sabato 24 luglio 2010

Per combattere la noia ed anche un pò il caldo

Succede che nelle calde mattine d'estate, ci si inventa qualcosa per non fare annoiare le Polpette.
Inutile dire che i 40 gradi, ci costringono a rimanere in casa e a rimandare le passeggiate nel tardo pomeriggio. Allora che si fa la mattina in casa, per combattere noia e afa?
Ieri, ho pensato di immergere le Polpette nella vasca del bagno di servizio, primo perchè erano zozze di cioccolato, olio e sugo, secondo per farle divertire un pò, terzo per rendere alla Polpina il bagnetto meno traumatico.
Il risultato è stato divertente, tanto da dover inventarmi di tutto per farle uscire dall'acqua:
-dai su, uscite, andiamo a vedere se c'è la giostrina. -no, dento io, no fuoli. - e dai, uh guardate sul balcone c'è Sabrina. -no, non c'è Sabina, donne, è notte.
Alla fine le ho tirate fuori con la forza.


Questa mattina, invece, ho pensato di prendere la piscinetta che abbiamo in terrazzo e di posizionarla sul balcone di casa. Loro si sono divertite molto, chiaramente litigando per una paletta o per un secchiello, io ho potuto fare le faccende pur tenendole sotto controllo.
Chi si è divertito meno, sono i passanti che di tanto in tanto venivano bagnati da un pò d'acqua che le Polpette schizzavano giù.
Ma non importa, con questo caldo qualche gocciolina d'acqua non può che giovare.






p.s. Paponzo invece ci ha lasciate sole solette e se n'è andato in montagna a raccogliere funghi. E' partito alle 5 per tornare alle 15.30. Più passa il tempo è più mi convinco (ne ero già certa) che l'istinto paterno non esiste, almeno per noi è così. Che te possino....

2 commenti:

Rossella - Casa Lellella ha detto...

questo Paponzo...

però la prossima volta una gita in montagna potete farla tutti e 4 però!

un abbraccio

pollywantsacracker ha detto...

sei stata fotunata, l'ultima volta che mia mamma ha messo le mie sul balcone nella piscinetta l'hanno direttamente rovesciata interamente di sotto...dal terzo piano...la vicina faceva degli urli che non ti dico...dopo due anni quando la vedo mi scuso ancora.