lunedì 31 ottobre 2011

Halloween.... questo sconosciuto

La festa di Halloween non mi è mai piaciuta.
A parte che è un rito che non ci appartiene, il fatto di sentire il mio citofono suonore dieci, venti volte, e sentire la voce di bimbetti che mi chiede "dolcetto o scherzetto", mi irrita.
Poi capita di cambiare idea, perchè sono costretta a fare i conti con due figlie treenni che hanno intuito che nell'aria c'è qualcosa di strano. Che qualcuno comunque festeggia.
E si sa, le feste piacciono tanto ai bambini (anche a me veramente).
E poi se le tue figlie tornano dall'asilo con due maschere a forma di zucca e ti dicono "mamma questa è la zucchina di Aulin, perchè c'è la notte delle streghe", sei costretta ad inventarti qualcosa.
Mettiamoci pure la zia Anna che adora i bambini, che ci chiama sempre perchè vuole vedere la sua casa in disordine, dal momento che da due anni questo figlio che tanto cerca non arriva.
Proprio la zia Anna ieri ha messo in testa alle mie figlie che stasera a casa sua ci sarà la festa di Hallowwen. In realtà ci sono solo 5 bambini (nove, cinque, tre anni e tre mesi) e 8 adulti pazzi e pronti ad abbuffarsi e stare in piacevole compagnia.
E già che ci siamo, ha pure comprato un festone a tema e i cappelli delle streghe.
Io nel mio piccolo ho preparato una torta e l'ho decorata in stile Halloweenniano, fa ridere, ma la Polpina ha detto che è bella, la Polpona ancora dorme e non ha potuto esprire il suo consenso/dissenso.
Sarò anche un'incoerente, ma io stasera con la mia famiglia me ne vado a festeggiare la vigilia di Tutti i Santi, e giacchè c'è la festa di Halloween, faccio divertire le mie figlie con il rito "dolcetto-scherzetto".
Buona festa a tutti.

venerdì 21 ottobre 2011

Fuori dal tunnel

Ce la posso fare, ce la devo fare.
Con la scusa che il modem mi ha abbandonata all'improvviso, mi sono sentita in dovere di non scrivere nessun post.
Che cazzata questa!
Avevo comunque la connessione, ma dovevo necessariamnete rimanere chiusa nel mio studio, in solitudine e questo non solo mi mette tristezza, ma mi fa anche venire una sonnolonza a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Ora sono sul mio divano, ho un modem nuovissimo e non ho più scuse.
Dunque, le Popette cuoricini di mamma, sono deliziose. Me le mangerei tutte. Non perchè sono figlie mie, ma hanno una marcia in più, mi stupiscono ogni giorno, mi rispondono a tono e sono sempre più due splendide donnine. Le amo semplicemente, e ogni volta che le osservo, mi viene la lacrimuccia all'occhio, mi domando ancora oggi, a distanza di tre anni se sono figlie mie, se sono state nel mio grembo, se le ho partorite.
Sono da ricovero nel reparto di psichiatria. Lo so, non sono cose che si dicono, ma è più forte di me.
Unico neo è che ancora non le conosco bene. Mi spiego.
Se qualcuno mi chiede la solita pallosa domanda chi è la più monella?, mi viene facile rispondere che sono entrambe brave.
Ma quando mi si chiede come sono? come si comportano in pubblico? chi è più timida?, ecc. ecc. non so bene rispondere. Perchè la mie ragazzine cambiano di giorno in giorno. Sono imprevedibili. Una cosa è certa, sono una l'opposto dell' altra (ma sono sorelle o c'è stato uno scambio?)
Questa mattina siamo stati alla Festa dell'Accoglienza, organizzata dalla maestre e dai bimbi di secondo e terzo anno di asilo, per accogliere i piccoli del primo anno.
La Polpona, è da un mese che mi insegna le canzoncine e mi mostra i balletti che stava imparando per la festa, alla Polpina non gliene fregava un'emerita mazza.
Stamattina SORPRESA. Polpona, seduta, immobile, non girava neanche la testa per salutarmi, muoveva solo gli occhi e agitava le gambe a ritmo di musica. Sembrava imbalsamata, quasi assonnata. La Polpina partecipava, cantava a squarciagola, saltava come un grillo e non voleva che io le facessi cenni con la mano.
Io ancora non capisco se è colpa mia, ma davvero a volte non riesco a definirle.
Solo su una cosa non c'è ombra di dubbio, Polpona è molto più legata a me, Polpina al papà.

mercoledì 5 ottobre 2011

Io dipendo da te....ma anche no!

Che razza di titolo è?
Me lo chiedo pure io.
Il fatto è che non scrivo da un pò, e tutto dipende da Paponzo.
Succede che noi due litighiamo per cazzate, non ci parliamo per giorni e giorni. Ci limitiamo a darci informazioni sulle bimbe e stop. Niente baci, niente sorrisi, niente saluti. E andiamo avanti per un bel pò, fino a quando uno dei due (lui), sente l'esigenza di un contatto fisico.
Ok, tutto è bene quel che finisce bene, ma una cosa non mi va giù.
In quei famosi giorni di mutismo, io cambio. Non sono più io.
E' una sorta di metamoforfosi fisica e psicologica.
Il nervosismo si impossessa di me, perdo il controllo della situazione in qualsiasi circostanza io mi trovi.
E non mi piace. Non mi piace soprattutto perchè a pagare il conto sono le persone a me più care.
Non mi si può dire nulla che parto all'attacco. Non sopporto il minimo capriccio da parte delle Polpettine mie adorate. Mia mamma diventa la mia miglior valvola di sfogo.
Povera lei, non può chiedermi nulla, l'aggredisco come un cane rabbioso.
E poi, vogliamo parlare del mio aspetto fisico?
Bene, parliamone.
Divento un mostro anche fisicamente.
Non mi piaccio, mi vedo grassa (non che sia magra), non ho niente da indossare. I peli delle sopracciglie si infoltiscono, i punti neri incombono.
E' anche vero che ero in fase premestruale, ma mi succede lo stesso quando sono nella fase successiva.
Poi all'improvviso, lui mi afferra per il polso, mi dice che basta così, che sono un pò matta (in realtà dice tu sei pazza, fatti curare) e da lì si intavola un dialogo su ciò che non va. Io gli elenco i lati del suo carattere che più mi infastidiscono, lui ci rimane un pò male quando alla fine gli dico ....io non sono felice..... ho un marito, due figlie meravigliose, una casa, un lavoro, grazie a Dio siamo tutti in ottima salute e io non sono felice....
e lui abbassa lo sguardo e mi lascia andar via. Poi mi riprende e si chiarisce, giungendo alla conclusione che nè io nè lui siamo normali, che forse entrambi avremmo bisogno di uno psicologo bravo bravo, ma che ci amiamo e tanto tanto tanto.
E così il giorno dopo ritorno normale. Sono felice, mi vedo bellina, mi vesto bene, col foulard, gli orecchini, il bracciale. Mi trucco, sorrido e racconto gli scoop familiari a mia mamma per riderci su. Mi è pure arrivato il ciclo, mi sento viva, bella e felice.
Però il fatto che la mia vita dipenda dal rapporto con mio marito non può esistere, devo lavorarci e cambiare qualcosa......o forse è tutta colpa della fase che precede il ciclo?