mercoledì 24 giugno 2015

Bisogno di scrivere

Diciamo che sono dieci mesi, dieci lunghi mesi di assenza dal mio blog e da quelli altrui.
Dieci mesi di cambiamenti, di sofferenza e di incredulità.
Capita di trovare tua mamma per terra, in bagno e di chiamare il 118.
La tua vita cambia!
Radicalmente!
Non sei più quella di prima.
Devi far fronte ad una malattia che improvvisamente si impossessa di tua madre e la rende invalida.
Tutto ciò succede a settembre.
Inutile raccontare tutto. Ogni singolo secondo di quella giornata (ed anche delle successive) è impresso nella mia mente. L'ambulanza, la borsa, la scelta delle pantofole (senza sapere che mia madre sarebbe rimasta allettata per cinque interminabili mesi), le telefonate, le ricerche su internet: emorragia cerebrale, ictus emorragico e compagnia bella.
Un giorno forse sentirò l'esigenza di raccontare tutto, passo dopo passo, giorno dopo giorno.
Ora no. Sarebbe noioso.
Oggi mia madre sta bene. Ci stiamo reiventando una vita. Diversa. Siamo alle prese con comune, polizia municipale, inps e quantaltro. Invalidità, accompagnamento, girelli, carrozzine appartengono ormai alla nostra quotidianità. Le mie figlie, per dire, si divertono un sacco a spingere la carrozzina di nonna Rosetta per casa. Lei è felice. Io sono felice. Tutti siamo felici. Abbiamo imparato ad apprezzare quello abbiamo.
Io in particolare, non sono più alla ricerca della felicità eterna. Ho capito che la felicità è un gesto, una telefonata inaspettata, un sorriso delle mie figlie. La felicità è apprezzare le piccole cose della quotidianità.
Ho imparato  ad apprezzare la persona che mi ha messo al mondo. Mi commuovo nel vedere mio padre che si prende cura di lei. La tenerezza, i piccoli litigi, la condivisione. Lui cucina, lei suggerisce gli ingredienti. Lui rassetta casa, lei indica i vari prodotti da utilizzare.
Io li amo proprio.
E per loro farei qualsiasi cosa al mondo, pur di vederli sereni, tranquilli e felici.
Perchè dopo anni di sacrifici e duro lavoro, quando arriva il momento di andare in pensione e godersi un pò di tranquillità, la vita ti fa doni poco graditi.
Pazienza!!!
Perchè talvolta bisogna accettare quel che si ha.
Perchè la vita ti dà e la vita ti toglie.
Perchè forse doveva andare così....

4 commenti:

barbaraetwins ha detto...

mi spiace per tua madre e sono contenta che ora vada meglio, complimenti per la tua forza e hai ragione la vita, merita di essere vissuta per tante piccole cose anche in mezzo agli imprevisti. un abbraccio

Bonzomamma ha detto...

Mi dispiace leggo solamente ora. Un abbraccio

EricaML ha detto...

ciao Ele..non leggevo il tuo blog (ma neanche gli altri da anni....ho letto questo...e ti racconto quanto segue...perchè davvero io e te abbiamo Molto in comune... mia mamma il gennaio 2014 ha avuto un aneurisma cerebrale ( forse da fb avevi capito qualcosa ) il coma ,la riabilitazione e ora la mamma invalida...fanno parte della mia vita, proprio come la tua,ed è vero... ringrazio anche io di come è rispetto a quello che sarebbe potuta restare..un bacio

GlobalEmployees ha detto...

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