venerdì 29 ottobre 2010

La mia casa andava in fumo


Ci mancava solo questa, ma oggi io e le Polpette abbiamo rischiato di morire affumicate. Vabbè, un pò esagero, ma se mio fratello non avesse sentito puzza di fumo in casa mia, io me ne sarei stata tranquillamente in cucina a mangiare il panino al prosciutto.
Succede che da un pò di giorni mi frulla in mente l'idea di mettere un letto o un divano letto nella camere delle Polpette. Questo per evitare i numerosi spostamenti notturni della Polpona che, finita l'estate, ha ricominciato a svegliarsi di notte, diverse volte, richiedendo la poppata notturna, (manco avesse 3 mesi) e rifiutando categoricamente la sua culla. Dunque, in camera loro c'era gia un letto, di quelli richiudibili, più una poltrona dura e scomoda. La soluzione ideale sarebbe stata quella di comprare in divano letto, da aprire all'occorrenza. Intanto ho pensato bene (o male?) di aprire il lettino che già c'era e posizionarlo vicino alla culla della Polpina. Ho spostato la poltroncina e ho nascosto la stufa alogena dietro a quest'ultima.
Ecco, appunto, la stufa alogena, colei che oggi ha bruciato la famosa poltrona.

Ore 13.45 ero in cucina a preparami un panino, mentre le Polpette erano in camera loro a 'trafficare' con la radio posizionata sullo schienale della poltroncina. Poco dopo mi hanno raggiunto, chiedendomi del prosciutto.
Ore 14.15 mio fratello bussa alla mia porta per consegnarmi il pane e la verdura che avevo lasciato al negozio. Sente puzza di bruciato, ma io lo ignoro, mi ripete di sentire una forte puzza di bruciato. Vado nel corridoio e inizio anche io a sentir puzza di bruciato. Mi giro, mi dirigo nella zona notte e .....e.....e......e..... oh cazzo, vedo del fumo, anzi tanto fumo, una nube di fumo uscire dalla camera delle Polpette. Loro sono dietro di me e col boccone di prosciutto iniziano a tossire. Entro e vedo la stufa alogena accesa, attaccata letteralmente alla parte sinistra della poltroncina. La puzza è insopportabile, non si vede nulla, spengo la stufa e ordino a mio fratello di prendere una delle due e di uscire sul pianerottolo. Le piccole scoppiano a piangere, si sono spaventate, povere cucciole di mamma.
Grazie al cielo, ci siamo trasferite al piano di sopra (da mia mamma) per un paio di ore, giusto il tempo di far uscire il fumo.
Ed ecco che i sensi di colpa mi assalgono, perchè avrei dovuto staccare la spina della stufa, oppure avrei dovuto sorvegliare meglio le Polpette, avrei dovuto sospettare qualcosa, visto che se ne stavano buone buone e zitte zitte in camera loro, avrei, avrei, avrei, ormai è successo e per fortuna non c'è nulla di grave. Anzi, voglio essere ottimista e pensare al lato positivo della disavventura: ora nella cameretta, abbiamo un bellissimo divano/letto ad una piazza e mezza, divano su cui ho trascorso praticamente tutta la mia adolescenza e oltre, abbiamo eliminato l'orrenda poltroncina e spostato nella tavernetta il lettino AprieChiudi

Però lo confesso: cacchio che paura!

mercoledì 27 ottobre 2010

Il senso della vita

E' da tanto che avevo in mente questo post, precisamente dal 31 Agosto, giorno in cui la mia unica e migliore amica An. ha messo al mondo il suo meraviglioso cucciolo. An è una ragazza fantastica, ho parlato di lei in qualche post, ma del suo piccolo non avevo ancora scritto nulla.
Prima di partorire, An venne a casa mia col suo pancione enorme ed io, che ho la fissa delle foto, le chiesi se aveva fatto degli scatti a quella meravigliosa palla che si portava in giro. E così iniziammo il nostro/suo book fotografico.





Intanto, il 31 Agosto 2010, alle ore 15.30, la bella An metteva al mondo un bimbo bello e paffuto, che porta il nome del nonno paterno.









Ovviamente questo post è dedicato a lei, alla mia grande amica, l'unica a sapere dell'esistenza del mio blog e a non aver mai letto un post, l'amica del cuore ai tempi del liceo, l'amica a distanza ai tempi dell'università, l'amica mamma/confidente oggi.
E mi chiedo, chissà se riuscirà mai a leggere questo post.....

giovedì 21 ottobre 2010

Sonno, dolce sonno

Ore 20.32 e le Polpette dormono. Ma come già dormono? E no, dormono ancora.
Stanno ancora facendo il riposino pomeridiano che si sta trasformando nel sonno notturno.
E' che io detesto svegliarle. Ma questa settimana è stata strana, perchè si fanno delle dormite pomeridiane fuori dal normale.
Tutto ha inizio domenica. Si sono addormentate alle 15 per svegliarsi alle 20.45 e riaddormentarsi alle 21 dopo aver bevuto un biberon da 250 ml di latte. Altro risveglio alle 3 (si si alle 3 di notte), un'alta ciucciata di latte e poi nanna fino alle 5. appunto alle 5 c'è stata la sveglia definitiva.
Lunedi è successa la stessa cosa.
Martedì, ho pensato " e no cavolo, oggi non mi fregano, le sveglio", e alle 19 le ho svegliate. Non vi dico i capricci fino alle 23. Roba da impazzire.
Ieri invece ho cambiato tattica. Tornate dal nido (alle 13.45), hanno fatto merenda e alle 14 fila a nanna, evitando di accendere la tv, di parlare, di raccontarmi/ci quello che avevano fatto al nido. Niente discorsi, niente canzoncine, niente Dvd, niente di niente, merenda e nanna. E' andata bene, Alle 17.30 erano entrambe sveglie.
Ed oggi? Oggi non so cosa è successo, la situazione mi è nuovamente sfuggita di mano.
Siamo tornate alla solita ora, la Polpina, che era sveglia dalle 6, mi ha chiesto del latte e poi alle 14 è crollata. La Polpona invece no. Ha resistito fino alle 16. A nulla sono valsi i miei tentativi di addormentamento. Ho provato a metterla nel lettone con me e lei, mentre io fingevo di dormire, si esibiva in canti e preghiere imparate all'asilo. Mi accarezzava i capelli, mi sussurava parole dolci all'orechio: "mamma, coccolina sei tu, bambolina mia, i voio bene io, mamma, dommi tu? io no ho szszonno" (sembravamo io la figlia e lei la mamma). Alle 16 è crollata. Ed ora dormono beate sotto le coperte. Il fatto è che non me la sentivo di svegliarle, ho cercato di fare rumori vari in camera, ma nulla, loro hanno continuato a dormire. E poi non stanno molto bene. Fra tosse e raffreddori vari, vederle dormire serene, senza sentirle tossire, per me è tanto. Ecco perchè le ho lasciate in pace. Anche se so che probabilmente si sveglieranno da un momento all'altro, magari nel cuore della notte, o domani mattina alle 4, pazienza, mi sacrificherò per loro, in fondo anche questo è amore.

martedì 19 ottobre 2010

Che ingiustizia

Oggi è una di quelle giornate no, purtroppo quella famosa comunicazione da parte dell'INPS è arrivata e il responso è sconcertante. Non ho nenache voglia di parlarne, sono amareggiata, dispiaciuta e forse in fondo mi sento anche in colpa (so di non averne). Ma se ci fossi stata io, forse non sarebbe successo, se mi fossi impegnata o meglio organizzata con le Polpette avrei potuto riprendere in mano la situazione, evitando di far succedere quello che poi è successo.
E ora come faremo?
Mi dispiace tanto per mio padre, che pur essendo fuori teoricamente, c'è dentro con tutte le scarpe.
Mi dispiace per mia madre, che sta male e non ha neanche pranzato.
Una soluzione la troveremo, però lasciatemelo dire, viviamo in un paese di merda, quasi mi vergogno di essere italiana. Ci sono i ricconi che non pagano le tasse e hanno milioni e milioni di euro, macchine lussuose, ville, barche e nessuno li tocca.
Poi c'è il piccolo commerciante, che paga di tutto se non di più, che lavora da cinquantanni come un somaro, per garantire un futuro migliore ai figli, che fa tanti e tanti sacrifici per la sua famiglia, e alla fine che succede? Succede che per una cazzata o per l'invidia della gente gli fanno una multa salata, ma tanto salata da doversi vendere qualcosa pur di riuscire a pagarla. Che tristezza, che brutto periodo per la mia famiglia, mi auguro di cuore di ruiscire a superare anche questo grosso ostacolo, sono sicura che ce la faremo.
Ma non posso evitare di vergognarmi di essere italiana, perchè mi chiedo che fine faranno quei soldi, nella tasca di quale grosso politico finiranno?
Una cosa è certa: viviamo in un paese ingiusto!

p.s. so bene che è un post incomprensibile per molte, io so di cosa sto parlando e spiagare tutto sarebbe lungo e complicato, ma avevo bisogno di scrivere.

sabato 16 ottobre 2010

L' evoluzione del matrimonio.

PREMESSA 1:
Sono incazzata nera, non sono triste anzi me ne sbatto altamente.
PREMESSA 2:
In questo post saranno presenti vocaboli un pò coloriti , chiedo scusa in anticipo, ma se li ometto, non rendo l'idea.

Tutto comincia da qui:
PRIMO ANNO: CUORE A CUORE;
SECONDO ANNO: CULO A CULO;
TERZO ANNO UN: CALCIO IN CULO.
Ecco, appunto, io poco più di un mese fa ho festeggiato il mio terzo anno di matrimonio; quindi io sarei nella fase CALCIO IN CULO,.....appunto, io glielo darei volentieri un calcio a Paponzo.
Che succede? Niente di che, nessun litigio particolare, solo che un minimo di riconoscenza da parte sua mi farebbe piacere. Io non sono la sua serva, la schiava che gli prepara da mangiare, gli fa trovare la casa bella e pulita (lui dice che sono fissata) e i panni profumati.
Io sono stufa.
Sono stufa di fare il soprammobile, stufa di rinunciare a tutti i miei hobbies, stufa di uscire quasi sempre sola.
Essì, perchè lui lavora (perchè io no?), poverino, è stanco, si sveglia alle 5 del mattino, sta fuori casa dodici ore al giorno, ed è giusto che la sera non più tardi delle 21 crolli sul divano. Ed io? Non sono mica di ferro. Anche io lavoro (ok non 12 ore), mi dedico alle Polpette (24 ore su 24), alla casa, alla cucina. E sono comunque una donna che ha voglia di uscire, di fare un minimo di vita sociale. E se c'è un compleanno, io ci vado sola (povero è stanco), e se c'è l'anniversario della cugina io ci vado sola (povero è stanco) e se c'è una festicciola io ci vado sola (povero è stanco), ovviamente portando con me le Polpette.
Da circa due mesi è nata la figlia di mio cugino, che vive a 100 km dal mio paese. Non siamo ancora andati a fargli visita. Che vergogna!
Io: Amò, domani andiamo a Potenza da F. a vedere la bimba?
Lui: No, se vuoi vacci pure.
Eccerto, sempre sola, sembro la vedova allegra. No che non ci vado, io mi vergogno, a volte ho dovuto inventarmi imprevisti lavorativi per giustificare la sua assenza.
Lo ribadisco : sono S.T.U.F.A.

Vogliamo parlare del suo aiuto in casa? Oh Dio ci vorrebbe un altro post.
IO: Amò, si è rotta la tapparella, non si alza pèiù, dai un'occhiata.
LUI: vabbè, non fa niente, tanto arriva l'inverno, non serve più tenerla alzata.
Ma ci rendiamo conto?
Ho dovuto aspettare più di un anno, per poter appendere un quadro, perchè lui non aveva tempo (o voglia?) di prendere trapano e chiodi, e poi alla fine lo ha fatto mio padre.
IO: amò perde il rubinetto del bagno piccolo.
LUI: e allora chiama l'idraulico.
Echecazzo ci vuole? Ti pesa troppo dare un'occhiata, magari è una scicchezza. No, lui è pigro. Ma non è pigro di natura, ma solo per ciò che non gli interessa.
E' libero solo sabato e domenica e lui che fa? Se ne va a caccia, mavaffanculo a te e al tuo maledetto hobby, che tra l'altro detesto.
Niente, inutile discutere, ho davanti un muro, lo prenderei a botte altro che calci nel culo.
Che fare? Inutile dire che devo solo rassegnarmi, è sempre stato così, l'ho scelto, l'ho sposato e ora mi arrangio.
E pensare che il primo anno di matrimonio era un pò diverso, non dico CUORE A CUORE (non è proprio il tipo), ma un pò di romanticismo c'era.
Anche il secondo, non era poi male, nei primi mesi di mammità, era molto presente, ha fatto cose che mai avrei immaginato, tipo stendere i panni, passare l'aspirapolvere, ma ora sta toccando il fondo. Per coglionarmi mi dice che sono una supermamma, ma poi ride sotto i baffi. Non c'è soluzione, ma una cosa mi preoccupa seriamente: nonostante il suo menefreghismo, le mie incazzature, io sono ancora convinta di voler invecchiare con lui.
Che dite sono pazza?????

martedì 12 ottobre 2010

Dialoghi mattutini.

Ore 7.20.
Io sono ancora nel mio lettone. Dalla radiolina che ho sul comodino, sento che la Polpona è sveglia. Inizia il dialogo tra le due.

Polpona: mamma, mamma, io sono sbegliata.
Io: .......
Polpona: maaaammmmaaaaaaa......Lellaaaaa (chiama sua sorella).
Polpina: mamma, boglio a mamma.
Polpona: Lella sei sbegliata? Non c'è mamma, donne(dorme) mamma.
Polpina: no, è mia mamma, mamma è mia.
Polpona: è tua? buoi a mamma?
Polpina: si, è mia mamma.
Polpona: e papà? Papà è mio. Mamma è tua e papà è mio.
Polpina: si.
Polpona: Lella lo buoi i latte? Io bevuto già. (bugiarda)
Polpina: Si, bojo i latte. Maaaammmma.
Polpona: Mamma, laaatttteeeeeee.
Io: arriiiiiiiiiiiiiiiivooooooooo!

Ok, ho capito è proprio ora di alzarmi. E tutto sommato è proprio un bell'inizio di giornata.

venerdì 8 ottobre 2010

Non aspettare, ma sii felice sempre.

Non aspettare di finire l'università, di innamorarti, di trovare lavoro,di sposarti, di avere figli,di vederli sistemati,......di perdere quei dieci chili,... che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina... la primavera... l'estate... l'autunno o l'inverno. Non c'è momento migliore di questo per essere felice. La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno. Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni. Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela. Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo. Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

(Madre Teresa di Calcutta)

Ecco, appunto, queste meravigliose parole di Madre Teresa, rappresentano ciò che sto vivendo in questi giorni, rispecchiano, cioè, il mio stato d'animo. Ormai sono mamma, moglie, casalinga e lavoratrice. Sono distrutta ma felice. Le Polpette vanno tranquillamente al nido (a parte un pò di piagnucolio al momento del distacco), io vado felicemente al lavoro. Ho poco tempo per me, ma va bene così. A volte la sera ho i nervi a fior di pelle, dipende da quanto collabora Paponzo. Ho una vita piena e sono felice.

p.s. Grazie a Chiara per il premio, appena posso scrivo un post a tal proposito.