martedì 15 dicembre 2009

Non ci posso credere

Quando ero all'università, ho sempre cercato un lavoretto che mi permettesse di guadagnare qualche soldino da spendere per me, senza togliere nulla a ciò che mio padre mi mandava. Ero una studentessa fuori sede, c'era l'affitto, le bollette, i libri da comprare e non mi andava di utilizzare i soldi dei miei per le uscite serali, gli sfizi, le sigarette. Fu così che grazie ad una mia amica, trovai lavoro in una caffetteria/sala da the. Il mio orario di lavoro era compatibile con i miei impegni universitari, mi limitavo ad andar lì la mattina dalle 7 alle 8 per farcire i panini e la sera dalle 19 alle 20.30 per pulire il locale e sistemare il tutto per la chiusura.
I proprietari erano due fratelli, A. aveva due anni più di me e R. ne aveva 8. Con loro instaurai un rapporto bellissimo che andava al di là dei contatti lavorativi. Ci divertivamo come matti, loro avevano piena fiducia in me, erano due fratelli orfani di madre che si erano buttati a capofitto in questa attività per assicurarsi un futuro.
R. era il più grande dei due, bello, moro, sicuro di sè, sapeva di piacere alle donne e per questo se la tirava un pò. Io con lui avevo sempre dei battibecchi, perchè aveva capito il mio punto debole (la timidezza dei ventanni) e si divertiva a farmi arrossire davanti ai clienti, soprattutto se qualcuno mi corteggiava.
A. un ragazzo unico, bello anche lui, biondo, occhi celesti, anche lui sapeva di piacere tanto alle donne. Con A. instaurai un rapporto diverso, profondo, mi capiva al volo, scherzava sempre, aveva un sorriso per tutti, era un amicone e tante volte cercava di mettere pace tra e me e suo fratello.
Finita l'università, lasciai il lavoro, la casa, gli amici, per ritornare nel mio paese.
Secondo chi mi conosce, sarei una bella persona, ma secondo me ho un grande difetto. Quando chiudo un capitolo della mia vita, chiudo definitivamente anche con le persone che vi ci hanno fatto parte, nel senso che non ho poi l'abitudine di mantenere i contatti, anche solo telefonicamente. Le persone mi rimangono nel cuore, ci penso spesso a ciò che mi hanno dato, ma difficilmente le cerco. Questo è il motivo per cui chiusa la parentesi universitaria, ho chiuso con tutti ed anche con i fratelli P.
Grazie a facebook, ieri ho deciso di cercarli, rintracciando in modo particolare A. e inviandogli, oltre alla richiesta di amicizia anche un messaggio:

Ciao A., mi riconosci? ele, università, bar...ti dice niente? A volte penso a te e a R., al tempo che fu....mi siete rimasti nel cuore. Come ti va la vita? siete sempre al bar? ti abbraccio

la risposta è stata agghiacciante:

ciao Ele, sono R...sono io a scriverti perchè molte cose son cambiate..Quello che ti scriverò mi rattrista e renderò anche te allo stesso modo.Ad A. nell'agosto del 2006 gli è stato riscontrato un carcinoma al cervelletto molto ma molto cattivo purtroppo..è stato operato a S G Rotondo ed è stato bene fino ad agosto 2008 dopo aver fatto radioterapia..Così nell'estate del 2008 si è ripresentato il problema..ha iniziato a fare chemioterapia ma da gennaio 2009 la situazione è degenarata completamente..Il 26 marzo A. ha raggiunto nostra madre in Paradiso..Ci ha distrutti tutti e non passerà mai questo dolore spero preghi tanto per noi perchè lui sta bene ma noi no!!Ho voluto creare il link di A. su fb per tutti gli amici e per chi l'ha conosciuto..ti abbiamo apprezzata tanto per il tuo carattere e per come ci aiutavi...ti saluto un abbraccio e buone feste!!

Mi sono setita morire, ho letto riletto quel messaggio almeno 30 volte, mentre le lacrime scendevano giù. Ma come è possidile? A. non c'è più, è volato in cielo con il suo sorriso, con la sua voglia di vivere, ancora adesso non ci credo. E penso a lui, a quando mi diceva di mettere più prosciutto nei panini, a quando mi confidava le sue pene d'amore, a quando mi raccontava le storie che aveva avuto con donne impegnate. A. non c'è più, ma vivrà per sempre nel mio cuore.

7 commenti:

Unknown ha detto...

Scusa, ma davvero non ho parole....tutto questo ci mostra quanto siamo impotenti!

Anonimo ha detto...

Ti abbraccio forte, hai lasciato anche me senza parole.

Unknown ha detto...

la vita non finisce mai di di stupirci...forse anche pensando a questo dovremmo imparare a curare di piu le persone che amiamo e a cui siamo legati.

Anna Nina Arioli ha detto...

mi dispiace molto.. davvero..
un abbraccio forte

Unknown ha detto...

cavolo che notizia!!!
La Vita è purtroppo anche questa, ti avvolge e poi ti sconvolge. Dovremmo tutti apprezzare di più i piccoli momenti della nostra quotidianità, perchè alla fine son quelli che rendono bella ed unica la nostra esistenza, lunga o breve che sia.
Speriamo che A. stia meglio dov'è adesso...

mammagiovane ha detto...

veramente agghiacciante...
ti sono vicina in questo momento.

EricaML ha detto...

Un abbraccio