consegnato una cinquantina di bottiglie di vino (che sono la passione di Paponzo) ed in omaggio la famosa poltrona. Che poi poltrona non e. E' una sorta di sedia a sdraio con sopra un materassino che fa dei massaggi in varie parti del corpo. Tutto sommato è simpatica e si addice anche all'arredamento del mio salotto.
Le Polpette ne vanno matte. La Polpona ama farsi massaggiare, si sdraia come una lucertola al sole e rimane immobile aspettando i massaggini. La Polpina si arrampica (ha rischiato anche di ribaltarsi), si sdraia, ma se metto in moto il meccanismo massaggiante, scatta come una molla e salta giù per la paura.
In effetti è stato un regalo, ma se ci pensiamo bene c'è stato soprattutto un tornaconto personale da parte di Paponzo. C'era da aspettarselo, ma voglio essere positiva, in fondo quando ha visto l'omaggio avrà pensato di prendere due piccioni con una fava.
Peccato che il tempo per farmi massaggiare è davvero poco.

lunedì 2 agosto 2010

Un tuffo dal lettino.

Sin da piccola, l'avevamo soprannominata "Spezzacatene", perchè era riuscita a spezzare in due la casina delle api che avevamo messo sulla culla. Mi chiedo ancora oggi come abbia fatto e dove abbia trovato la forza per fare ciò. La Polpina per i primi sei mesi di vita è stata un angioletto. Forse capiva che la mamma era perennemente impegnata con la sorella piagnona, e quindi se ne stava zitta zitta e buona buona nel suo carrozzino, non piangeva mai, si addormentava da sola e non reclamava neanche il latte all'ora della poppata.
Al compimento del sesto mese di vita, la furbetta, decise che bisognava dare una svolta alla sua vita, che in fondo essere buoni non significava essere fessi e che la mamma doveva capire che aveva due figlie e non una. E così fu. La Polpina da tenero angioletto si trasformò in tenero diavoletto.
Dico la verità, alcuni giorni è ingestibile, capricciosissima e insopportabile. Non sta ferma un attimo, salta, si arrampica, è spericolata, cade, si fa male ma difficilmente piange.
Quando è ora di vestirsi, lei vuole stare nuda, quando è ora di stare nudi, lei vuole vestirsi.
Se si mangia lei vuole dormire, se si dorme lei vuole mangiare. E' sempre così, tutto il giono, mi sfinisce fisicamente. Per non parlare poi dell'aggressività che la caratterizza, quando si innervosisce mena alla grande, e non bastano sgridate, punizioni e talvolta sculacciate. Niente la ferma, è un terremoto vivente.
Fortunatamente, la sua irrequietezza, fino ad oggi non l'ha portata ad subire nessun incidente grave.
Fino ad oggi appunto.
Io, grazie ad un w.e. diverso (sabato in piscina, pranzo dalla suocera e pomeriggio in campagna, domenica in montagna), stamattina mi sentivo serena, felice, meno stanca del solito. Alle ore 14, ho piazzato le Polpette nelle loro culle per poter sistemare la cucina, con l'intento di farle addormentare mezz'ora più tardi. All'improvviso, ho sentito un rumore fortissimo e un mezzo secondo dopo una delle due (avevo già capito tutto, si trattava della Polpina) ha iniziato a piangere. Mi sono precipitata in camera loro è ho visto la Polpina per terra, in preda ad una forte crisi di pianto. Si era letteralmente tuffata dal lettino, e aveva la fronte che si gonfiava secondo dopo secondo. Panico. A peggiorare il tutto, c'era mia mamma, che presa dallo spavento, non era in grado di combinare nulla. L'unica cosa buona che è riuscita a fare, è stata chiamare mio padre che era al lavoro. Ho preso la Polpina, un pannolino, una bottiglietta d'acqua e siamo corsi al Pronto Soccorso del paese.
"signora o la portiamo in ambulanza all'ospedale principale o la porta lei al PS dell'ospedaletto". Queste le parole degli operatori del 118.
Io e mio padre abbiamo deciso di portarla al PS, ma anche lì ci hanno tranquillizzati, dicendoci che c'era una bella botta, ma che si trattava solo di un' ematoma sottocutaneo. Osservazione a domicilio e tanto ma tanto ghiaccio sulla zona interessata. Facile a dirsi, ma come si fa a far tenre il ghiaccio in fronte ad una piccola di 23 mesi? Me lo chiedo ancora!

Sta di fatto che io ho perso 10 anni di vita, che Paponzo mi sta telefonando ogni 10 minuti raccomandandomi di controllarla mentre dorme, il mio cellulare non smette di squillare perchè il parentado ha saputo dell'incidente e la Polpina pare non aver imparato la lezione.

Oddio quanto è difficile fare la mamma, e qui posso dirlo: che spavento e quante lacrime ho trattenuto.