lunedì 22 febbraio 2010

18 MESI


22 FEBBRAIO 2010



Mia piccole Polpette,
oggi compite 18 mesi e a me non sembra vero che sia passato già tanto tempo.
Mi sembra ieri, quando piccole piccole siete venute fuori dal mio enorme pancione.
Mi riempite le giornate, per voi non ho ancora ripreso il lavoro, mi sto annullando come donna, ma non mi importa, quello che conta è che stiate bene, che cresciate serene e che non vi manchi mai nulla.
Ormai i progressi che fate sono notevoli, seppure in modo diverso, mi stupite ogni giorno di più.

Tu Polpona sei la figlia che tutti vorrebbero (anche se rompi un pò la notte),perchè ti piace startene sola, durante il giorno te ne stai buona buona con i tuoi giochini, con i tuoi adorati libri. Parli tanto, praticamente ripeti tutto quello che senti, anche ciò che non dovresti (se io dico uffa, tu continui dicendo che palle), fai tiè con il braccino solo perchè lo hai visto fare a zia D., sai contare fino a cinque, sai le vocali, apprendi in un batter d'occhio, mi racconti la favola di Cappuccetto Rosso, sai cantare la ninna nanna "Coscine di pollo" (con la o chiusa). Adori le pubblicità, quando poi c'è quella di boing, io dico che vai in stand by, è come se qualcuno ti ipnotizzasse. Sei testarda come tua madre e cammini come nonno Erre. Ti piace ballare e ascoltare musica, quando incontri uno sconosciuto corri da me e ti nascondi, ma ti basta poco per prendere confidenza e fare lo show. Per ora hai solo quattro dentini, ma stai tranquilla, usciranno anche gli altri. Ti piace mangiare, adori la carne e il pesce, l'insalata e la frutta fresca. Sei una bambina adorabile e mi fai esaurire quando è l'ora della nanna. Sembra che tu non abbia mai sonno, e ti chiedo scusa se a volte perdo la pazienza.

Tu Polpina, sei l'esatto contrario di tua sorella, non solo fisicamente. Sei un terremoto, non stai ferma un attimo. Nonna Erre dice che saresti dovuta nascere maschio perchè fai cose da "maschiaccio". Ti piace distruggere tutto ciò che ti capita tra le mani. Sei dispettosa e la vuoi sempre vinta. Diciamo pure che sei una monellaccia, ecco perchè ti metto spesso in castigo. Ti piace così tanto tirare i capelli ricci di tua sorella. Vuoi essere sempre al centro dell'attenzione e se qualcuno ti ignora ne combini una delle tue per attirare l'attenzione. Ti arrampichi ovunque, guai a lasciarti sola un attimo.
Hai però il grande pregio di essere una dormigliona, dopo quattro ore di movimento continuo crolli e ti addormenti sola soletta nel tuo lettino. La notte poi raramente ti svegli e ti fai 12 ore di fila. Parli tanto ma a modo tuo. La tua parola preferita e' cacca. La utilizzi per dire scarpe, ciao, per chiamare tua sorella, per chiamare zia F. per indicare qualcosa che trovi per terra. Però dici bene mamma, papà, zia, nonno, nonna, acqua (vabbè dici quacqua), pappa, oggi hai anche detto ceci quando hai visto che li stavo cucinando.

Piccole mie, non basterebbe un post per dirvi quello che fate o quanto mi riempite il cuore. Quando giochiamo insieme, penso che noi tre siamo una squadra e a volte mi domando se riuscite a percepire quanto vi amo. Ve lo dico sempre e tu Polpina mi rispondi dicendo tiam, mentre tu Polpona mi dici ti voglio bene.
Non so che mamma sono, o che mamma sarò in futuro, ma so per certo che ce la sto mettendo tutta. A volte sbaglierò sicuramente, ma purtroppo è sbagliando che si impara ed io sto imparando sbagliando forse sulla vostra pelle.
Concludo dicendovi che io vi ho dato la vita, ma è grazie a voi che io sto capendo il vero significato della parole vivere.

Vi amo immensamente piccole mie, siete la mia vita
la vostra mamma imperfetta.

mercoledì 17 febbraio 2010

L'ape e la coccinella.




ore 22.55

Domenica scorsa, saremmo dovuti andare ad una sfilata in maschera che si sarebbe fatta in una frazione delmio paese, ed invece la pioggia ha fatto saltare tutto e mi ha così impedito di portare le mie Polpettine mascherate. Che peccato!
Però non ho rinunciato, le ho vestite lo stesso e siamo andati (in macchina però), a casa di una zia di Paponzo,che ci aveva invitati a pranzo.
Anche martedi il tempo non era dei migliori, ma grazie al supporto morale di nonno Erre, le Polpette hanno potuto fare una bella passeggiata e sfilare per le vie del paese le loro buffe maschere.
Fortunatamente (sempre tempo permettendo), domenica prossima nel mio paese ci sarà una grande sfilata e spero di riuscirle a portare almeno lì.
Ma quanto sono buffe le mie monelle.
La Polpina monellina, odia il suo costume e ho avuto enorme difficoltà a farle mettere il cappuccio con la testa da coccinella. Invece la Polpona era tutta entusiasta e se ne andava in giro con il suo pungiglione, guai a toccarle il cappuccio, doveva tenerlo in testa, non voleva sentire ragioni.
Anche in questo caso ho avuto un'ulteriore conferma della loro enorme diversità.

martedì 16 febbraio 2010

A bocca aperta

Questa volta Paponzo ce l'ha messa tutta. E' riuscito a stupirmi, non succedeva ormai da anni, ma sarà che si è reso conto che negli ultimi mesi me ne ha fatte davvero tante, trascurandomi un pò come mamma e soprattutto come moglie.
Ultimamente mi ha visto molto triste, molto stanca e mi ha beccato mentre mi facevo uno dei miei bei pianti liberatori.
Allora ha pensato bene di tirarmi su il morale con una bella, anzi fantastica sorpresa.
Da un pò gli dicevo che avrei voluto un nuovo pc, portatile e wi-fi, così da poterlo portare ovunque. Lui mi prendeva in giro, dicendomi che non ne sentiva l'esigenza (eh si tanto lui non ha la mia stessa passione dei computer), perchè era una spesa inutile. Abbiamo litigato tanto per questo, visto che lui non capiva che grazie ad internet, io mi tiro su nei momenti down.
Per farla breve, sabato sera, tornati a casa dopo una piacevolissima cena dal mio fratellone, a mezzanotte in punto, è sceso in garage (io credevo per prendere altra legna), ed è risalito su con un scatolo enorme, ed una bustina. Lo scatolo conteneva un Notebook Asus, gigante, meraviglioso, troppo bello, e nella bustina c'erano due peluches, un cagnolino e un maialino, comodamente seduti su un cuore rosso.
Ovvio che i pupazzi erano per le Polpette e il pc per me. Che amore che è, ha pensato pure alle piccole. Mi sono sentita anche un pò in colpa, dato che a cena avevamo discusso e gli avevo promesso che non avrei più cucinato per lui, perchè non lo meritava.
Comunque anche da parte mia c'è stata una sorpresa, anche se piccola, ma piena d'amore. Gli ho preparato una torta a forma di cuore, fatta con le mie mani e decorata con pazienza, anche se il risultato è stato pessimo. Almeno ci ho provato e il pensiero l'ho avuto.

Non per giustificarmi, ma ci tengo a descrivere tutti i problemi che ho avuto, nel preparare questa torta.
Da tempo io e una cugina di Paponzo , avevamo in mente di preparare per San Valentino qualcosa di economico e carino per i rispettivi mariti. Abbiamo preso l'occorrente e sabato 13 Febbraio alle ore 14.30 abbiamo iniziato ad impastare i pan di spagna. Peccato che siano venuti diversissimi, uno dei quali alto non più di 3 cm.
Altro problema è stato la preparazione della crema pasticcera, venuta purtroppo molto ma molto liquida. Ovviamente abbiamo messo poca farina. Vabbè, ci dicevamo, una volta messa la panna verrà carina lo stesso.
E incece pure la panna ci ha tradite, smontandosi dopo che era stata montata alla perfezione. E pensare che avevo comprato pure il colorante rosso, per poter fare una decorazione romantica, colorante che poi ho scoperto essere arancio al momento dell'utilizzo.
Sta di fatto che ci siamo divertite come matte, abbiamo riso crepapelle grazie ai nostri pasticci.
Secondo me il risultato finale non è stato poi così brutto e modestia a parte, credo che la mia torta sia più carina.


Nella prima immagine c'è la mia torta, nella seconda c'è quella di A.



Tutto sommato, io credo che ciò che conta è il pensiero e se poi il gesto viene apprezzato molto dai destinatari, significa che in fondo ne è valsa la pena.

venerdì 12 febbraio 2010

Aspettando il Carnevale

Il Carnevale si avvicina e la domanda tipica che mi fanno i parenti, suocera-cognata-zia-cugina-prozia, è la stessa: Come le mascheri? Hai già comprato il vestitino? Se le vesti uguali è meglio, sai che carine....bla bla bla.
Sinceramente non avevo molta voglia di spendere soldi per due vestitini di Carnevale, penso che le Polpette siano troppo piccole per capire il travestimento. Diciamo che è più un divertimento nostro (genitori, nonni), vederle camminare con delle tute pellicciose e colorate. Speravo in cuor mio che qualche cugina si offrisse volontaria per passarmi il vestitino usano l'anno prima dalle proprie figlie. Ma così non è stato, evidentemente sono cambiati i tempi.
Io mi ricordo, ai miei tempi (sembro mia nonna), che una maschera veniva indossata almeno 10 volte, passando dal fratello maggiore al minore, al cuginetto, al figlio della vicina e così via. Oggi no, non si può riciclare più nulla, pensiamo di essere troppo ricchi nel 2010 per poter mettere ai nostri figli, abiti indossati da altri (ovvio che parlo di parenti).
Visto e considerato ciò, questa mattina, grazie alla supersuocera, sono potuta uscire con mia cognata (sorella di Paponzo) per andare ad acquistare i vestitini, sperando che domenica non piova, sennò col cavolo che le porto alla sfilata.
E' chiaro che ne ho presi due diversi, La coccinella per la Polpina e l'ape per la Polpona. Tutto sommato non ho speso molto, 28 Euro entrambi, però ripeto mi piaceva l'idea del passa passa, anche un pò per tradizione.
Vabbè pazienza, almeno io l'anno prossimo questi li regalo e chissà che non si ritorni ai vecchi tempi.
Io dico sempre: si stava meglio quando si stava peggio!

mercoledì 10 febbraio 2010

Gestire i litigi tra sorelle gemelle.


ore 23.00
Questa immagine, spiega ciò che succede ogni santo giorno, ogni ora, ogni minuto in casa mia.
Io non ne posso proprio più e poi mi rendo conto di non essere in grado di gestire la situazione.
A parte il periodaccio che sto vivendo a causa di raffreddori vari, mi preoccupa molto il fatto che le mie Polpettine non riescano ad andare d'accordo. Prima che loro nascessero, avrei voluto che fossero un maschio e una femmina, ma quando il gine mi disse che probabilmente sarebbero state due femminucce, mi convinsi che forse sarebbe stata la cosa migliore. Mi dissi ma si che bello due sorelle, si vorranno un bene dell'anima, beate loro, potranno condividere tutto, scambiarsi i giochi, saranno collaborative, bla, bla, bla...
Ed invece così non fu!
Sta di fatto che sono molto, ma molto diverse caratterialmente.
La Polpona è più bonacciona, adora guardare le pubblicità di boing, le piace sfogliare e leggere (a modo suo) i libri, adora mangiare, sta nel suo seggiolone calma e pacifica, è una gran chiacchierona, odia dare baci, non vuole essere abbracciata ed ha una vergogna particolare per le persone di sesso maschile a lei sconosciute.
La Polpina è una tempesta o come dice mia mamma il maschietto mancato. Non le interessa nulla dei giochi per bimbi, adora i telecomandi, i cellulari, non riesce a stare seduta nel seggiolone neanche per un minuto, è irrequieta fino all'ennesima potenza, adora arrampicarsi ovunque, lancia tutto per aria, anche se poi è molto affettuosa, è nervosetta, ma la cosa più preoccupante è la sua aggressività.
Qualcuno dice che i bimbi piccoli manifestano l'affetto o la felicità, dando sberle alla mamma o a chi vogliono più bene.
Vi assicuro che questo non è il suo scopo, perchè la mia adorata Polpina mena proprio alla grande.

Succede che io non posso lasciarle sole neanche un'attimo, perchè se vado in bagno (a parte che mi seguono ovunque), sento subito piangere la Polpona, che poverina deve subire la mazzate della sorella. Le tira i capelli, le toglie i giochi perchè come dice lei mio, mio, portandosi le mani al petto, l'afferra per le guance pizzicandola, ed io non so più come fare.
SCLERO. La sgrido, le spiego che non si fa, la punisco mettendola nel box e lasciandola sola per qualche minuto, e lei quando esce che fa? Si vendica correndo dalla sorella per tirarle i capelli ancora una volta. Ma dove sbaglio? Come glielo faccio capire? Mi sento davvero impotente, soprattutto perchè cerco di educarle alla cooperazione, parlo sempre al plurale, giochiamo tutte e tre con le costruzioni? facciamo insieme un dolce?, spolveriamo la camera?, cercando in questo modo di coinvolgerle entrambe senza fare distinzione alcuna.
Ma a quanto pare non funziona, o forse non basta. Dicono che sia normale. Ok lo sarà pure, ma io sono veramente staca di passare per la mamma pazza isterica che dopo averle provate tutte, sclera e urla come una disperata, a volte dando anche qualche sculacciata ( lo so è un cattivissimo esempio, perchè se lo fa mamma lo posso fare anch'io...).
Non so più dove sbatter la testa, per non parlare poi della gelosia che nutrono nei miei confronti. Se per esempio mi siedo vicino al camino, fanno la gara a chi arriva prima a prendere il posto d'onore sulle mie gambe e se mai sia vince la Polpona, ecco che la Polpina con lo sguardo aggressivo e mordicchiandosi le labbra, passa all'attacco.
Ecco è in momenti come questi che mi sento una mamma a metà, una mamma che non sa fare la mamma ed anche un pò una mamma cattiva.
Mi auguro solo che questa sia una fase transitoria.

giovedì 4 febbraio 2010

Mamma mia che nottataccia!

Ieri sera siamo rientrati alle 21 e di corsa ho messo il pigiamino alle polpette, preparato il latte con biscotti e subito a nanna. Io intanto mi sono goduta l'atmosfera silenziosa che si respira in casa mia dopo le 21.30, cazzeggiando un pò al pc e godendomi il tepore del camino.
Alle 23.30, decido di andare a nanna anch'io. Semrava tutto tranquillo, quando ecco che la Polpona alle 2.35 si sveglia e inizia a piangere, ripetendo sempre quelle due sillabe che dice da un pò di tempo quando si sveglia: eh no, eh no, eh no(bho non capisco cosa c'è che non va).
La prendo e la porto in cucina, le preparo una camomilla, sperando di farla riaddormentare. Ed invece non appena entro in cameretta, si irrigidisce e ripete eh no, eh no, eh no, capisco perfettamente che non voleva andare nel suo lettino. Insisto, la lascio nel lettino in preda ad una crisi di pianto isterico, mentre mi dirigo verso il bagno per soddisfare un mio bisogno fisiologico. Disturbato dalle urla, Paponzo decide di alzarsi (come se lui sapesse mettere fine a tutto ciò), di prendere la piccola e portarla nel lettone (grazie 1000, ci sarei arrivata anche io, scusami tanto se cercavo di evitare tutto ciò).
Ritorno a letto e penso di essere fortunata, visto che la Polpina è una gran dormigliona e nonostante fosse nella stessa camera della sorella, aveva continuato a dormire beata.
NON L' AVESSI MAI PENSATO!
Ecco inizia a piangere anche la Polpina, mi alzo, vado in cameretta e la trovo tutta sorridente, felice di vedermi, con il viso disteso. Non penserà mica che è già giormo? mi sono chiesta.
La prendo e lei mi indica la porta, cioè in parole povere non voleva più dormire. Ok, penso, la porto nel lettone, magari vede che tutti dormiamo e si riaddormenta pure lei. Ed invece la Polpina, felicissima di stare nel lettone, batte le mani, da baci a tutti e cerca di svegliare la sorella saltando da una parte all'altra.
Alle 5 suona la sveglia di Paponzo. E ora? Come faccio a gestirle entrambe, visto che Paponzo se ne va? Decidiamo di portare la peste nel suo lettino, perchè dava cenni di cedimento. Abbiamo aspettanto una mezz'ora ed è crollata. Diciamo che la quiete è tornata intorno alle 6.30, ora in cui io mi sono rimessa nel mio letto con la Polpona e grazie a Dio sono riuscita a dormire fine alle 10.00 alzandomi con le Polpette alle 11.00.
Però che nottataccia!!!