domenica 14 marzo 2010

Una Domenica diversa.

Mio padre ha una sorella che vive a 100 km dal nostro paese, precisamente nel capoluogo lucano. Di tanto in tanto, la domenica si andava la sua famiglia, anche per respirare un pò d'aria buona. Ora da quando io sono moglie e mamma, queste visite si sono enormemente ridotte per vari motivi.
Sta di fatto che ieri, mia madre, mio padre, mia nonna, mio fratello con moglie e prole, decidono di andare a trovare i suddetti zii e passare con loro l'intera domenica.
Io purtroppo sapevo di non poterci andare, visto che Paponzo avrebbe lavorato. Ed invece, il mio adorato marito, mi ha esortato ad andarci, perchè lui sarebbe stato fuori tutto il giorno ed io avrei passato una domenica di m@@@a, tutta sola con le Polpette.
Decido di andare, la partenza era prevista per le ore 10, posticipata poi alle 11.15, visto che abbiamo impiegato più di un'ora per smontare i seggiolini auto, dalla mia macchina a quella di mio padre.
E' stata una piacevolissima giornata, con tanto di pranzone, finito alle 16. Abbiamo anche fatto un giro in centro per vedere la nuova pista di ghiaccio. Le Polpette si sono comportate benissimo, ormai sono grandi (sigh, sigh) ed i pianti sono ridotti. Anche durante il viaggio, Polpona ha dormito sia all'andata che al ritorno, Polpina invece solo al ritorno, dato che all'andata era incuriosita dalle numerose gallerie. L'unica nota negativa è che mancava mia cugina E., il mio amore, la sorella che non ho, la vita mia; era fuori città per una regata.

Peccato che al ritorno, tutta la mia euforia, si sia trasformata in nervosismo allo stato puro. Avrei ammazzato Paponzo, che al mio rientro in casa, se ne stava nel lettone al calduccio, senza preoccuparsi minimamente delle difficoltà che io avevo nel gestire due Polpette urlanti. Le piccole erano stanche, assonnate, ma io dovevo pur svestirle, preparare il biberon e metterle al letto. Per fortuna che c'era mia mamma che mi ha dato una mano. Quando poi, "il tipo", ha sentito che urlavo disperata, ha deciso di alzarsi e di aiutarmi.
Vabbè, ormai non mi faccio più sangue acido per questo, lo conosco, è così, o lo accetto o lo evito, ed io lo accetto. E poi non mi posso certo rovinare una così bella giornata per una stronzata del genere.
Giusto???

Eccici qui, mio padre, il mio adorato nipotino R., mia cognata, io, mia zia e le Polpette.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Che bello...hai fatto bene ad andarci, cambiare aria fa bene alle polpette

Rossella - Casa Lellella ha detto...

uff!! questi paponzi... tutti uguali!
ps. vieni a prendere il caffè da me? ho imbiancato di fresco ;)