venerdì 26 novembre 2010

Mille idee per la testa

Non so che mi è preso, ma nell'ultimo periodo mi vengono in mente cose da fare, le penso tutte le mattina, ma poi il pomeriggio mi passa la voglia.
Sono strana lo so, passo da periodi di estrema pigrizia, a periodi di notevole voglia di fare, creare, costruire.
Oggi, per esempio mi è venuto in mente di fare una pizza. Che poi fare la pizza in casa, per una (io) che vive tra focacce, pane, biscotti, non è proprio il massimo. Comunque, l'impasto l' ho già preso, e quindi mi tocca farla. Il problema è pulire e lavare i funghi, che diciamo non è che mi garbi molto. Ma ciò s'adda fare.

Altra cosa che ho in mente è inventare giochi simpatici per le Polpette. Penso che loro siano nella fase mammagiochiamo/creiamo/coloriamoinsieme ed è OBBLIGATORIO dedicare un pò di ore anche a loro. Il problema è che io sono imbranata, ho fantasia pari a zero e non so che fare oltre a colorare (ovviamente con i colori a spirito argh) e disegnare. Lo scenario è sempre lo stesso: io, Paponzo (quando non ronfa sul divano) e le Polpette sul tappeto del salotto a costruire con i Lego o a pasticciare su fogli e sul vetro del tavolino (ma anche no!).
Ma ora sono stufa di fare sempre le stesse cose. E poi vorrei insegnare alle mie figlie, quanto è bello riciclare, quanto è divertente creare senza spendere soldini, quanto è curioso far sì che da un semplice scatolone, nasca, che ne so, una bella casetta.
Ed è quello che ho intenzione di fare.
Lo scatolone c'è già, ma manca tutto il resto. Nella mia mente c'è una bella casetta con tanto di porta, finestrella e campanello. Il problema è : come realizzare tutto ciò. E poi come lo rivestiamo sto scatolone? (avevo pensato a colla vinilica e carta igienica)Mica lo lascio così, marroncino, no, no, non si può. Qualcosa mi inventerò, anche perchè le Polpette già sanno cosa ho in mente, visto che già hanno messo dei cuscini nello scatolone e si sono infilate dentro.
Ecco, allora si accettano consigli...Grazie.

AGGIORNAMENTO: dopo aver scritto il post sono andata alla ricerca di idee sul blog di Yummymummy e non ho resistito, ho acquistato il suo libro, anzi ho preso due copie, in modo da regalarne una alla mia amica. QUALCUNO MI FERMIIII!!!!

domenica 21 novembre 2010

Di week end parlando

Un tempo riponevo molte aspettative nel mio week end.
Quando ero bambina, lo aspettavo con ansia, perchè il mio papà non lavorava, e spesso la domenica, si andava a pranzo dalla nonna.
Da adolescente, ricordo che il mio giorno preferito era il sabato, perchè il giorno successivo non si andava a scuola e già la mattina mi sentivo il cuore gonfio di felicità.
Ai tempi dell'università, a volte il venerdì prendevo il treno e ritornavo nel mio paese d'origine, e se io non potevo, mi raggiungevano i miei o meglio ancora Paponzo (all'epoca il mio fidanzato) per trascorrere insieme notti d'amore e non solo.
Poi mi sono sposata e il sabato sera si usciva per andare in pizzeria o in un pub o ancora a casa di amici. Spesso (molto spesso), veniva gente a casa mia e la cosa non mi dispiaceva affatto.
E oggi? Cosa succede a distanza di due anni? Ripongo sempre molte aspettative nel week end, nella speranza di riuscire a fare qualcosa di diverso e puntualmente rimango delusa.
Perchè la vita cambia e le abitudini anche.
Non si esce più, nessuno viene a trovarci, non prendiamo neanche la pizza a domicilio, perchè ci sono gli avanzi del pranzo ed è un peccato buttar via il cibo buono.
Questa cosa però mi mette tristezza, mi fa sentire una donna "morta", una che fa solo il suo dovere di mamma, moglie, lavoratrice, casalinga e nient altro. E questo mi dispiace molto, perchè io in fondo mi sento viva e mi piacerebbe tanto uscire, non dico andare a ballare, ma almeno una cena a casa di amici. Ed invece nulla. Nessuno ci invita, forse siamo ingombranti.
E la domenica? Vogliamo parlare di questa domenica? Ok parliamone.
Di solito si va a pranzo da qualcuno, se ci va male da mia suocera, se ci va malissimo da mia madre. Ma mai, dico mai, rimaniamo soli a casa nostra. E' capitato di pranzare da noi, ma sempre in compagnia di parenti o amici. Invece oggi, manco quello. E' la seconda volta in tre anni che capita. Siamo stati soli soletti, io, Paponzo e le Polpette, perchè i miei non c'erano e i miei suoceri hanno saltato il pranzo a causa del lavoro.
E che ci devo fare? Mi devo rassegnare. L'unico neo positivo è la mia bella casa splendida splendente. Ho fatto tante pulizie, e questo mi rende felice ( mi accontento di poco eh!).
Però mi chiedo: come mai queste pippe mentali me le faccio solo io? Come mai a Paponzo non manca nulla della vita passata?
La risposta la so bene e questo mi rode.
Semplicemente perchè nella sua vita non è cambiato un bel niente, ha solo qualche responsabilità in più, ma a livello pratico lui continua a coltivare i suoi hobbies, a fare più o meno la stessa vita.
Ecco perchè io ribadisco il concetto che spesso mia madre mi ricorda:
I FIGLI SONO DELLA MAMMA!!!
.......e intanto domani e lunedì......

venerdì 19 novembre 2010

Ci sono mamme e mamme

Mamma si nasce o mamma si diventa?
Non voglio parlare di questo, è un argomento lungo e complicato, dico solo che secondo me mamma si diventa.
Perchè io ho imparato e sto ancora imparando sulla pelle delle mie figlie.
Perchè io prima delle Polpette avevo cambiato pochi pannolini.
Perchè io non avrei mai saputo mettere una suppostina. Non avrei mai preparato brodini vegetali e pappine varie, non avrei saputo cosa significasse fare un bagnetto e tante e tante altre cose che io oggi so grazie a loro. E anche sbagliando, ancora oggi sto imparando cose nuove.

Ma quello che mi frulla nella testa è :
cosa ci porta ad essere un tipo di mamma piuttosto che un altro?
(mi rendo conto che è venerdì e il mio cervello è quasi fuso)
Voglio dire cosa ci rende mamme serene o meno serene, mamme nervose o meno nervose, mamme pazienti o meno pazienti?
Dipende dal nostro carattere, o i figli che ci capitano (brutta espressione lo so, ma rende meglio il concetto), ci portano a cambiare anche in questo senso?
Io penso che dipenda un pò da entrambe le cose, ma soprattutto dal figlio che ne viene fuori.
Dunque, mi spiego.
Questa mattina, la mia amica An è venuta a trovarmi in negozio e ha lasciato con me il piccolo Angelo. Al suo ritorno, abbiamo chiacchierato pochi minuti e dalla nostra conversazione sono nate le mie riflessioni.
Perchè lei è la stessa di tre mesi fa, carica, sorridente, vestita bene (a parte le sopracciglia un pò pelosette)e il volto disteso. E non è solo apparenza, perchè lei stessa me lo ha confermato, dicendomi che il piccolo si sveglia una o due volte per la poppata notturna e che lei la mattina si sveglia alle dieci.
Volevo morire, giuro. Le ho detto che la vita è ingiusta, perchè a lei è capitato un figlio pacioccone, tranquillo e dormiglione e a me una gemella che ancora a distanza di 26 mesi mi da filo da torcere.
Questo fa sì che la mia tesi sia attendibile, perchè io sono esaurita, stanca, non dormo tanto, alle 5.30 sono già in piedi per colpa delle mie figlie (la Polpona in particolare) e lei (e giuro che non è l'unica e non mente....almeno a me) è tranquilla e rilassata, allatta serenamente il suo meraviglioso cucciolo.
Mi consolo pensando che io ho due gemelle e che se avessi avuto un solo figlio, forse sarei rilassata anche io, forse avrei il viso disteso e senza occhiaie, forse sarei potuta andare dall'estetista e dalla parrucchiera ogni sabato, forse.....forse.....forse....

mercoledì 17 novembre 2010

E' tempo di......

E' tempo di novità.
E' tempo di Natale.
E' tempo di aria fresca.

Detto ciò, devo ringraziare la mia amica Azzurra che mi ha permesso di utilizzare uno dei suoi fantastici sfondi. Lei è eccezionale, bravissima, precisissima, ma soprattutto ha molta pazienza. Vi consiglio di fare un giro sul suo blog, potreste trovare gadjet interessanti e utili consigli per abbellire i vostri siti.

Il Natale è alle porte, il freddo si inizia a sentire, il blog è stato rinnovato.... mancherebbero gli addobbi in casa (che come da tradizione faremo il giorno dell'Immacolata Concezione) e i regali.
Per quest anno ho deciso (lo dico ogni anno ma mento spudoratamente) di non fare regali, ma poi penso che alla mamma un pensierino va fatto, alla suocera pure, alle cognate altrettanto, poi ci sono i nipotini, e poi c'è il cuginetto e poi c'è l'amica del cuore e il figlio dell'amica del cuore, ah e la zia D.? e certo pure lei merita, e a Paponzo? e vogliamo parlare delle mie Polpette? per loro un super regalo.
In poche parole mi ridurrò alla sera del 24 Dicembre, esaurita, alla ricerca di qualche cazzata. Ma alle Polpette no. Ci sto già pensando da diverso tempo.
Bisogna comprare qualcosa di utile. Ovvio che comprerò dei giochi, ma che siano intelligenti.
Loro mi stanno assillando con Cicciobello bua, ma sti cavoli! Costa un occhio e secondo me sono soldi spesi inutilmente. E poi se devo dirla tutta, ci ha già pensato nonna Emme, che di soldi ne ha tanti. Io sarei orientata più su giocattoli in legno, tipo cerchi da impilare, oppure un banco scuola, o una lavagna formato gigante. Intanto siamo alla ricerca del tavolino con due sedie in legno in modo da permettere alla Polpette di fare le loro cose (mangiare, colorare, usare la plastilina), per il resto chi vivrà vedrà!

lunedì 8 novembre 2010

Domande, domande e ancora domande.

Le Polpette crescono e con loro cresce la loro curiosità, la voglia di sapere e di scoprire il mondo. La Polpona è logorroica (da chi avrà preso????), non sta zitta un attimo e apprende in modo spaventoso. La Polpina la imita, parla a modo suo, si fa capire benissimo e in ogni caso rimane la leadership.

Io sono in cucina e lavo i piatti. La Polpona mi raggiunge:
Polpona (P): mamma che fai?
Io: Sto lavando i piatti.
P. : e pecchèééé?
Io: perchè sono sporchi.
P.:e pecchèèèèè?
Io: perchè abbiamo mangiato.
P.: e pecchèèèè?
Io: amore perchè avevamo fame.
P.:e pecchèèèèè?
(oddio non ce la posso fare, perchè avevamo fame? perchè? me lo chiedo pure io)
Io: perchè abbiamo fatto colazione alle 7 e poi alle 2 lo stomaco era vuoto.
P.: era vuoto?
Io: si era vuoto ed ora lo abbiamo riempito.
P.: e pecchèèèèè?
(io non reggo più)
Io: amore e perchè SI!

(silenzio)
(arriva la Polpina)

polpina (p): mamma u è papààààà?
Io: è andato al lavoro.
p.: lavolooooo???
Io: si amore a lavoro?
p.: e checchèèèè?
Io: perchè deve portare i soldini.
p: toldini?
Io: si tesoro mio, i soldini che servono per fare la spesa, comprare i pantaloni, le scarpe, i colori....
p,: i cololiiiiii?
Io: si si i colori per colorare, i quaderni e le penne.
p: e penneeeee? u è i cololiiiii?
Io: i colori sono lì, nell'astuccio.
p: atuccioooooo???? e checchèèèè?
(ecco si ricomincia).

Non credevo di ritrovarmi già alle prese con spiegazioni particolari. Le domande ricorrenti sono tre e si ripetono all'infinito:
1) Pecchè (Polpona)/ checchè (Polpina).
2) Dov'è (Polpona) / U è (Polpina).
3) Coshè quetto (Polpona) / Cozzè chetto (Polpina).

Ecco, io rispondo, mi diverto anche se poi si arriva ad un punto di non ritorno. Ma non mi aspettavo di dover spiegare all'età di due anni dove sono state per nove mesi prima della nascita e come sono nate. Questo proprio non me lo spettavo!

venerdì 5 novembre 2010

Vanità

I Krikka Reggae sono un gruppo musicale italiano, proveniente dal mio paese. I loro testi sono dialettali, e trattano sia temi di grande attualità nazionale, internazionale che temi di problematiche locali e meridionali. La spontaneità e l’attualità dei testi, l'uso del dialetto locale per promuovere e valorizzare le proprie radici, la personalità dei cantanti e la perizia dei musicisti sono le caratteristiche principali della Krikka.
Ieri è uscito il primo singolo del nuovo album "Liberati", l'ho ascoltato e me ne sono innamorata. Per chi non è del Sud, è difficile capire bene il senso del testo, dato che prevale il dialetto, ma il ritornello è chiaro: "Viviamo in una società dove regna la malvagità...e si è vuoti dentro....solo i veri valori formano i ragazzi e rendono sagge le persone......rimani vuoto dentro senza sensibilità e col passar del tempo non hai più nemmeno un'anima."

Se vi va ascoltatela, ne vale davvero la pena.


mercoledì 3 novembre 2010

Senza regole

Se c'è una cosa che mi manda in bestia è non poter organizzarmi la giornata minuto per minuto (o quasi). Io di carattere mi definisco un pò "quadrata", nel senso che mi piace schematizzare tutto, cercando di incastrare gli impegni nel miglior modo possibile. Ma non so che sta succedendo, la situazione mi sfugge di mano.
E non per colpa mia, anzi. La colpa è ovviamente delle Polpette che hanno deciso di non dormire affatto o di dormire troppo (intervallando il sonno).
So bene, per esperienza duennale, che i bimbi vanno a periodi, che non si può pretendere da loro di dormire 12 ore di fila la notte, due ore la mattina e tre il pomeriggio.
Ok, ci sto.
Dopo un anno, abbiamo eliminato completamente il riposino di metà mattina, e ho faticato non poco ad abituarmici, ma ce l'ho fatta.
Ma ora che succede? Dove sbaglio?
Non riesco più a gestirle, loro stanno prendendo il sopravvento, a volte temo di non farcela, di far crollare l'imponente figura genitoriale che fino ad ora sono riuscita a costruire. Sono furbe, troppo furbe, mi dispiace ammetterlo, ma spesso mi fregano. Poi loro sono due, si coalizzano contro di me, unica e sola madre. E sclero.
Sclero perchè non vogliono dormire il pomeriggio, facendomi saltare i programmi pomeridiani, che poi prevedono preparazione pranzo, faccende domestiche e (se mi rimane tempo) cazzeggio al pc.
Sclero perchè oggi ho perso due ore DUE per farle addormentare, senza giungere ad alcun riultato, visto che poi ci siamo ritrovate a costruire una casetta bella bella e glande glande con le cossuzioni.
Sclero perchè in preda ad una crisi di nervi, sono scoppiata a piangere davanti a loro e mi sono pure data due colpi in testa (mi vergogno ma è vero).
Sclero perchè sono crollate alle 17, tra le mie braccia, mentre vedevamo il dvd dello zecchino.
E soprattutto sclero perchè non so se risveglieranno in piena notte, o domani mattina alle cinque.
Ormai c'ho fatto l'abitudine, queste birichine si svegliano all'alba, ma perchè? Qualcuno dice che è colpa del nuovo orario, ma le mie Polpette lo facevano già da prima, anzi si sarebbero dovute svegliare alle 4 (dato che aprivano gli occhi alle 5), ma per fortuna a volte ci scappano pure le 6. E vogliamo parlare dei risvegli notturni della Polpona? E si, perchè anzichè andare avanti, abbiamo fatto un passo indietro. Abbiamo ricominciato con le poppate notturne, perchè lei si sveglia nel cuore della notte e mamma boglio i latte, e guai a lasciarla nella culla, strilla come una sirena. e guai a rimetterla dopo nella culla. Dobbiamo andare o sul divano, o sulla sedia massaggiante o qualche volta nel lettone.
Ed io mi ritrovo come uno zombie, la mattina sono uno straccio e al lavoro mi tocca pure sorridere ai clienti, perchè si sa, la cortesia al primo posto.
E che ci posso fare? Nulla, solo aspettare che passi, perchè passa vero? Ditemi che passa......vi prego, vi scongiurooooo, passa vero? passa verooooooo????????